La qualità in prima linea

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La conferenza mondiale dell’Unesco sull’educazione superiore, tenutasi a Parigi dal 5 all’8 luglio, si è conclusa con un appello globale ai governi per accrescere gli investimenti, incoraggiare la diversità, l’innovazione, la creatività e rafforzare la cooperazione regionale; lo scopo è quello di rispondere in modo più efficace ai bisogni della società. I 1000 partecipanti, accorsi da più di 150 paesi, durante i quattro giorni del convegno si sono confrontati sulle tematiche più controverse, tra cui l’impatto della globalizzazione sull’educazione superiore, la responsabilità sociale, la libertà accademica, la ricerca e i finanziamenti.

L’obiettivo della conferenza è stato di analizzare le tendenze attuali degli studi superiori sullo sfondo dell’impennata nella domanda, rilevare le dinamiche emergenti e le implicazioni politiche; il tutto in funzione di una circolazione fluida e trasparente di informazioni  tra gli stati per renderli in grado di fare legislazioni adeguate.

Il direttore generale dell’Unesco Koïchiro Matsuura ha affermato che l’organizzazione mondiale continuerà a rappresentare una voce potente nel vorticoso mondo dell’educazione, evidenziando in seconda istanza come il focus centrale debba essere il perseguimento simultaneo di equità, rilevanza e qualità. Ha, inoltre, ricordato l’importanza di un’integrazione maggiore tra le tecnologie informatiche e gli strumenti della comunicazione al fine di accrescere ed agevolare  la richiesta  da parte degli studenti e condividere i risultati delle indagini scientifiche.

I lavori hanno rimarcato l’urgenza di rafforzare la cooperazione regionale puntando sulla maggiore qualificazione, la qualità, l’innovazione e l’approccio multidisciplinare. Durante la conferenza, diversi partner tra cui il Brasile, la Cina e la Repubblica di Corea hanno espresso l’intenzione di rendere più solida l’istruzione superiore in Africa e nei paesi in via di sviluppo, ampliando le possibilità di accesso. Si è discusso su come promuovere l’educazione e l’istruzione nelle varie realtà, impedendo deleterie fughe di cervelli e l’aumento della disoccupazione, con un occhio di riguardo alle criticità e alle potenzialità del collegamento tra insegnamento universitario e sbocco professionale.

Per informazioni: www.unesco.org

 

 

13 luglio 2009

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