.eco 218-219 numero di gennaio-aprile 2016

 

 

 

 

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 SOMMARIO

Tema. Il futuro. Da Lampedusa al nord Italia, reportage sugli orti urbani, sociali e solidali 

4Orti urbani, sociali e solidali. Ma non è una moda, di Mario Salomone

6L’orto nelle (grandi) città, di Andrea Ferrari Trecate

10Gli orti urbani, dalla guerra alla globalizzazione, di Andrea Ferrari Trecate

13Da Lampedusa ai tetti del nord Italia, esperienze un po’ in tutta la Penisola, di Andrea Ferrari Trecate

16Verdi monumenti alla determinazionecura della casa comune, di Andrea Ferrari Trecate

19A vedere gli orti urbani di Tre Fontane (Roma) sono venuti perfino dal Kazakistan, di Andrea Ferrari Trecate

21Orti del Costone, Siena, di Andrea Ferrari Trecate

22Orti Dipinti: la nuova vita di uno spazio urbano, di Andrea Ferrari Trecate

24Tutti i frutti del F.I.CO, di Andrea Ferrari Trecate

26Un “boschetto” in Barriera: dove il verde fa sistema, di Andrea Ferrari Trecate

28APPROFONDIMENTO “Agrobarriera” Seminare solidarietà, di Monica Risso

31Bologna: una campagna vera all’ombra del cemento, di Andrea Ferrari Trecate

33Milano ha un cuore verde e profumato, di Andrea Ferrari Trecate

35Miracolo a Milano. Angoliditerra, la sfida difficile di Claudio Cristofani, di Andrea Ferrari Trecate

37Orti solidali in Lombardia, di Andrea Ferrari Trecate

 

Il numero in consultazione gratuita che celebra i 25 anni di .eco

 

 

 

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SOMMARIO

Tema. 25 anni di educazione ambientale, tra Italia e mondo

  4 Editoriale: 2014, molte occasioni per fare un punto. Una bussola per i prossimi anni, di Mario Salomone
  7 Ogni giorno che Dio manda in terra c’è un anniversario, di Sergio Sichenze
12 Dieci anni di educazione allo sviluppo sostenibile. Quale bilancio?, di Michela Mayer
17 Se 25 anni vi sembran pochi. Suolo agricoltura paesaggi, di Ugo Leone
20 Società del rischio, democrazia, educazione, di Pietro Greco
28 L’ambiente è passato dall’utopia alla realtà, di Marco Fratoddi
32 Anche la green economy nell’occhio del ciclone della crisi europea, di Daniela Palma
36 Acqua ed energia, binomio importante, di Angelo Mojetta
39 La Storia dell’acqua, di Stefano Moretto

 

LIS, Lingua Italiana dei Segni

Le interviste virtuali di Tiziana Carena

Intervista a Enza Oliveto.

Enza Oliveto si laurea in Scienze dell’educazione specializzandosi in materie pedagogiche e Scienze umane. Tra le sue diverse esperienze di insegnamento c’è anche l’attività didattica con gli audio-lesi. Padroneggia, pertanto, la LIS (Lingua Italiana dei Segni). Quest’anno, insegnando Psicologia della comunicazione al Des Ambrois di Oulx, ha raccolto la sfida della comunicazione con i non-udenti, facendosi promotrice di un progetto intitolato: “Dalla comunicazione all’interpretazione: LIS, Lingua Italiana dei Segni. L’uguaglianza si trova nelle differenze”. Leggi tutto “LIS, Lingua Italiana dei Segni”

Abbecedario amazzonico aspettando i mondiali‏

Con i mondiali alle porte e la nazionale italiana che si prepara a giocare il suo primo match nella rovente e umida Manaus, sale la curiosità verso questa regione lontana e affascinante che è l’Amazzonia. Sia l’Italia sia l’Inghilterra si stanno preparando atleticamente al momento in cui dovranno giocare alle alte temperature tropicali, ma forse non sanno che ciò che li aspetta e che forse li sorprenderà di più è una cultura creola, con usi e tradizioni, leggende e credenze molto diverse dalle nostre.

Prepariamoci anche noi, prima di questo grande incontro, con qualche pillola sull’Amazzonia: un racconto per ogni lettera dell’alfabeto!

Açaí
Un motto di spirito che ha fatto da leitmotiv ai miei primi giorni in Amazzonia è stato “Quem vai ao Pará, parou. Tomou açaí, ficou”, che si può rendere con “Chi arriva nello Stato (brasiliano) del Pará, si ferma. (Se) beve l’açaí, resta”. Orgoglio per un prodotto locale, ma soprattutto segnale chiaro che per “essere dei nostri” si deve amare l’açaí (Euterpe oleracea).

 

Leggi tutto “Abbecedario amazzonico aspettando i mondiali‏”

Monitoraggio rifiuti galleggianti nelle Bocche di Bonifacio.

L’Accademia del Leviatano- è una ONLUS che nasce con lo scopo di promuovere, favorire, realizzare studi e ricerche, di base od applicate, finalizzate alla conoscenza ed alla conservazione dei mammiferi marini, con particolare riferimento all’ambiente mediterraneo e con speciale interesse per le specie minacciate.

Di seguito i risultati di una recente campagna di monitoraggio invernale dei rifiuti galleggianti nella Regione transfrontaliera delle Bocche di Bonifacio, tra Italia e Francia, che mostrano valori bassi rispetto ad altre aree costiere nel Tirreno. 

I rifiuti marini stanno diventando  un vero problema per la salute del mare. Grandi quantitativi di rifiuti giungono da terra e, soprattutto le plastiche, che non riescono a degradarsi possono essere ingeriti da tartarughe, cetacei ed uccelli. La plastica può frammentarsi in particelle più piccole che vengono ingerite dai pesci entrando così a far parte anche della catena alimentare dell’uomo. Leggi tutto “Monitoraggio rifiuti galleggianti nelle Bocche di Bonifacio.”

Nicola Salvatore e la sua balena

Ferro, bronzo, alluminio, acciaio lavorato e tessuti sono alcuni dei materiali con cui l’artista realizza sculture di grandi dimensioni che sorprendono il visitatore, entrando in dialogo con lo spazio naturale che le ospita. Tema comune è la balena, icona che accompagna sin dall’inizio il percorso artistico di Salvatore. Presenza ricorrente nelle sue opere, il mammifero leggendario è per l’artista simbolo di ricerca interiore. 
Aldo Spoldi – amico e collega di Salvatore – che a riguardo scrive:
Nicola Salvatore? Un bello e simpatico enigma. Creativo e sperimentatore come artista, accorto, sensibile, determinato e inventivo come professore. Nicola Salvatore ha un amore costante per un grosso mammifero: la balena, regina dei mari e grande madre degli oceani. Leggi tutto “Nicola Salvatore e la sua balena”

Se fosse vivo Jacques Cousteau…

E’ stato progettato 12 anni fa, ma solo nel 2012 sono stati risolti gli ultimi problemi tecnologici e il progetto diventa finalmente realizzabile. Non solo, il designer francese Jaques Rougerie ha finalmente trovato i fondi necessari: appunto 43 milioni di dollari e quindi, nonostante la crisi economica mondiale, diventa anche un progetto realistico.
Il SeaOrbiter è un vascello futuristico in parte nave e in parte sottomarino, con oltre il 50% dell’imbarcazione sott’acqua questo strano vascello è immerso per 30 metri ed è alto 50 metri in tutto. La costruzione del mega vascello sottomarino, il cui scopo è la ricerca scientifica e lo studio degli oceani, usufruirà anche del supporto tecnico della Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Per info: http://seaorbiter.com/

clicca e guarda lo slideshow qui sotto

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Un mare di fotografie approda a Loano per la quarta tappa

Sabato 17 e domenica 18 maggio un mare di fotografie si è spostato a Loano.

Siamo stati ospiti del Marina diving center, con l’appoggio della scuola sub Mola mola. Organizzazione ancora una volta impeccabile, tempo magnifico.

 DSCN2311 Leggi tutto “Un mare di fotografie approda a Loano per la quarta tappa”