Il festival “Alla tavola delle migranti” sabato 17 settembre. Si parla sempre più di cibo, ma dilagano fame, obesità e malnutrizione, malattie genetiche autoimmuni, declino della biodiversità, crudeltà sugli animali. Le soluzioni sostenibili verranno dalle donne e dalla consapevolezza delle interconnessioni tra cibo e ambiente naturale
Arte, letteratura, cibo, cambiamenti climatici e migrazioni visti dalla prospettiva delle donne migranti tra dibattiti, concerti musicali, mostre fotografiche, laboratori di disegno, reading, proiezioni di film e documentari, ospiti internazionali a Torino al primo festival Alla tavola delle migranti, 17 settembre 2016, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale, in via Giuseppe Verdi 9.
Il festival, che si svolge in collaborazione con il Concorso letterario nazionale Lingua Madre, è pensato per coinvolgere l’intera cittadinanza e sensibilizzare ai temi delle culture migranti, della biodiversità culturale, del rispetto dell’ambiente e delle sue risorse in un’ottica di condivisione e cambiamento.
Connessioni tra cibo e ambiente naturale
Daniela Fargione, direttrice scientifica e artistica del festival, spiega così il progetto, che “prende avvio dalla considerazione che il cibo, in virtù della sua polisemia, partecipa a sistemi complessi e circola in molteplici forme culturali: da ricettari tradizionali a blog e show televisivi, da documentari a installazioni di bioart, da esperimenti di gastronomia molecolare a rivoluzioni verdi di “contro-cucina”, fino all’evento dell’anno: Expo 2015.
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