Ecologia dell’educazione, secondo papa Francesco

Ecologia dell’educazione, del sapere e della scienza.
Ne parlano il 4 aprile Mario Salomone, Paolo Mirabella e Pietro Greco
Come forse si sa, il capitolo conclusivo dell’enciclica di papa Bergoglio Laudato si’ è dedicato all’educazione, ma vari cenni lungo tutta l’enciclica che il quotidiano inglese The Guardian ha definito «uno dei più importanti documenti della Chiesa cattolica degli ultimi cento anni» toccano il potere della tecnoscienza e la pretesa umana di onnipotenza e onniscienza. Ne parlano il 4 aprile alla Casa dell’ambiente di Torino (corso Moncalieri 18, ore 20,30) Mario Salomone, Sociologo dell’ambiente e figura di punta dell’educazione ambientale italiana e internazionale, Paolo Mirabella, Teologo e docente di religione, e Pietro Greco, Giornalista. Modera la serata Luca Rolandi, Voce del Popolo. Si tratta del secondo incontro del ciclo organizzato dagli uffici dell’Arcidiocesi di Torino in collaborazione con la Casa dell’ambiente e La voce del tempo.

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Le dimensioni pedagogiche del rischio

Workshop di Fuori dalla Scuola: 9 aprile 2016 nel Giardino Biodiverso a Missaglia (LC).

Il 9 aprile si terrà un workshop dedicato al ruolo del rischio nei percorsi educativi con i bambini, con particolare attenzione alle attività all’aperto: le paure degli adulti, le competenze dei bambini, gli obiettivi educativi, le modalità di gestione pratica e pedagogica. 

La giornata verrà condotta da formatori qualificati e esperti negli argomenti proposti e saranno improntati a una metodologia partecipativa, con tavole rotonde, riflessioni guidate, lavori in piccolo gruppo e attività pratiche.

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Sicurezza, pace/guerra,” vetrinizzazione” sociale

Caffè filosofico 4. “La società occidentale è una buona idea” (Gandhi). Ma se basata sulla tolleranza e sulla intransigenza nella difesa dei valori democratici. Filosofi contro i foreign fighters

 

di Tiziana C. Carena

 

 

Interessante come sempre la mezz’ora di Lucia Annunziata, la rubrica domenicale su Rai Tre. Vedi il tempo che scorre, ma mentre vedi il tempo che scorre ti informi sentendo. Tempo fa erano presenti con Lucia Annunziata, Franco Gabrielli e Maurizio Molinari, già nuovo direttore de La Stampa in pectore, Gabrielli è il nuovo prefetto di Roma, funzionario dello Stato a pieno titolo, com’egli si definisce.

 

Un patto sociale per la sicurezza?

 

Si è parlato di vari argomenti di estremo interesse per l’opinione pubblica, in particolare della sicurezza, dell’intelligence, dei sistemi di protezione, di come allertare l’opinione pubblica e di quale allerta sia, comunque, in opera a seguito dei fatti noti. Si è parlato del rischio zero e della sicurezza assoluta e, nel contempo, di non essere eccessivamente tranquilli: questa è la grande sicurezza per una difesa efficace. Si è parlato, inoltre, dei flussi migratori delle persone che entrano e che escono, del ruolo persuasivo delle immagini non positive nei confronti dell’opinione pubblica, del pacifismo, delle rassicurazioni interne, dei foreign fighters, ma soprattutto si è ribadita, a più riprese, una sorta di patto sociale tra civili e sicurezza, di collaborazione dei civili con le forze di sicurezza, di una sorta di patto o di alleanza sociale.

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Gli orti urbani più grandi d’Italia

Nella difficile periferia bolognese, il quartiere del Pilastro, una esperienza di coltura e cultura, in cui giovani e immigrati giocano un ruolo di primo piano

 

di Andrea Ferrari Trecate

 

Continua la serie di reportage di Andrea Ferrari Tracate da orti urbani e sociali di varie città italiane

 

Quando la porta dell’ufficio degli orti di Via Salgari si chiude, sembra davvero di essere in piena campagna. Le pareti di legno, come quelle di un minuscolo cascinale, mi separano dall’area di orti urbani più grande d’Italia, da una terra che viene curata e coltivata da decenni.

I racconti di Claudia Boattini e Roberto Burresi, vicepresidente dell’Associazione degli Orti di Via Salgari, spesso si sovrappongono: sono molti i ricordi, le speranze future. La storia del quartiere del Pilastro è costellata di eventi umanamente tanto ricchi quanto complessi.

Gli orti si addossano all’ombra dei 700 metri di cemento del cosiddetto “Virgolone”, il colossale spazio abitativo che il comune di Bologna creò per assorbire la pressione delle numerose famiglie di operai provenienti da tutta Italia che, negli anni passati, giunsero nelle periferie del capoluogo emiliano.

 

Il buono che germoglia

 

Già dagli anni ‘50, il Pilastro si connota come una zona di forte immigrazione soprattutto di provenienza meridionale. Nell’estate del 1970, a fronte del decreto di espulsione emesso dalla neonata dittatura di Gheddafi, si aggiunge anche parte dei molti esuli italiani in fuga dalla Libia. 

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“Io non spreco”: fare i conti con l’acqua



Green Week 2016, spunti di riflessione sull’acqua. All’interno dell’evento dedicato alla sostenibilità ambientale ha trovato spazio il tema delle risorse idriche. Pur non mancando qualche dato positivo, gli scenari previsti per il futuro dovrebbero indurre all’attuazione di politiche di gestione lungimiranti e di modelli di utilizzo più virtuosi.
 
Riccardo Rossella
 
 
Dall’1 al 6 marzo 2016 il Nord-Est italiano è stato teatro dell’appuntamento con la Green Week, una settimana di eventi ed incontri incentrati sui temi della green economy e della sostenibilità. L’evento, giunto alla sua quinta edizione, è stato caratterizzato da un ricco programma, suddiviso in due parti distinte. Durante i primi tre giorni, per mezzo di un apposito progetto a loro dedicato, un folto gruppo di studenti di tutta Italia ha avuto modo di visitare alcune imprese del territorio veneto che hanno saputo contraddistinguersi per l’attenzione all’ambiente attraverso idee e tecnologie innovative. Nel fine settimana dal 4 al 6 marzo la Green Week è invece proseguita a Trento con il festival “Io non spreco”, una tre giorni di conferenze e dibattiti che hanno spaziato dal clima all’economia circolare, dall’energia allo spreco alimentare, dalla mobilità sostenibile all’acqua.
 
Acqua: un problema che ci tocca più da vicino di quanto si creda
Spunti interessanti su quest’ultimo tema sono giunti non solo dalla lectio magistralis di Jan Olof Lundqvist, senior scientific advisor dello Stockholm International Water Institute, ma anche dall’incontro “Fare i conti con l’acqua: scenari possibili in un mondo con meno risorse”. 
 

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Anche “Il Pianeta azzurro” presente al 24° Eudi Show..promosso a pieni voti

“Il Pianeta azzurro” presente anche quest anno all’European Dive Show arrivato alla sua 24° edizione.
L’evento che riunisce tutto il momdo della subacquea anche nel 2016 ha saputo dare risalto non solo agli operatori del settore ma anche alle tante attività e iniziative che si legano in vario maodo a questo sport. Presenti nei tre giorni di fiera ben 33.000 visitatori.
“Il Pianeta azzurro” è stato presente all’evento con due progetti:

  • il primo, il lancio del nuovo Tour Tribord 2016 (giunto alla quinta edizione), un tour lungo le coste italiane per condividere la voglia di conoscere il mare;
  • il secondo, la presentazione della pubblicazione della Collana del Faro “Immergersi insieme”, nata dalla collaborazione tra “il Pianeta azzurro” e HSA (Handicapped Scuba Association) italia. Il lancio ufficiale è stato fatto domenica 6 marzo presso il Palco Nettuno. In occasione della presentazione del nuovo volume della Collana, HSA Italia ha consegnato a Stefano Moretto e Francesca Scoccia, rappresentanti del “il Pianeta azzurro” due targhe  di riconoscimento per l’impegno profuso in nome della diffusione di una subacquea per tutti.
  • Per chi volesse leggere il comunicato stampa dell’evento può scaricarlo QUI

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    OLTRE IL FARE. I Laboratori pedagogico-didattici nel corso di Scienze della Formazione Primaria. In ricordo di Giuseppe Malpeli

    A Milano 7 e 8 aprile 2016

    Il 7 e 8 Aprile si svolgerà presso l’Università di Milano – Bicocca il convegno nazionale OLTRE IL FARE. I Laboratori pedagogico-didattici nel corso di Scienze della Formazione Primaria. In ricordo di Giuseppe Malpeli.
    Il convegno intende raccogliere ricerche ed esperienze sull’evoluzione dei modelli organizzativi e pedagogici dei laboratori pedagogico-didattici in particolare su: le metodologie, le connessioni fra laboratori, insegnamenti disciplinari e tirocinio, la professionalità insegnante.
     

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    La “ecologia integrale” secondo papa Francesco

    Il 7 marzo 2016 si è tenuto il primo dei quattro incontri dedicati all’Enciclica Laudato si’ su iniziativa dei diversi Uffici dell’Arcidiocesi di Torino in collaborazione con la Casa dell’ambiente.

      

    Tema dell’incontro di apertura: l’ecologia delle relazioni.

    Seguiranno (sempre con inizio alle 20,30) l’ecologia dell’educazione, del sapere e della scienza (4 aprile), l’ecologia del lavoro, dell’economia e della giustizia (16 maggio) e l’ecologia delle istituzioni e della cittadinanza (13 giugno). Ogni incontro, insomma, un focus specifico e pubblici diversi chiamati in causa.

    Al primo incontro, moderato da Mario Salomone, hanno partecipato Padre Giacomo Costa, Direttore di Aggiornamenti Sociali, Padre Marius Floricu, della Comunità ortodossa, il Pastore Francesco Mosca, della Chiesa Avventista di Torino e Lorenzo Tallarico, teologo e docente di Religione. Si trattava, infatti, di evidenziare la originalità dell’enciclica del sommo pontefice, che fin dall’incipit si presenta come apertura di un dialogo con tutti i credenti e i non credenti, accomunati, come scrive papa Bergoglio, dall’idea che «la terra è essenzialmente una eredità comune, i cui frutti devono andare a beneficio di tutti» (Laudato si’, 93). 

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    Numero 16 – 2015

     

     

     

     

      

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    Numero 16 – 2015

     

    Conflitti, partecipazione, esperienze di cittadinanza attiva.
    Contributi dal X convegno nazionale dei sociologi dell’ambiente,“Società globale, Città, Questione ambientale”, Bologna, 18-19 giugno 2015.

    SOMMARIO

    ISBN 9788885313453           ISSN 1972-5817(print) – 1972-2511 (online)

     7 Presentazione 

    9 Epistemologia meridiana, conflitti ambientali e contro democrazia: il caso calabrese, di Francesco Saverio Caruso

    21 Il ruolo dei collettivi di artisti/architetti nelle esperienze di partecipazione in Francia: casi-studio in ambito urbano e rurale, di Angelo Bertoni  (abstract)

    32 Ecologia politica dell’oceano globale. Problemi e sfide della sociologia marittima, di Emilio Cocco  (abstract)

    48 Pratiche di riuso sociale e produttivo tra l’urbano e il rurale, di Rossana Galdini  (abstract)

    59 La Vía Campesina per la sovranità alimentare: il conflitto sul cibo e il dialogo con le istituzioni, di Isabella Giunta  (abstract)

    71 Giovani consumatori o giovani cittadini?, di Geraldina Roberti  (abstract)

    83 Dalla teoria alla pratica. Forme di resilienza urbana e nuovi approcci ecologici per lo spazio pubblico, Cristina Sciarrone  (abstract)

     


    Altri articoli

    95 Le due crisi: crisi del capitalismo e crisi ambientale. Una soluzione sostenibile? di Aurelio Angelini, Francesca Farioli, Gianni, Francesco Mattioli e Massimo Scalia (abstract)

    115 Biodiversity, Mediterranean Diet and Genius Loci, di Maria Dalla Francesca (abstract)

    128 La percezione sociale del paesaggio in Calabria, di Grazia Giacovelli, Alessandro Paletto e Fabio Pastorella (abstract)

    142 L’apertura amorevole alla Natura. Il valore morale della biofilia in Aldo Capitini, di Gabriella Falcicchio, Giuseppe Barbiero  (abstract)

    il 22 marzo “La Giornata Mondiale dell’acqua”

    La Giornata Mondiale dell’Acqua è una ricorrenza internazionale che offre l’opportunità di conoscere meglio le problematiche legate all’acqua e di comunicare agli altri di agire per fare la differenza. La Giornata Mondiale dell’Acqua nasce alla Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo sviluppo del 1992, in cui è stata posta l’esigenza di istituire un osservatorio internazionale sull’acqua. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha risposto con la designazione del 22 marzo 1993 come prima Giornata Mondiale dell’Acqua. Da allora si svolge ogni anno.

    Perchè una giornata per l’acqua?

    In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, le persone mostrano in tutto il mondo che si preoccupano e che hanno il potere di fare la differenza. È l’occasione per informarsi e per agire, cambiare le cose. Quest’anno ci si concentrerà sul potere che l’acqua e l’occupazione a essa legata hanno nel trasformare la vita delle persone. Quasi tutte le forme di lavoro al mondo sono legate all’acqua e all’approvvigionamento idrico. Tuttavia milioni di persone che lavorano in questo settore spesso non godono di riconoscimento e accade che non siano nemmeno tutelate dai diritti fondamentali dei lavoratori. Dobbiamo impegnarci affinchè questo possa cambiare!