Le interviste virtuali di Tiziana Carena

Intervista a Chiara Sironi sul volume Edipo. Re e vittima a cura di Maddalena Mazzocut-Mis e Gianfranco Mormino, Milano, Mimesis, 2014

Chiara Sironi è dottoranda di ricerca con borsa di studio in Scienze Filosofiche – indirizzo Estetica e Teoria delle Arti presso l’Università degli Studi di Palermo. Il suo campo di ricerca riguarda l’estetica del Settecento, in particolare l’estetica di ambito inglese. Dal 2013 collabora attivamente con il gruppo di ricerca diretto dalla Prof.ssa Maddalena Mazzocut-Mis, docente di Estetica e di Estetica dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Milano.
Tra le sue pubblicazioni si segnala il saggio «L’Oedipus di Dryden e Lee: un percorso nel labirinto della Natura», in Edipo. Re e vittima, a cura di M. Mazzocut-Mis e G. Mormino, Mimesis, Milano 2014. Leggi tutto “Le interviste virtuali di Tiziana Carena”

Water Crew e Salto nel Blu

Water crew partecipa a Salto nel Blu,  un progetto sportivo-educativo nato dalla volontà di far conoscere l’ambiente tutelato delle beach-rock (incluso nei SIC marini della Liguria) e accrescere la sensibilità per questi siti costieri di pregio naturalistico. 

Se volete conoscere i fondali marini della Liguria e prendere confidenza con pinne, maschera e boccaglio, i biologi marini di Salto Nel Blu vi guideranno in quetsa fantastica esperienza.

Scoprite le attività 2014 di Salto nel Blu:

Snorkeling a Borgio verezzi
Snorkeling a Pietra Ligure
Snorkeling a Varigotti

 Scopri i pesci del Sentiero Blu attrezzato di Finale Ligure scopri gli invertebrati e vegetali del Sentiero Blu attrezzato di Finale Ligure
  Invert e veg del sentiero blu

 per maggiori info http://saltonelblu.wix.com/saltonelblu

 

 

Cannibali alloctoni in Mediterraneo

Un video interessante sulla predazione dei nudibranchi da parte di altri nudibranchi. Un fenomeno noto e documentato, anche se raramente, in ambiente tropicale ma che sembra sia possibile osservare anche in Mediterraneo. La specie predatrice è Godiva quadricolor, un nudibranco alloctono del Mediterraneo che attualmente è stato segnalato solo solo in alcuni punti nel golfo di Napoli.

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Prevenzione del rischio, perché è importante per l’educazione ambientale

Ci sono rischi naturali e rischi tecnologici. Secondo una nota definizione del sociologo Ulrik Beck sono i secondi ad avere fatto della nostra società una “società del rischio”.

Nel caso di quelli naturali, si può evitare che si trasformino in catastrofi: a renderli pericolosi non è la natura “matrigna”, ma l’espansione della presenza umana. Quelli tecnologici non devono essere accettati: prevenirli, ridurli, affrontarli è una sfida culturale di cui l’educazione ambientale deve diventare leader.

Resilienza, rapporto tra rischio e cambiamento sociale, ruoli di scienziati, operatori umanitari, legislatori e popolazione, condizioni di accettazione del rischio (da “sindrome Nimby” a sindrome “Amby”), educazione al rischio a scuola sono alcuni dei temi trattati nel numero monografico che .eco ha dedicato all’argomento.

Coltello a serramanico in mano ai bambini

Un bambino può maneggiare un coltellino a serramanico? E cosa succede se invece che forbice con le punte arrotondate gli diamo forbici appuntite? O se li mettiamo a contatto con piante velenose?
Daniele Zavalloni, noto educatore ambientale dell’ Ecoistituto di Cesena ed esperto in prevenzione del rischio, spiega come fare di fronte ai rischi corsi dai bambini.  «La vita è piena di spigoli», afferma Zavalloni, «tanto vale conoscerli».

Leggi tutto l’articolo di D. Zavalloni “Se il coltello non taglia si chiama cucchiaio” dedicato all’argomento  uscito sul numero di maggio-giugno di .eco

Un Mare di Fotografie, si è svolta l’ultima tappa estiva a Ponza!

Un Mare di Fotografie arriva all’isola di Ponza, ed è subito un grande evento.

I fuochi d’artificio della festa patronale di San Silverio accolgono simbolicamente il grande raduno, promosso dalla scuola Big Blue Diver, affiliata Diving Academy, e organizzato in modo splendido dal Ponza diving center, che ha gestito davvero alla grande un gruppo cospicuo.

 

 

 

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Abbecedario amazzonico: lettera V

Mancando in questa prima versione del nostro Abbecedario amazzonico le lettere W, X, Y e Z, V di várzea non è solo una voce, ma anche l’ultima delle voci. Dunque dobbiamo parlare di várzea e tirare le somme di questo abbecedario.

Várzea

Ad esempio, perché parlare di várzea? Basta digitarlo su wikipedia: nella versione portoghese, siamo rimandati alla planície de inundação, la cui traduzione italiana pare essere golena, ovvero “spazio piano compreso tra la riva di un corso d’acqua ed il suo argine”. La versione inglese ci rimanda a foresta di golena, che viene definita come “foresta alluvionale inondata dalle acque bianche dei fiumi amazzonici”. In questo caso wikipedia non ci aiuta più di tanto e fonti accademiche definirebbero la várzea in modo più preciso. Leggi tutto “Abbecedario amazzonico: lettera V”

Abbecedario amazzonico: lettera U

Con i mondiali finiti per nazionale italiana ma che continuano a dare spettacolo, sale la curiosità verso questa regione lontana e affascinante che è l’Amazzonia. Le squadre si trovano a giocare alle alte temperature tropicali, ma forse non tutti conoscono davvero il Paese che le sta ospitando, un paese caratterizzato da una cultura creola, con usi e tradizioni, leggende e credenze molto diverse dalle nostre.

Noi continuiamo a prepararci così, con qualche pillola giornaliera sull’Amazzonia: un racconto per ogni lettera dell’alfabeto!

Urucum

E’ noto che si mangia con gli occhi tanto quanto, o più, che con la bocca. Ad avvalorare questa tesi c’è l’urucum.

L’urucum viene dall‘urucuzeiro (Bixa orellana), un grande arbusto, i cui frutti, capsule dalla buccia coperta di morbide spine, sono raccolte e aperte; i semi, di colore rosso intenso, sono seccati e pestati, sino ad ottenere una finissima polvere. L’urucum è usato tradizionalmente e oggi anche industrialmente come colorante. Nella mia esperienza personale, non l’ho visto usare né per la tintura della pelle, né di oggetti, ma universalmente per rendere rossastro ogni tipo di vivanda ed in particolare la carne e il pesce. 

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Waterwatch- Collana del Faro

Waterwatch fa parte di una collana di “agili testi” di facile consultazione e utilizzo su grandi tematiche ambientali e sociali. Molti titoli si riallacciano alle iniziative dell’Istituto comprese nell’area de il Pianeta azzurro, che si occupa di divulgare i temi sulla risorsa acqua. Waterwatch in particolare affronta il difficile e attuale rapporto tra uomo e acqua, intesa come risorsa esauribile. Si parla dIl problema della disuguaglianza nelle possibilità di ‘accesso all’acqua fino ad arrivare alle problematiche legate alla privatizzazione di questo bene fondamentale alla vita.
Tutte le pubblicazioni sono gratuite, sino a esaurimento scorte, e possono essere richieste all’indirizzo mail pianetazzurro@schole.it

LEGGI L’INTRODUZIONE di Angelo Mojetta

LEGGI LA POSTFAZIONE di Mario Salomone

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