Raccolta differenziata: un “call for paper”

Scade il 15 febbraio la presentazione di proposte per il convegno SUM 2016
(Bergamo, 23-25 maggio)
 
Dopo lo straordinario successo della seconda edizione, che ha visto la partecipazione di oltre 200 delegati provenienti da 40 paesi diversi, siamo lieti di annunciare il SUM 2016 – 3° Simposio sull’Urban Mining. Il SUM 2016 si terrà a Bergamo dal 23 al 25 maggio 2016 nella suggestiva cornice del Monastero di Sant’Agostino. Il Simposio si focalizzerà sul concetto di Urban Mining e sulla necessità di guardare oltre la raccolta differenziata e l’attuale approccio basato sulla responsabilità del consumatore, puntando a minori costi per la collettività, maggiore recupero di risorse, maggiore tutela dell’ambiente e crescente coinvolgimento della responsabilità dei produttori.

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Sottacqua. palombari, pesci, sottomarini, relitti e altri misteri

Mizielinska Aleksandra, Mizielinski Daniel
Sottacqua. palombari, pesci, sottomarini, relitti e altri misteri
Electa Ed., 2015

22.00 euro


I talentuosi autori di “Mappe” creano un nuovo affascinante volume che racconta tutto quello che accade sotto la superficie della terra e del mare. Nello stesso grande formato del volume precedente, le tavole sono magistralmente illustrate e ricche di dettagli minuziosi.
I due giovani autori ci portano fino ai 2197 metri di profondità della grotta di Krubera, la più profonda al mondo, o ci calano giù giù nelle gallerie della miniera di Mponeng in Sudafrica fino a -3620 metri.
Il volume si compone di tavole illustrate che raccontano i misteri del mondo sotterraneo. Si può sfogliare da entrambi i lati: da un lato si scopre la vita sotto la terra, dall’altro sotto il mare. Chi non sogna di vedere le tane degli animali, i formicai, la radici di piante, i fossili nascosti, ma anche le costruzioni dell’uomo, come il reticolo delle tubature, la rete fognaria, la metropolitana, le gallerie alpine? Quanti vorrebbero ammirare i misteri nascosti nelle profondità degli abissi come i pesci, le alghe e i coralli, gli iceberg, e osservare pescatori e sommozzatori, sottomarini e trapanazioni petrolifere, relitti e tesori nascosti?
La pagine centrali in cui si incontrano le due metà del libro, sono il nucleo infuocato della terra.
Si dice…da leggere a partire dai 6/7 anni…ma non c’è limite superiore.

 

Il Libro dell’acqua. La storia straordinaria della più ordinatia delle sostanze

Alok Jha – Traduzione di Luigi Matteo Civalleri
Il Libro dell’acqua. 
La storia straordinaria della più ordinatia delle sostanze
Collana «Nuovi Saggi Bollati Boringhieri», 2016
24.00 euro
384 pp.



Praticamente tutte le nostre funzioni biologiche possono essere ricondotte al modo in cui le molecole d’acqua si attraggono e danzano tra loro. Ogni luogo della Terra è saturo d’acqua o è stato in qualche modo forgiato da essa. L’acqua è la sostanza più comune che abbiamo: la usiamo quotidianamente nelle nostre case, ci cade addosso direttamente dal cielo e si muove in continuazione sotto i nostri piedi nelle falde acquifere; ma si trova anche allo stato gassoso nell’aria che respiriamo, liquida negli oceani e nei fiumi e solida nella neve e nei ghiacciai. Non stupisce che proprio l’acqua sia al centro dei rituali di quasi tutte le religioni. L’acqua è anche «semplice», o almeno così crediamo: H2O, una piccola molecola fatta di soli tre atomi legati tra loro a formare una microscopica V. Eppure, a un esame più accurato, l’acqua risulta essere una sostanza più che mai sorprendente e straordinaria. Ad esempio si espande quando si raffredda (il ghiaccio galleggia sull’;acqua), cosa che pochissime altre sostanze fanno. Ma non sono solo le sue caratteristiche fisiche ad essere particolari: in effetti l’acqua è lo sfondo costante della grande storia della Terra, della vita e dell’umanità, come ci racconta, con prosa ispirata e coinvolgente, Alok Jha in questo libro. Leggi tutto “Il Libro dell’acqua. La storia straordinaria della più ordinatia delle sostanze”

Energia sostenibile dalle onde del mare

Energia sostenibile dalle onde del mare. E’ questo il risultato ottenuto da un team di ricercatori norvegesi che hanno convertito un ex peschereccio in una piccola centrale elettrica in grado di stoccare energia sotto forma di idrogeno.
Si tratta di un’idea che nella sua semplicità è brillante, in quanto permette da un lato di produrre energia rinnovabile e dall’altra di ridare vita ad una vecchia imbarcazione che altrimenti sarebbe in disuso.
Il funzionamento della centrale elettrica galleggiante ricorda quello di una pompa per biciclette. Per prima cosa sono state installate a prua quattro grandi camere nelle quali confluiscono le onde; l’aumento del livello dell’acqua in questi spazi genera a sua volta un aumento della pressione dell’aria che mette in modo quattro turbine, una per ogni camera.
Inoltre, la progettazione dei volumi delle diverse camere è tale da far sì che ognuna di esse sia in grado di recepire differenti altezze delle onde, in modo da non perdere nessuna opportunità di produrre energia.
L’impianto produce energia elettrica con l’ausilio di una cosiddetta “colonna d’acqua fluttuante”, che entra in funzione ogni qualvolta l’imbarcazione oscilla, il tutto con un controllo da terra in remoto. Inoltre, l’impianto galleggiante è dotato di un sistema di ancoraggio che gli permette di orientarsi sempre in direzione delle onde in arrivo.
La capacità nominale dell’impianto è di 200kW e, dai primi calcoli messi a punto, l’impianto sembra essere in grado di produrre fino a 320 MWh/anno.
La prima fase del progetto consiste nel testare il modello poi, se tutto funzionerà come ci si attende, l’idea è di ampliarne le applicazioni per arrivare in un futuro prossimo alla realizzazione di una piattaforma semisommergibile.

Il mare, quindi, come fonte di energia pulita e sostenibile.

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Acqua e limone

Come già ricordato più volte bere acqua è fondamentale per il nostro benessere psicofisico, senza esagerare naturalmente. Se vi aggiungiamo il succo di un mezzo limone otteniamo una bevanda dalle proprietà eccezionali!
Il limone è ricco di Vitamina C che svolge una forte azione antiossidante, previene la formazione di radicali liberi e ci protegge dalle infezioni, raffreddore in primis.
Inoltre contiene potassio, fondamentale per il buon funzionamento del nostro organismo, in particolare del sistema nervoso.
E’ un buon alcalinizzante, in sostanza ostacola l’acidificazione dei tessuti che favorisce l’infiammazione generale del corpo.
Alcuni studi evidenziano che il limone favorisce la perdita di peso. Ci aiuta a metabolizzare correttamente il cibo, in sostanza favorisce il consumo di calorie e limita l’assorbimento dei grassi.
Assunto con acqua tiepida favorisce la digestione e la peristalsi intestinale.
Per renderlo più gradevole possiamo aggiungervi mezzo cucchiaino di zucchero di canna. I suoi benefici sono massimi se assunto la mattina appena svegli, prima di colazione.
L’importante è tollerarlo, è sconsigliato a chi ha particolari problemi di stomaco o semplicemente non lo trova gradevole.

 

Quindi che dire…una mela al giorno, ma mai senza mezzo limone in un bicchiere d’acqua.

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La Giornata Mondiale delle Zone Umide (di S. Moretto)

Dopo aver chiuso un 2015 nella speranza tra Expo, Enciclica e Cop21…cerchiamo di iniziare al meglio questo nuovo anno che comincia!
Ci eravamo lasciati con…le richieste di riduzione delle emissioni globali e interventi contro l’aumento della temperatura terrestre…Direi che abbiamo assistito ad un Dicembre caldissimo e secco, se ci serviva ancora una dimostrazione in tal senso…
Molti gli interventi e le proposte, per esempio: #ourstolose

La petizione lanciata da YouTube (“È nelle nostre mani”).

Una campagna e un video per appellarsi ai leader mondiali in vista della COP21 che appunto si è svolta a Parigi:

{youtube}UgOV1dYdYVk{/youtube}

Ma i mesi passano ed ormai siamo a gennaio, il 2 febbraio si celebra la “giornata mondiale delle zone umide“, ricorrenza della data di sottoscrizione della Convenzione di Ramsar (2 febbraio 1971) che ha sancito la tutela, a livello mondiale, di queste aree particolarmente importanti per la conservazione della biodiversità sul Pianeta e per le specie migratorie. A metterle in pericolo è la forte pressione antropica, con le diverse attività economiche come la pesca, il turismo e l’agricoltura.
Sono numerosi gli eventi che si verificano ogni anno in torbiere e paludi, acquitrini e bacini artificiali o naturali per sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore delle zone umide e sulla loro fragilità. Sono gli ecosistemi più a rischio del Pianeta, per esempio sulla Terra, nell’ultimo secolo, sono scomparsi il 64% delle zone umide e quelle che restano sono sotto “stress” per i cambiamenti climatici e l’inquinamento.
L’importanza di queste aree, soprattutto come habitat degli uccelli acquatici, è stata sancita il 2 febbraio 1971 con la Convenzione di Ramsar, in Iran, da un gruppo di paesi, istituzioni scientifiche e organizzazioni internazionali. La Convenzione è passata alla storia come primo vero trattato intergovernativo sulla conservazione e la gestione degli ecosistemi naturali. La Giornata mondiale, invece, è stata istituita nel 1997, e quest’anno è dedicata al rapporto con l’agricoltura.
In passato, infatti, le zone umide sono state viste come ostacolo all’uso agricolo del territorio, mentre ora è opinione sempre più diffusa che queste due realtà possano non solo convivere, ma anche integrarsi in un sistema virtuoso che contribuisce allo sviluppo corretto dell’agricoltura e insieme all’idonea fruizione di aree ricche di biodiversità.

Buon 2016!!!

Per ulteriori informazioni:

http://medwet.org/fr/

https://vimeo.com/129454132

Pinottini, studioso dell’estetica contemporanea

La scomparsa di Marzio Pinottini (Torino, 1939-Torino, 2016), studioso dell’estetica moderna e contemporanea tra simbolo e allegoria

Tiziana C. Carena, Francesco Ingravalle

Professore associato di estetica all’Università di Torino, direttore della rivista “Filosofia” pubblicata dal 1949, èdita, poi, da Mursia (e, ora, da Mimesis edizioni, di Milano) Marzio Pinottini è mancato. Allievo di Vittorio Mathieu, legato alla lezione di Martin Heidegger, di Augusto Guzzo, di Luigi Pareyson, di Giovanni Gentile, mentre  le indagini estetiche si concentravano sulla “cultura materiale”, Pinottini dedicava la propria attenzione alla diade  simbolo-allegoria nell’estetica e nelle poetiche moderne e contemporanee.

 

 

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Come cambia il clima dopo COP21 Parigi 2015?

L’Ordine dei Giornalisti del Piemonte e la NIMBUS (Società Meteorologica Italiana) organizzano un corso di formazione/aggiornamento professionale per giornalisti (e aperto anche al pubblico interessato) su rischi, scelte, opportunità del new-deal climatico e sulla loro corretta comunicazione.


L’appuntamento è sabato 6 febbraio, dalle 9:00 alle 13:00, presso la sala conferenze del Centro Risanamento Acque SMAT, in Via Po 2 a Castiglione Torinese.

Interverranno Valentina Acordon (Meteorologa SMI), Daniele Cat Berro (Climatologo SMI) e Luca Mercalli (Climatologo SMI e direttore di NIMBUS).

Per INFO:

– sulle iscrizioni (giornalisti): OdG Piemonte info.ordine@odgpiemonte.it
– sulla sede del corso: Servizio  Pubbliche Relazioni  e  Comunicazione  SMAT ,  Marisa  Di  Lauro tel.  011  4645033 – marisa.dilauro@smatorino.it
– sui contenuti: SMI onlus, info@nimbus.it

Noi e gli altri animali. AAA esperienze e riflessioni cercasi

“Mangiare animali?” In preparazione un numero di .Eco sulla “questione animale”.
La redazione cerca riflessioni teoriche ed esperienze pratiche in un contesto educativo
 
La rivista di educazione ambientale .Eco (dal 1989 il riferimento in Italia) sta preparando un numero dedicato alla questione animale: rapporto tra esseri umani e animali, compassione, etica, benessere e sostenibilità negli attuali sistemi di allevare, trasformare e mangiare animali.
La redazione di .Eco intende raccogliere riflessioni teoriche ed esperienze pratiche in un contesto educativo.
Insegnanti, docenti universitari, ricercatori e tutti quelli che hanno interesse per questo tema sono invitati a raccontare la loro esperienza.

Per maggiori informazioni scrivere a elena.pagliarino@cnr.it, entro il 15 febbraio 2016.

Pinottini, studioso dell’estetica moderna

La scomparsa di Marzio Pinottini (Torino, 1939-Torino, 2016) studioso dell’estetica moderna e contemporanea tra simbolo e allegoria
 
Tiziana C. Carena, Francesco Ingravalle
 
Professore associato di estetica all’Università di Torino, direttore della rivista “Filosofia” pubblicata dal 1949, èdita, poi, da Mursia (e, ora, da Mimesis edizioni, di Milano) Marzio Pinottini è mancato.
Allievo di Vittorio Mathieu, legato alla lezione di Martin Heidegger, di Augusto Guzzo, di Luigi Pareyson, di Giovanni Gentile, mentre le indagini estetiche si concentravano sulla “cultura materiale”, Pinottini dedicava la propria attenzione alla diade simbolo-allegoria nell’estetica e nelle poetiche moderne e contemporanee.

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