(di Giorgio Nebbia)
Ben opportunamente il premio Nobel per la pace del 2013 è stato assegnato all’agenzia internazionale che si occupa della eliminazione delle armi chimiche. Fra tutte le armi, strumenti di morte, merci oscene, le peggiori di tutte sono proprio quelle chimiche, sostanze, spesso ottenibili a basso prezzo e con strutture industriali abbastanza rudimentali, che sono state e sono causa di forme orribili di morte, di dolori indescrivibili. L’uso di agenti chimici per mettere fuori combattimento gli avversari è iniziato durante la prima guerra mondiale come sottoprodotto del successo dell’industria chimica. Nella seconda metà del 1800 erano già note numerose sostanze dotate di proprietà irritanti, asfissianti e velenose; nel 1812 si era scoperto che, dalla reazione del cloro con l’ossido di carbonio, si forma fosgene, un liquido volatile molto irritante e tossico.