Giochi e role playing per la formazione e la conduzione dei gruppi

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Stefano Masci
Giochi e role playing per la formazione e la conduzione dei gruppi

Franco Angeli, 2009, 19 euro

Stefano Masci, counselor e facilitatore da oltre vent’anni in diverse aziende, fondatore e direttore dell’Associazione per la Comunicazione e lo Sviluppo Personale, conferma la definizione di U. Santucci (Fai luce sulla chiave, 2008, L’Airone, Roma): la formazione serve a cambiare il comportamento di una persona.

Sviluppando l’argomentazione Masci sostiene che il cambiamento sia già la soluzione di un problema: quindi secondo lui la domanda da porsi è su quale cambiamento si vuole intervenire e con quali strumenti.
Ovviamente l’autore si riferisce ai corsi legati all’aspetto relazionale, all’interazione tra i componenti di un gruppo, laddove la presenza e l’intervento di un conduttore esperto in counselling e dinamiche di gruppo, diviene componente fondamentale del corso.
In questo quadro il formatore risulta essere l’agente del cambiamento, e il gioco lo strumento attraverso il quale i partecipanti comprendono i comportamenti agiti nella relazione con l’altro: vengono create emozioni e le parole che colpiscono e rimbalzano da persona a persona, modificano lo stato emotivo del gruppo ed il campo di relazioni assume un nuovo stato.
Il formatore deve far sì che la situazione del gruppo salga di livello, faccia il balzo quantico, e poi ritorni al suo stato di quiete creativa dando origine a nuove connessioni e aumentando la coesione del gruppo stesso che raggiunge così una nuova condizione di maggior consapevolezza facendo circolare energia, conoscenze ed emozioni sotto il controllo del formatore stesso.

Filippo Laurenti

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