Mese: dicembre 2013
Scilla
Massimo Boyer
Scilla
Magenes Editore, 2013, pp. 170, 15 euro
Si tratta di una storia in cui la biologia marina ha un ruolo preponderante, sia nel protagonista umano che nelle descrizioni del comportamento dello squalo, visto in una interessante pseudosoggettiva. In breve la trama: un grande squalo bianco femmina entra in Mediterraneo proveniente dalle coste dell’Africa occidentale, e seguendo la corrente si sposta verso le coste italiane, partorisce nel canale di Sicilia e poi costeggia in senso antiorario i mari Ionio, Tirreno e Ligure in uno spostamento che la deve riportare a Gibilterra e di nuovo nell’Atlantico. Le sue apparizioni lungo il percorso seminano il panico tra sub, pescatori e bagnanti. La sua storia si intreccia con quella di Gabriele Vargas, una bizzara figura molto anticonvenzionale di biologo marino, divulgatore e fotografo…
La fotografia naturalistica subacquea
Massimo Boyer
La fotografia naturalistica subacquea
Tra tecnica, arte e scienza
Magenes Editore, 2014,
182 immagini a colori tutte raccontate nei dettagli tecnici,
spiegate dal punto di vista scientifico e svelate artisticamente.
22 euro
La fotografia naturalistica subacquea serve a insegnare a tutti gli aspiranti fotografi della natura subacquea come fotografare meglio gli animali e le piante che popolano le nostre immersioni. Come cercare il soggetto migliore, come comporre la fotografia isolando il soggetto dallo sfondo, come domare la tecnica per sfruttare le occasioni, come scegliere i dettagli più significativi che raccontano qualcosa di come vive il nostro soggetto, come arrivare a fotografare gli animali mentre fanno qualcosa, a fotografare il comportamento.
Da 25 anni al servizio dell’educazione sostenibile
“Educazione sostenibile” è fare educazione ambientale e per la sostenibilità “in modo sostenibile”. Crediamo, infatti, nella coerenza di obiettivi, metodi, contenuti, strutture, relazioni. In tutti i contesti e a tutti i livelli dell’educazione formale, non formale e informale.
Siamo al servizio di tutti gli attori impegnati nel diffondere sensibilità, conoscenze, capacità di comprensione della complessità delle interazioni tra società umane e natura. Scuola, università, amministrazioni pubbliche, associazioni e cooperative, parchi, musei, imprese, mass media… L’elenco di quanti hanno un ruolo, ciascuno diverso ma sempre importante, è lungo e potrebbe continuare. In comune, la sfida di costruire un futuro vivibile, desiderabile, sostenibile.
La sfida non è semplice e per aiutare meglio le moltissime persone e istituzioni impegnate in questa sfida ci siamo fatti in quattro.
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Climate Action: Gender Equity-Environmental Education-Governance alla COP19
Il Segretariato della rete WEEC – World Environmental Education Congress – ha co-organizzato con l’UN CSD Education Caucus il side event “Climate Action: Gender Equity-Environmental Education-Governance”, durante i negoziati sul clima a Varsavia (COP19- Conferenza delle parti), confermando l’impegno a portare avanti il dialogo sulla questione del cambiamento climatico e l’uguaglianza di genere.
All’evento hanno preso parte esperti di varie discipline ed enti quali l’Ocean Foundation e l’UNDP cha hanno offerto contributi e riflessioni da includere nella nota informativa presentata al Global Gender, alla Climate Alliance e al Segretariato dell’UNFCCC.
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Il Minivolley è amico dell’ambiente
Inizia il 15 dicembre a Mulazzano il progetto “+ sport – sprechi” che coinvolgerà gli atleti del minivolley di tutta la Provincia di Lodi.
“+ sport – sprechi” è un progetto finanziato dalla Fondazione Cariplo e nato dalla collaborazione tra Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro Onuls, il Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano e la FIPAV Comitato Provinciale di Lodi. Il progetto “+ sport – sprechi” ha l’ambizione di rendere l’attività sportiva una pratica sempre più sostenibile e amica dell’ambiente. Spesso azioni semplici, come usare l’acqua del rubinetto invece che nella bottiglietta di plastica, ripetute ogni allenamento da tutti i giocatori, sono in grado di fare la differenza e di abituare gli atleti, grandi e piccoli, a un cambio di abitudini permanente. “+ sport – sprechi” lancia una gara rivolta a tutte le Società di minivolley della Fipav lodigiana che potranno “sfidarsi” per diventare la “Società +Sport-Sprechi”!
8a giornata di incontri sull’educazione all’acqua e ai fiumi, che si è tenuta
Dal 2005, le Péniches du Val de Rhône, organizza ogni anno una giornata di scambio in materia di educazione sull’acqua. Questi incontri hanno l’obiettivo principale di animare e allargare la rete degli educatori ambientali sul territorio, di mutualizzare e valorizzare le esperienze e le azioni dei songoli attori e di sviuppare nuove collaborazioni e sinergie. Quest’anno, in collaborazione con la “Maison du Fleuve”, il tema dell’ 8a giornata di incontri sull’educazione all’acqua e ai fiumi, tenutasi a Lione il 19 settembre scorso, è stato: progetti europei e l’EEDD (Education à l’Environnement et au Développement Durable). Anche l’ Istituto per l’ Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro Onlus ha partecipato all’incontro…
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Pesca: Coldiretti, scattato Fish dependence day. Si mangia pesce estero
(ASCA) – Roma, 15 apr – E’ scattato il Fish dependence day giorno in cui si e’ tecnicamente esaurito il pesce ”Made in Italy” e si comincia a mangiare quello importato. Lo comunica Impresa Pesca Coldiretti lanciando l’allarme sulla accresciuta dipendenza dall’estero per i consumi di pesce a fronte del grado di autosufficienza dell’Italia sceso dal 32,8% al 30,2% negli ultimi due anni secondo il report di Ocean 2012. Contestuamente, diminuisce il consumo di pesce nel paese e si moltiplicano i casi di pesce straniero spacciato per italiano. Rispetto allo scorso anno le disponibilita’ nazionali di pesce – sottolinea la Impresa Pesca Coldiretti – si e’ esaurita con una settimana di anticipo a conferma delle crescenti difficolta’ che devono affrontare i pescatori italiani che impiegano circa 13.500 imbarcazioni nella raccolta soprattutto di alici, vongole, sardine, naselli, gamberi bianchi, seppie, pannocchie, triglie, pesce spada e sugarelli.
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Beatrix Potter
Beatrix Potter, naturalista del mese di dicembre (di Margherita Bandini)
Fino all’estate di quest’anno, conoscevo Beatrix Potter solamente come l’autrice di libri per bambini: quando ero piccola, mia mamma mi ha comprato e letto molti dei “piccoli libri” di fiabe che scrisse, (da “The Tale of Peter Rabbit” a “The Tale of Mrs. Tittlemouse”) ed io ero innamorata di ognuno. Ecco perche’ nell’ agosto scorso, all’ età di 29 anni, quando ho scoperto che vicino al nostro albergo in Scozia c’ era un piccolo museo dedicato a Beatrix Potter, ho guidato la mia intera famiglia al piccolissimo villaggio che lo ospitava e che, abbiamo scoperto, aveva ospitato la stessa Beatrix per molte estati. Lì, improvvisamente ed inaspettatamente, mi sono trovata faccia a faccia con l’evidenza: articoli di giornale, documenti, collezioni, foto, e sorprendentemente disegni ad acquarello. Acquarelli splendidamente dettagliati, di funghi, mammiferi (conigli, ovviamente, ricci, volpi e topi di campagna), insetti, alberi, fiori.
Finalmente una buona notizia
Finalmente una buona notizia: la qualità delle acque di balneazione europee continua a migliorare. Questo, almeno, è quanto emerge da una recente valutazione dell’Agenzia europea dell’Ambiente e della Commissione europea, secondo la quale oltre il 90% delle acque del vecchio continente rispetta ad oggi gli standard minimi di qualità.
In particolare, la relazione sulla qualità delle acque di balneazione europee, “Quality of bathing water – 2011 bathing season”, fornisce un’ampia e aggiornata panoramica dello stato di salute degli oltre 22 mila siti balneari presenti nei 27 stati membri dell’UE, ai quali si aggiungono quelli relativi a Croazia, Montenegro e Svizzera. Il documento riporta che circa il 77% dei siti analizzati presenta una qualità eccellente (il livello più alto nella scala di valutazione): si tratta di un aumento di circa il 3% rispetto ai risultati ottenuti nel 2010. Inoltre, il 92.1% dei siti è risultato comunque conforme agli standard minimi di qualità dell’acqua stabiliti dalla normativa dell’UE, anche se non di qualità eccellente. Soltanto l’1.8% delle acque è risultato non conforme: si tratta di un risultato decisamente incoraggiante.Gli standard utilizzati a riferimento sono particolarmente elevati per le acque costiere, delle quali circa l’80% ha soddisfatto le norme più rigorose e il 93% i valori minimi di qualità. In particolare, Cipro, Croazia, Malta e Grecia sono risultati essere gli Stati con le acque più pulite e quindi più adatte alla balneazione. Per definire la qualità delle acque sono stati analizzati i livelli di alcuni specifici batteri riconducibili alla presenza delle più tipiche fonti di inquinamento per le acque di balneazione, le acque reflue e i rifiuti provenienti dagli allevamenti di bestiame.
Pubblicata durante l’anno europeo per l’acqua (2012), la relazione conferma come la qualità complessiva delle acque di balneazione nell’EU sia considerevolmente migliorata dal 1990, anno in cui hanno avuto inizio alcune campagne di misurazione. In quell’anno, il 9.2% dei siti costieri e l’11,9% delle aree balneari interne non rispettavano la legislazione in vigore.
web: http://www.eea.europa.eu/themes/water/status-and-monitoring/state-of-bathing-water
http://www.eea.europa.eu/data-and-maps/explore-interactive-maps/eye-on-earth
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