LIS, Lingua Italiana dei Segni

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Le interviste virtuali di Tiziana Carena

Intervista a Enza Oliveto.

Enza Oliveto si laurea in Scienze dell’educazione specializzandosi in materie pedagogiche e Scienze umane. Tra le sue diverse esperienze di insegnamento c’è anche l’attività didattica con gli audio-lesi. Padroneggia, pertanto, la LIS (Lingua Italiana dei Segni). Quest’anno, insegnando Psicologia della comunicazione al Des Ambrois di Oulx, ha raccolto la sfida della comunicazione con i non-udenti, facendosi promotrice di un progetto intitolato: “Dalla comunicazione all’interpretazione: LIS, Lingua Italiana dei Segni. L’uguaglianza si trova nelle differenze”. Dopo cinque mesi di lavoro (la preparazione è iniziata nel mese di gennaio 2014) è stato presentato presso il Salone Polivalente di Bussoleno (Susa), l’11 maggio 2014, uno spettacolo (che si apre e si conclude con lo stesso filmato avvolto nel silenzio totale; solo le immagini scorrono: per immergerci nel mondo di chi non sente) alla presenza del Preside dell’Istituto Des Ambrois, Pietro Ainardi, del Sindaco di Bussoleno, Anna Allasio, del  Presidente della Proloco, Rita Demita che ha messo a disposizione la sala. I ragazzi partecipanti frequentavano il Liceo classico, linguistico, l’istituto professionale, grafico  tecnico turistico.

Erano presenti Ennio Pocobene (84 anni), diventato sordo all’età di tre anni  per probabile meningite e Luciano Donà (53 anni), diventato sordo a 1 anno e mezzo, a causa di forte attacco febbrile, che hanno portato la testimonianza delle difficoltà che incontra un audio-leso nella vita pratica: a esempio, la segnalazione soltanto acustica del cambio  di un binario per un treno alla staziona ferroviaria e la difficoltà di chiedere informazioni alle persone presenti alla stazione perché non conoscono il linguaggio dei segni e tante altre esperienze. Come se il loro mondo fosse immerso nel buio.

All’interno dello spettacolo c’erano letture, interviste, scene con traduzione simultanea nella LIS, ma anche un gruppo musicale composto anche da ragazze audio-lese.

Chiedo a Enza Oliveto: “Che cosa può fare la scuola come agenzia educativa e formativa di base?”

– “Lo Stato dovrebbe fare dei corsi aperti a tutti gli insegnanti di lingua 
italiana dei segni. Bisognerebbe dare spazio ai non udenti e permettergli di fare dei corsi nelle scuole con il supporto di un insegnante udente come sono stata io in questo corso. Lo Stato, peraltro, non ha mai permesso di fare dei corsi con certificazione.”

“Nelle facoltà che preparano alle Scienze umane o, ancor più psicologia della comunicazione, dovrebbe esserci  un corso di approfondimento della comunicazione non verbale e della LIS?”

– “Naturalmente, potrebbe essere un’opportunità di lavoro in più; si potrebbe immaginare un percorso che accompagni l’audio-leso lungo tutto il processo formativo obbligatorio. Sarebbe di particolare importanza perché una sordità precoce sia essa congenita oppure acquisita si accompagna spesso al mutismo.”

“Le persone sorde tendono a isolarsi, presentandosi insicure e diffidenti, proprio perché l’incapacità di udire può potenziare interpretazioni equivoche. Si tratta di una sorta di “barriera linguistica”. Che cosa fare?”

–  “Sensibilizzare la pubblica opinione per favorire l’integrazione del non-udente e far diventare materia di insegnamento la LIS che non deve avere soltanto un significato comunicativo, ma anche espressivo, in grado di creare empatia, come nel film “Figli di dio minore” (anche il cinema, come in questo caso, può educare e sensibilizzare). Del resto anche l’ex Ministra dell’integrazione, Cecile Kyenge, ha insistito molto sul fatto che l’immagine cinematografica è in grado di sensibilizzare in modo particolarmente efficace.”

Il sindaco di Bussoleno ha ringraziato la professoressa, la scuola e il suo Preside per avere sensibilizzato la comunità, sia scolastica che cittadina.

Info utili per utilizzo della telefonia mobile e fissa da parte degli audio-lesi, per la trasformazione del testo vocale in testo scritto, per la prenotazione di taxi nel sito www.disabili.com

segnil’alfabeto dei segni

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