Con i mondiali ormai iniziati e la nazionale italiana che ha giocato il suo primo match nella rovente e umida Manaus, sale la curiosità verso questa regione lontana e affascinante che è l’Amazzonia. Sia l’Italia che le altre squadre si trovano a giocare alle alte temperature tropicali, ma forse non tutti conoscono davvero il Paese che li sta ospitando, un paese caratterizzato da una cultura creola, con usi e tradizioni, leggende e credenze molto diverse dalle nostre.
Noi continuiamo a prepararci così, con qualche pillola giornaliera sull’Amazzonia: un racconto per ogni lettera dell’alfabeto!
Ouriço
In dicembre, gli uomini abbandonano il villaggio di Tapixaua, e tanti altri del comune di Oriximiná: inizia la stagione della raccolta della castanha do Pará (noce del Pará, Bertholletia excelsa), ora assurta al rango di castanha do Brasil.
Per una buona raccolta, bisogna addentrarsi in lontane foreste, che la gestione millenaria dell’uomo ha trasformato, aumentando il numero relativo di castanheira (l’albero della castanha). Un albero imponente ed altissimo, nella cui coppa albergano gli ouriço, cocchi durissimi che contengono da 8 a 24 noci.