Con i mondiali finiti per nazionale italiana ma che continuano a dare spettacolo, sale la curiosità verso questa regione lontana e affascinante che è l’Amazzonia. Le squadre si trovano a giocare alle alte temperature tropicali, ma forse non tutti conoscono davvero il Paese che le sta ospitando, un paese caratterizzato da una cultura creola, con usi e tradizioni, leggende e credenze molto diverse dalle nostre.
Noi continuiamo a prepararci così, con qualche pillola giornaliera sull’Amazzonia: un racconto per ogni lettera dell’alfabeto!
Terra
Come dice Marcia Theophilo, poetessa e antropologa di Fortaleza, “l’anima del Brasile è un insieme di anime di molti colori e di molte età. E la prima anima possiede tutti i verdi della foresta amazzonica e tutti i profumi dei suoi fiori.”
Ma è la speciale aderenza che esiste tra la terra, con i suoi frutti, e l’acqua, in tutte le sue forme, che ha donato a questa foresta l’appellativo di Mãe d’agua, madre d’acqua.
“La terra di Amazzonia, casa di materie vegetali ed epidermide che convive con l’acqua.”
Il ciclo vitale dell’organismo foresta vive dell’alternanza tra pioggia, acqua fluviale e luce solare.
E la terra che riceve quest’acqua rappresenta il sostrato da cui si stagliano gli alberi secolari, dimore della più notevole e sconosciuta biodiversità animale al mondo.
Ma Lei stessa è un organismo silenzioso, vive ai piedi del miracolo vegetale e, allo stesso tempo, ne permette la vita. Talamo di sistemi vegetali e animali decomposti, di microrganismi e risorse del sottosuolo, dell’energia vitale, insomma, senza cui questo polmone non vivrebbe.
A causa di queste straordinarie risorse, l’Amazzonia è stata vittima di fenomeni di land-grabbing, di lotte tra facoltosi fazendeiros e contadini privati della loro terra (gli stessi che crearono il movimento dei sem terra) e della tragica vicenda di Francisco Mendes Filho, detto Chico, ucciso nel 1988 per aver dedicato la sua vita all’organizzazione dei contadini e alla difesa delle terre in Amazzonia.
Ma è stata anche soggetto delle splendide fotografie di Sebastião Salgado che, nel volume Terra, ritrae territori da tutto il Brasile e, accanto ad essi, una popolazione silenziosa, ai margini della società, fatta di lavoratori rurali, mendicanti, carcerati, minatori e bambini di strada.
Perché terra è anche questo. E l’importanza di questa parola risulta ancora più manifesta a chi ne è privo e a chi, ancora oggi, lotta per continuare ad abitare in questo angolo di paradiso, bramato per le sue risorse esauribili.
Lorenza Sganzetta
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