La riabilitazione in acqua

La riabilitazione in acqua, metodologia conosciuta e praticata fin dall’antichità, consiste nel fare svolgere al paziente vari esercizi con il corpo parzialmente immerso nell’acqua. L’idroterapia è indicata sia come mezzo di preparazione fisica in vista dell’intervento chirurgico sia come efficace strumento riabilitativo nella fase di rieducazione post-operatoria e post-traumatica.
I trattamenti, basandosi su specifiche proprietà fisico-biologiche dell’acqua, forniscono un contesto ideale per vari i trattamenti riabilitativi, preventivi e correttivi.
Il programma di esercizi andrà impostato in seguito ad un’attenta valutazione dei bisogni del paziente e degli obiettivi prefissati.
In linea di massima la rieducazione in acqua, si compone di due o tre sedute settimanali per un periodo variabile in relazione al grado di disabilità individuale. Spesso i percorsi riabilitativi si limitano a far compiere al paziente esercizi molto simili a quelli che si eseguono in palestra.
Per potere eseguire gli esercizi non occorre essere dei nuotatori esperti. Nelle vasche il livello dell’acqua normalmente non supera i 120 cm e sono comunque presenti piccoli attrezzi per favorire il galleggiamento. Il calore dell’acqua (T>32°<34°) in cui il paziente è immerso aiuta ad alleviare il dolore, riduce lo spasmo muscolare ed induce alla distensione.
La diminuzione della forza di gravità, rende i movimenti più naturali e meno stressanti per le articolazioni consentendo l’esecuzione di movimenti impensabili a secco.
La resistenza offerta dall’acqua è graduale, senza punti morti; ciò consente di mantenere una tensione muscolare uniforme durante i movimenti favorendo il recupero del tono e della flessibilità muscolare.
Il progressivo sviluppo e le conseguenti ricerche nel campo della riabilitazione hanno evidenziato l’importanza dell’idrokinesiterapia come approccio riabilitativo, per le patologie del sistema nervoso dell’apparato locomotore e del sistema circolatorio.

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Remora”, la rete da pesca biodegradabile e rintracciabile

Il problema dell’abbandono in acqua delle cosiddette “reti fantasma“, che costituiscono una seria minaccia per l’intero ambiente marino è al centro di numerosi dibattiti (vedi anche dossier dedicato nel prossimo numero di “Il Pianeta azzurro” di prossima uscita). Recentemente per far fronte a tale problematica uno studente di ingegneria, Alejandro Plasencia, ha brevtettato la rete da pesca biodegradabile, provvista di sensori di tracciamento. La speciale rete da pesca, che è stata chiamata “Remora”, grazie all’aggiunta di un additivo nei materiali costituenti è destinata ad “auto-degradarsi” senza lasciare residui nocivi all’ambiente dopo circa quattro anni. Inoltre, grazie ad una speciale sistema di monitoraggio a radio frequenza (chiamato RFID), i pescatori potranno monitorare  la propria equipaggiatura da pesca permettendo anche di recuperare la rete in caso di perdita.

(fonte ANSA.it 18 novembre)

Qui sotto un video del “Remora Project”

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Le donne (giornaliste) vanno alla guerra

È uscito nella collana “Effetto farfalla” dell’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione il volume di Marika Frontino Professione: inviate di guerra. Donne e war reporting in Italia (1991-2005), pp. 144, euro 15, ordinazioni sul sito www.educazionesostenibile.it.

La prefazione è dell’inviato de La Stampa Mimmo Càndito, la postfazione di Mario Salomone, presidente della Federazione italiana media ambientali, con testimonianze di Giuliana Sgrena, Barbara Schiavulli e Monica Maggioni.

Il libro prende le mosse da un fenomeno inedito che sorprende il pubblico televisivo italiano durante la seconda guerra del Golfo, nel 1991: il racconto delle numerose giornaliste al fronte.

Da dove nasce la decisione dei direttori dei telegiornali di affidare con sempre maggior frequenza alle donne l’informazione sui conflitti? Per chi si accontenta delle spiegazioni facili è sufficiente una sola risposta: ci sono sempre più inviate perché è aumentato il numero delle giornaliste, sempre più brave (o belle), sempre più gradite al pubblico.

Leggi tutto “Le donne (giornaliste) vanno alla guerra”

Il nuovo numero di .eco: il punto sull’E.A. a cura di Michela Mayer

E’ on line l’ultimo numero di .eco, l’educazione sostenibile.

Il tema è “Educazione Ambientale: cosa abbiamo imparato, cosa c’è da imparare?”  a cura di Michela Mayer.

Per tutti quelli che si occupano di Educazione Ambientale e di educazione in generale. 

Questo il ricco sommario:

  • Bilancio di un decennio, di Michela Mayer
  • Nuovi cittadini di un pianeta in crisi, di Aurelio Angelini
  • Al cuore delle questioni socio-ecologiche: dai saperi da costruire alle competenze da sviluppare, di Lucie Sauvé
  • Verso un’educazione più critica e più densa di significato, di Arjen Wals
  • Collaborare per educare  alla sostenibilità, di Michela Mayer
  • L’educazione ambientale e alla sostenibilità prende il suo posto nella ricerca educativa europea

12 scatti Onlus e il nuovo Calendario Below 2015

Anche quest’anno il Pianeta azzurro ha il piacere di collaborare con 12 Scatti Onlus al progetto “12 scatti per l’Africa”. I più bravi fotografi subacquei italiani hanno unito le loro forze per realizzare il calendario Below 2015. Un calendario di immagini subacquee, ideato e curato da Stefano Calcabrini che sin dall’inizio ha puntato sulla condivisione e sulla totale trasparenza dell’iniziativa umanitaria volta a sostenere le popolazioni più sofferenti dell’Africa, la gente apprezza e i suoi sforzi vengono premiati. Oggi Stefano Calcabrini è presidente di 12 scatti Onlus. Insieme a lui altre 22 persone/amici, soci Fondatori/Ordinari dell’associazione e almeno altre 450 persone/amici che collaborano con lui e che lo aiutano a distribuire a costo zero il calendario BELOW “12 scatti per l’Africa”, giunto alla sua decima edizione.
Grazie ai fondi raccolti tramite il calendario, sino ad Ottobre 2014, sono stati già realizzati 72 pozzi per l’acqua potabile. Considerando che la media degli abitanti dei villaggi dove sono stati costruiti i pozzi è superiore alle 200 unità, si può affermare con certezza che più di 15.000 persone oggi hanno un punto di accesso all’acqua potabile che prima non avevano e questo è successo grazie ad un semplice calendario e ad un pizzico di buona volontà di molte persone. Quest’anno per la prima volta anche due scuole medie di Roma hanno inserito nel POF (Piano dell’offerta Formativa) il progetto: “Aggiungi un pozzo in Africa”. L’intento è quello di riuscire a realizzare un pozzo con le sole energie profuse dai ragazzi.
Se avete ancora qualche dubbio trovate QUI maggiori informazioni, la mappa dei pozzi realizzati e tutto quanto riguarda “12 scatti per l’Africa”.
Scoprite QUI come acquistare un calendario e dare un contributo all’associazione.
Per ogni altra informazione consulate il sito http://www.12scatti.org

qui sotto un bellissimo video realizzato sul progetto

{youtube}i_qln2UEz5A{/youtube}

La pagina Calendario BELOW è anche su Facebook

Palombiro, pagine dal fondo

Leonardo D’Imporzano
“Palombiro, pagine dal fondo”
Magenes Editore, 2014,
154 pp.
18 euro

 

Nell’immaginario collettivo il termine “palombaro” rievoca nella mente fotografie sbiadite di personaggi d’altri tempi, uomini che indossavano pesanti scafandri e che si muovevano a stento sui fondali marini, tra il pionierismo e il piacere della scoperta e dell’avventura, il cui ritorno in superficie era dato più dalla clemenza delle profondità marine che dalle abilità personali e dalle conquiste tecnologiche.

Leggi tutto “Palombiro, pagine dal fondo”

Due imperdibili eventi per la proiezione di “Water Crew, il Film”

Vi Aspettiamo Giovedi 11 dicembre a Milano e sabato 13 dicembre a Genova per la proiezione di un bellissimo film dedicato al progetto Water Crew. Per chi volesse partecipare si richiede la registrazione all’evento inviando una mail a segreteria@schole.it
ACCORRETE NUMEROSI!!!

qui sotto le locandine dei due eventi con informazioni e dettagli.

   
locandinaA4 GENOVA

11 dicembre 2014 – ore 21.00
ACQUARIO CIVICO DI MILANO
Viale Gadio 2 – Milano

13 dicembre 2014 – ore 10.15
MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE
“Giacomo Doria”
Via Brigata Liguria, 9 – Genova

Due imperdibili eventi per la proiezione di “Water Crew, il Film”

Vi Aspettiamo Giovedi 11 dicembre a Milano e sabato 13 dicembre a Genova per la proiezione di un bellissimo film dedicato al progetto Water Crew. Per chi volesse partecipare si richiede la registrazione all’evento inviando una mail a segreteria@schole.it
ACCORRETE NUMEROSI!!!

qui sotto le locandine dei due eventi con informazioni e dettagli.

   
locandinaA4 GENOVA

11 dicembre 2014 – ore 21.00
ACQUARIO CIVICO DI MILANO
Viale Gadio 2 – Milano

13 dicembre 2014 – ore 10.15
MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE
“Giacomo Doria”
Via Brigata Liguria, 9 – Genova

.eco 206-207 numero di settembre-ottobre 2014

 

 

 

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SOMMARIO

Tema.Educazione Ambientale: cosa abbiamo imparato, cosa c’è da imparare?. A cura di Michela Mayer

4 Bilancio di un decennio, di Michela Mayer

6 Nuovi cittadini di un pianeta in crisi, di Aurelio Angelini

9 Al cuore delle questioni socio-ecologiche: dai saperi da costruire alle competenze da sviluppare, di Lucie Sauvé

12 Verso un’educazione più critica e più densa di significato, di Arjen Wals

18 Collaborare per educare  alla sostenibilità, di Michela Mayer

22 L’educazione ambientale e alla sostenibilità prende il suo posto nella ricerca educativa europea

 

 

La natura parla

Gli esseri umani sono parte della natura. La natura non dipende dagli esseri umani per la sua esistenza, al contrario l’esistenza degli esseri umani dipende totalmente dalla natura.
Il numero crescente di persone sul pianeta e queste vivono sta determinando il futuro della natura …. E il nostro.
La natura si evolverà ed andrà a vanti. La domanda è: lo farà con noi o senza di noi?
Se la natura potesse parlare probabilmente direbbe che non ha molta importanza. Dobbiamo capire che ci sono aspetti di come si evolve il nostro pianeta che sono totalmente fuori dal nostro controllo.
Ma ci sono cose che possiamo gestire, controllare e fare responsabilmente e che ci permetteranno di evolverci insieme al nostro pianeta.
La Conservation International ha bisogno del vostro aiuto . Il nostro movimento è dedicato alla gestione di quelle cose che possiamo controllare.
Si tratta semplicemente di fare tutti insieme ciò che deve essere fatto. Perché se non lo facciamo, la natura continuerà ad evolversi …Senza di noi.
Questo è il manifesto della Conservation International, associazione che promuove la conservazione degli ecosistemi del nostro Pianeta. Recentemente è stata realizzata una serie “Nature is speaking” di alcuni brevi video (dedicati al suolo, al coral reef, ai fiori, agli oceani, alle foreste tropicali etc.) dalle immagini davvero bellissime e con il commento dalle grandi voci di personaggi dello spettacolo. Vi invitiamo a visionarli tutti QUI.

Noi da parte nostra vi motriamo il video dedicato all’acqua (con la voce commento di Penelope Cruz) 
{youtube}fwV9OYeGN88{/youtube}