Francesco Scisci
CINA e TIBET – TIBET e CINA
UTET, 2008, 9,50 euro
Contemporaneamente a Johannesburg, in vista della Conferenza dei premi Nobel per la pace, che si doveva tenere il 27 marzo scorso, le autorità sudafricane, pur di non deludere la potenza Cinese, hanno negato l’accesso al Dalai Lama sul suolo nazionale, causando il boicottaggio del meeting da parte degli stessi premi Nobel nonché l’indegno internazionale.
Lo “scomodo” Dalai Lama avrebbe spostato l’attenzione sul difficile dialogo tra Cina e Tibet, un dialogo che Francesco Scisci, corrispondente de « La Stampa» a Pechino, cerca di ricostruire analizzando la cronaca di quei giorni, traducendo e trascrivendo nel suo libro opinioni e commenti trovati nei forum di discussione di siti internet cinesi, approfondendo le passate relazioni tra queste due realtà così diverse nel tentativo di spiegare l’importanza, non solamente ideologica ma anche legata al mercato globale, che riveste il Tibet per la Cina.
L’autore conclude la sua riflessione con un ultimo punto in cui sostiene che solo una conoscenza attenta del più forte, in questo caso la Cina, potrebbe garantire la sopravvivenza della cultura tibetana. Rivolgendosi direttamente al lettore, Scisci apre un nuovo dialogo che questa volta coinvolge noi in primis…