La Giornata per il Creato

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San Francesco così lodava il Signore: “Laudato sii, mi Signore… per frate vento e per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale, a le tue creature dai sostentamento “. Risorsa fondamentale per l’uomo e per tutto il pianeta terra, l’aria è al centro della IV Giornata per la salvaguardia del Creato che si celebrerà il 1ª settembre 2009 a La Sonnina, Genazzano (Roma). Il primo settembre 2006 la Chiesa italiana celebrò per la prima volta la “Giornata per la salvaguardia del Creato”, una nuova sfida per le comunità locali italiane, chiamate a confrontarsi su un tema attuale, ma da sempre appartenente alla tradizione di fede, ed in particolare degli Ordini monastici.

Da scenario per la prima celebrazione è stata l’Abbazia di Vallombrosa (FI), scelta grazie alla figura di San Giovanni Gualberto: al contempo Fondatore dell’Ordine Monastico Benedettino della Riforma Vallombrosana e Celeste Principale Patrono del Corpo Forestale dello Stato.

È stato proprio il Santo Padre Benedetto XVI a ricordare l’importante giornata istituita dalla Conferenza Episcopale Italiana il 22 gennaio 2007: “La Chiesa in Italia celebrerà la 1ª Giornata per la salvaguardia del creato, grande dono di Dio esposto a seri rischi da scelte e stili di vita che possono degradarlo. Il degrado ambientale rende insostenibile particolarmente l’esistenza dei poveri della terra. In dialogo con i cristiani delle diverse confessioni occorre impegnarsi ad avere cura del creato, senza dilapidarne le risorse e condividendole in maniera solidale”.

La giornata è stata istituita in sintonia con le altre comunità ecclesiali europee al fine di riaffermare l’importanza, anche per la fede, della questione ecologica con tutte le sue implicazioni etiche e sociali. In questa ottica è redatta una Carta Ecumenica, firmata congiuntamente dal Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee e dalla Conferenza delle Chiese Europee.

Si tratta dunque di un comune impegno, di cristiani e non, a promuovere atteggiamenti più maturi e responsabili nel rapporto con il Creato, collegando l’ecologia dell’ambiente a quella che Giovanni Paolo II ha chiamato “l’ecologia umana” (Centesimus annus, nn 37-39).

Il primo settembre 2007, durante la celebrazione della II Giornata per il Creato si è posto l’accento sull’acqua come bene prezioso e comune, da gestire in modo adeguato per garantire la vivibilità del pianeta anche alle prossime generazioni

Nel settembre 2008, durante la terza edizione della “Giornata mondiale per la salvaguardia del creato” è stato Benedetto XVI, nel discorso tenuto a Cagliari, a ricordare l’importanza e la necessità “di una nuova generazione di laici cristiani, capaci di cercare con competenza e rigore morale soluzioni di sviluppo sostenibile”.

 

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