Migranti: una sfida educativa. Invito a contribuire a un numero di .eco

Parlare di migrazioni a scuola e all’università
In preparazione un numero monografico di .eco
 
Sappiamo bene che cambiamenti climatici, sovrasfruttamento dell’ambiente, guerre (a loro volta frutto della competizione crescente per risorse sempre più scarse) e povertà stanno provocando migrazioni forzate di masse enormi di esseri umani e che questo drammatico fenomeno è destinato ad accentuarsi.
Le migrazioni, con il loro tragico corredo di vittime e di emergenze umanitarie, sono alla base anche di sconvolgimenti sociopolitici che stanno modificando opinione pubblica, istituzioni, orientamenti elettorali, relazioni internazionali, approcci culturali. La risposta a una delle più grandi sfide del nostro secolo è anche o forse in primo luogo educativa, per la profondità e la lunga durata di un fenomeno complesso in cui confluiscono i molti aspetti, tra loro interconnessi, dell’epoca che stiamo vivendo.
Di tutto questo si occuperà prossimamente .eco, la rivista italiana di riferimento dell’educazione ambientale.
Quanto questi temi sono entrati o dovranno entrare nella scuola e nell’università? Quali esperienze didattiche potete raccontare? Quanto e come questa sfida è sentita da docenti, studenti e dalle istituzioni educative nel loro insieme?
Scrivetelo (testi al massimo di 4.000 caratteri) a .eco entro il 15 settembre.
Per contatti: eco@educazionesostenibile.it

La diminuzione di pesce ed altri organismi marini e le problematiche legate alla salute

Christopher D. Golden, ricercatore della Harvard T. H. Chan School of Public Health di Cambridge, nel Massachusetts, attraverso le pagine di Nature ha lanciato l’allarme. La perdita di biodiversità nei mari, con conseguente diminuzione del pescato, rende vulnerabili 1,4 miliardi di persone (il 19% della popolazione mondiale) e mette direttamente a rischio 845 milioni di persone (l’11% della popolazione mondiale) per mancanza nella dieta di una quantità sufficiente di zinco e/o ferro e/o vitamina A.
Tutte queste persone oggi assumono almeno il 20% di quei tre micronutrienti essenziali alla vita da animali marini. Ma non lo potranno fare in futuro: perché il pesce e i frutti di mare stanno diminuendo negli oceani di tutto il mondo a causa del combinato disposto dei cambiamenti del clima e di una pesca non regolata. Leggi tutto “La diminuzione di pesce ed altri organismi marini e le problematiche legate alla salute”

Il Tour Tribord 2016, grande successo in Siclia

L’evento Tribord  ha riscosso successo in tutta la sicilia orientale, oltre 50 Sub che hanno provato l’attrezzatura Tribord sono rimasti soddisfatti dalla qualità e hanno affrontato le immersioni con sicurezza e divertimento, hanno rilasciato interviste e dichiarazioni scritte positive.
E’ stato apprezzato  dalla clientela il pedagno  Tribord e tantissimo la muta Semistagna. Diversi subacquei hanno richiesto la speciality DSMB. La presenza dei responsabili acqua di decathlon Melilli e di decathlon Milazzo, di DAN e di Padi  sono stati un valore aggiunto alla riuscita dell’evento. Si è creata una positiva sinergia tra staff Decathlon, lo staff del diving Subsidiventa affiliato al network DivingAcademy e la clientela entusiasta e incuriosita dalle tante opportunità che l’evento ha offerto.

La manifestazione, arrivata alla sua quinta edizione, si avvale di collaborazioni illustri, come TRIBORD, PADI, DAN, DECATHLON, DIVING ACADEMY, IL PIANETA AZZURRO, L’ISTITUTO SCHOLÉ FUTURO ONLUS.

Grazie a Diving Academy, per il rapporto e per le foto.

Prossimo appuntamento a S. Margherita Ligure, 17 e 18 settembre.

Tutte le info sul Tour Tribord 2016.

Le note del pianoforte di Ludovico Einaudi in difesa dell’Artico

Ludovico Einaudi musicista e compositore di fama mondiale suona il suo pianoforte fra i ghiacci polari per chiedere la protezione dell’Artico. Il grande artista esegue in una cornice inconsueta ma emblematica il suo inedito “Elegy for the Arctic” . La performance dell’artista italiano si è svolta su una piattaforma galleggiante alla deriva nel Mar Glaciale Artico di fronte al ghiacciaio Wahlenbergbreen, alle Isole Svalbard (Norvegia), in sostegno della campagna di Greenpeace a difesa dell’Artico.

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L’idea di un giovanissimo per ripulire gli oceani dalla plastica diventa realtà

Circa un anno fa dal 19enne olandese Boyan Slat progettò di poter utilizzare le correnti e le onde del mare per convogliare e raccogliere i rifiuti di plastica attraverso una grande barriera galleggiante.Il progetto Ocean Cleanup trovati i finanziamenti diventà realtà e nel 2016 verrà realizzato per la prima volta al largo delle coste di Tsushima, isola tra Giappone e Corea del Sud. I bracci fluttuanti, lunghi 2.000 metri, convoglieranno la plastica verso compattatori alimentati a energia solare, senza disturbare le rotte di pesci e la vita di organismi marini.

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Waterlust a difesa dei giganti buoni del mare

Gli squali balena (Rhincodon typus) sono i più grandi pesci nel mare. Sono lente e docili creature ritenute come specie vulnerabile nella lista rossa IUCN delle specie minacciate. Il Satellite Marine Megafauna Foundation utilizza i tag per geolocalizzarli, studiarne le migrazioni e incrementare le conoscenze sul loro comportamento.Maggiori sono i dati a disposizione su questi animali e maggiori sono le possibilità di ottenere una legislazine adeguata per la loro protezione. Waterlust è un marchio che crea e vende prodotti sostenibili donando il 10 % dei profitti per l’acquisto di tag satellitari per contribuire a promuovere la conservazione degli squali. 

per maggiori info
http://waterlust.com/

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Un drone alla scoperta dei fondali adriatici

Durante la Veleggiata che la SEAM Associazione Socio Culturale A.P.S., in collaborazione con la Compagnia Teatro a martello, ha organizzato – dal 25 giugno al 10 settembre 2016 – lungo la costa dell’Adriatico, con una ciurma formata esclusivamente da ragazzi delle scuole elementari e medie, provenienti da tutta Italia sarà possibile utilizzare un drone subacqueo per andare alla ricerca del “Galeone” di Pesaro, nave di fine ‘700 ancora sommersa in 3,50 metri di profondità. Il progetto si pone lo scopo di crere un evento unico contraddistinto da Avventura, Cultura e Natura, oltre a raccogliere fondi per creare il 1° Parco Archeologico Subacqueo pro #GaleonePesaro.
(fonte: http://www.impresamia.com)

per maggiorni info

Per maggiori informazioni sul drone e sulla community:
https://www.facebook.com/openrovinitalia/
openrov.com – openexplorer.com
https://www.kickstarter.com/projects/openrov/openrov-trident-an-underwater-drone-for-everyone/description

L’ambiente è sempre più importante? La RAI chiude Scala Mercalli…

È ufficiale: la RAI cancella dal palinsesto la trasmissione di Luca Mercalli.
Ma è tutta l’informazione ambientale a soffrire, non solo in Italia, della cecità dei media e dei governi. La protesta della FIMA, le preoccupazioni anche all’estero.
Monbiot: le omertà dei media, i programmi di Clinton e Trump per le presidenziali americane. Soldi dei petrolieri ai mass media USA
 
Mario Salomone*
 

Lo ha spiegato perfettamente papa Francesco con quella splendida Enciclica che è Laudato si’, lo avevano solennemente ammesso (magari a denti stretti) i firmatari del Paris Agreement (COP21 sul clima), ce lo dicono ogni giorno mille segnali: l’ambiente diventa sempre più importante e decisivo, nel male (cambiamento climatico, tracollo di biodiversità, consumo di suolo, crisi di cibo e acqua, violenza, degrado, conflitti,…) e nel bene (la speranza di una qualità della vita “equa e sostenibile” grazie a una transizione ecologica verso società più verdi).

Di fronte a un diffuso analfabetismo scientifico e ambientale, ma anche al desiderio di molti di saperne di più (per capire meglio e per agire nella giusta direzione), lo spazio nel sistema radiotelevisivo e nei giornali (per non parlare dell’editoria e della scuola e università) dovrebbe aumentare. Invece i segnali non sono positivi. Ultima grave notizia, temuta da mesi e ora diventata ufficiale, la decisione della RAI di cancellare “Scala Mercalli”, il ciclo di trasmissioni di approfondimento il sabato sera su RAI 3 condotto in modo scientificamente rigoroso, aggiornato e competente, dal popolare Luca Mercalli.

* L’autore è direttore di questa testata e presidente della Federazione Italiana Media Ambientali 

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Ricordando Seveso

Quarant’anni fa il tremendo incidente all’Icmesa, in Lombardia, guadagnava il triste primato di ottavo tra i peggiori disastri ambientali della storia. Ma i giornali cominciarono a darne notizia solo dopo una settimana. Ma le Geenna dell’inquinamento e delle discariche non sono finite
 
Ugo Leone 

 

Quaranta anni fa, il 10 luglio 1976, un tremendo incidente immise nell’aria di Meda – comune al confine con quello di Seveso in Brianza – un’enorme quantità di diossina a causa del surriscaldamento e della conseguente avaria di un reattore nell’industria Icmesa della multinazionale Givaudan produttrice di tricolorofenolo, componente di molti diserbanti.

La diossina (TCDD) è una sostanza chimica fra le più tossiche tanto che l’incidente di Seveso è stato classificato all’ottavo posto tra i peggiori disastri ambientali della storia. La nube tossica colpì ì comuni di Meda, Seveso, Cesano Maderno e Desio, ma il comune maggiormente fu Seveso che diede il nome a quel disastro e alla direttiva 82/501 della CEE con la quale per la prima volta fu varato un regolamento europeo per la protezione e prevenzione degli effetti dei grandi rischi industriali. 

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La voce della natura e i disastri ferroviari

“Errore umano”? Le responsabilità a monte della tragedia in Puglia tra Andra e Corato sono molte. Solo la natura non sbaglia mai
 
Ugo Leone
 
Errore umano. Da anni mi chiedo che cosa significa e, soprattutto, qual è la sua alternativa. Naturale? Sì, credo che “naturale” sia l’alternativa ad “umano”. Ma quali possono essere gli errori della natura?
 
Un terremoto in un’area abitata piuttosto che in un deserto? Un’eruzione nel Vesuviano piuttosto che in un atollo nel Pacifico? Un’alluvione, una frana, il clima che muta? Sono tutti fenomeni naturali, ma i disastri che ne derivano non sono imputabili ad errori della natura.
 
Lo dice anche la Settimana enigmistica
 
Non vi sono errori. Anche perché, come dice la soluzione di questo rebus della “Settimana Enigmistica” (n.4933 del 14 luglio 2016) La voce della natura non è fallace (L avo cede L lana turano N E falla CE). 

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