Con i mondiali ormai iniziati e la nazionale italiana che ha giocato il suo primo match nella rovente e umida Manaus, sale la curiosità verso questa regione lontana e affascinante che è l’Amazzonia. Sia l’Italia che le altre squadre si trovano a giocare alle alte temperature tropicali, ma forse non tutti conoscono davvero il Paese che li sta ospitando, un paese caratterizzato da una cultura creola, con usi e tradizioni, leggende e credenze molto diverse dalle nostre.
Noi continuiamo a prepararci così, con qualche pillola giornaliera sull’Amazzonia: un racconto per ogni lettera dell’alfabeto!
Ouriço
In dicembre, gli uomini abbandonano il villaggio di Tapixaua, e tanti altri del comune di Oriximiná: inizia la stagione della raccolta della castanha do Pará (noce del Pará, Bertholletia excelsa), ora assurta al rango di castanha do Brasil.
Per una buona raccolta, bisogna addentrarsi in lontane foreste, che la gestione millenaria dell’uomo ha trasformato, aumentando il numero relativo di castanheira (l’albero della castanha). Un albero imponente ed altissimo, nella cui coppa albergano gli ouriço, cocchi durissimi che contengono da 8 a 24 noci.
Nel comune di Oriximiná – uno dei maggiori produttori, a livello nazionale – la raccolta delle castanha è diventato un buon esempio di gestione delle risorse naturali: poiché le foreste ricche di castanha si trovano soprattutto nei territori delle comunità di quilombo, che li utilizzano sufficientemente, gli abitanti di altri villaggi possono fare richiesta di un pass che li autorizza alla raccolta e commercializzazione, evitando il sovra-sfruttamento.
La stagione della raccolta è dura; oltre a abitare nella foresta, spesso da solo, in un accampamento temporaneo, il raccoglitore deve attentamente valutare il rapporto rischio / beneficio nella scelta del momento giusto per entrare in azione: quello momento più proficuo è appena dopo un temporale, che fanno cadere a terra parecchi frutti; è però questo il momenti in cui è più facile che un ouriço ti cada in testa mentre sei sotto l’albero e ti colpisca fatalmente.
Gli ouriço sono progressivamente accumulati presso l’accampamento e poi venduti, dopo essere stati aperti con un machete per estrarne le noci. Nella raccolta della castanha si riproduce spesso l’antico sistema dell’aviamento: il raccoglitore riceve dal commerciante un anticipo che gli consentirà di acquistare le vettovaglie necessarie a sopravvivere durante il periodo della raccolta, e aiutare la propria famiglia; in cambio avrà l’esclusiva nell’acquisto, dunque il potere di imporre il prezzo.
Ad aprile gli uomini fanno ritorno nelle proprie case, a Tapixaua, con un piccolo gruzzolo che permetterà loro di affrontare la restante parte dell’anno.
Foto: visualizza sulla ricerca google alcune immagini sulla castanha do Pará e la sua raccolta: https://www.google.com/search?site=&tbm=isch&source=hp&q=colheita+da+castanha+do+para.
Luca Fanelli
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