Ricordo di Carla Calcagno

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Il 14 marzo 2012 è morta Carla Calcagno. Negli ultimi dolorosi anni aveva lottato coraggiosamente e tenacemente contro la malattia. Carla Calcagno era nata a Torino nel 1929. Durante la Seconda Guerra mondiale era stata anche staffetta partigiana.

 

Nella foto: Espinho (Portogallo), maggio 2003. Carla Calcagno (al centro) con Walter L. Filho, uno degli organizzatori del Primo WEEC (a sinistra nella foto) e Margherita Bersisa (Vicepresidente dell’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione).

Laureata in chimica pura aveva poi insegnato Chimica e Scienze Naturali nelle Scuole Medie e Superiori (aveva ad esempio partecipato alla realizzazione per Loescher de La natura delle cose, corso per la scuola media).

Al centro dei suoi interessi c’era l’educazione ambientale, di cui era un’antesignana in Italia, e aveva collaborato con il Gruppo di ricerca ad hoc dell’Università di Torino e poi con IRIS (Istituto di ricerche interdisciplinari sulla sostenibilità). Un altro suo impegno era nel Centro Studi Sereno Regis, punto di riferimento su pace, ambiente, disarmo.
Carla Calcagno era stata membro del Consiglio nazionale della Federazione Nazionale Insegnanti (FNISM) e dal 1988 al 1992 aveva avuto il “distacco” dall’insegnamento come responsabile della sezione torinese della FNISM. Era anche stata membro della Commissione Brocca per la riforma dei Programmi di Geografia generale ed economica nella scuola secondaria superiore.
Una sua particolare competenza era nei giochi di ruolo. Aveva pubblicato Discordie in gioco. Capire e affrontare i conflitti ambientali (scritto insieme a Elena Camino, Angela Dogliotti Marasso e John Main, edito da La Meridiana), La foresta è una somma di alberi o no? (con Elena Camino, EGA-Edizioni Gruppo Abele), Rifiuti: un problema per tutti. Gioco di ruolo sullo smaltimento dei rifiuti (con Elena Camino, EGA-Edizioni Gruppo Abele), Un livido giorno di pioggia. Gioco di ruolo sulle piogge acide (con Elena Camino, EGA-Edizioni Gruppo Abele), Cerca l’acqua sottoterra, ferma l’acqua fermando la terra (con Elena Camino, EGA-Edizioni Gruppo Abele).

Una grande presidente, una instancabile educatrice

Ma soprattutto per noi Carla è stata per moltissimi anni la preziosa e insostituibile presidente del nostro Comitato Scientifico. Carla era una persona umanissima, di grande bontà e generosità, e insieme di grandissima cultura, non solo scientifica. Infine, terza qualità (le tre purtroppo non sempre vanno insieme, anzi): aveva uno straordinario senso pratico e un eccezionale intuito, cosa che ne faceva una guida preziosa per noi, sia sul piano, per così dire, strategico, sia “tattico”. Saggezza, competenza, sensibilità “politica”, rigore, impegno, energia: non sapremmo e non vorremmo arrestare l’enumerazione di ciò che la contraddistingueva.
L’avevamo conosciuta nel suo ruolo di responsabile FNISM e ne era nata (nel 1989) una delle nostre primissime pubblicazioni: Scuolambientesviluppo. Idee e materiali per l’educazione cover_scuolambientesviluppoambientale, in collaborazione con la FNISM. Di Carla Calcagno il capitolo introduttivo (“I nuovi occhi della cultura”), un’ampia disamina della nuova visione sistemica della realtà, che mantiene tutt’oggi tutta la sua forza anticipatrice. Seguivano poi contributi di Mercedes Bresso, Raoul Gagliardi, Emilio Gardiol, Andrea Rosso, Nanni Salio e Boris Zobel.
cover_la_danza_della_vitaSempre in collaborazione con la FNISM, sarebbe seguita (nel 1991) La danza della vita. Gaia, dal caos al cosmo, di Elisabet Sahtouris, con prefazione di James E. Lovelock. Carla Calcagno aveva scoperto durante un suo soggiorno in California questa affascinante rilettura della storia dell’Universo e del viaggio umano dal caos al cosmo, ce ne aveva parlato, l’aveva curata e tradotta.

In quegli anni l’attività dell’Istituto stava crescendo, affiancando sempre più quella di comunicazione ambientale e Carla ci ha accompagnato in tutte le sfide più difficili e ambiziose, come quando, ad esempio, per qualche anno riuscimmo a creare (ed era stata un’idea di Carla) un Coordinamento nazionale dell’educazione ambientale (fino a quando interessi di bottega non ne decretarono la fine). O come Reteiter, tentativo di trasformare le caotiche e insostenibili gite scolastiche in vere “visite di istruzione”, ecologiche e sostenibili.
O come quando andammo insieme a Espinho, in Portogallo, al Primo Congresso mondiale di educazione ambientale, a presentare la candidatura dell’Italia per ospitarne uno dei successivi (fu poi il Terzo). Ne sarebbe nato un Segretariato Permanente, che noi curiamo, e una serie di congressi di successo che nel 2015 toccherà l’ottava replica e che purtroppo Carla non potrà più vedere.

Insomma, non possiamo che dire “Grazie Carla”. E attaccarci alla tua memoria, non potendoti più abbracciare.

 

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Espinho (Portogallo), maggio 2003.
La delegazione dell’Istituto Scholé Futuro Onlus incontra il Comitato organizzatore del Primo Congresso mondiale di edu
cazione ambientale (1st WEEC) per presentare la candidatura dell’Italia a ospitare uno dei congressi successivi (si sarebbe poi trattato del Terzo WEEC, a Torino) e l’idea di una struttura permanente di collegamento (il Permanent Secretariat).
Al centro della foto, a capotavola, Carla Calcagno. Alla sua destra nella foto, Mario Salomone e Margherita Bersisa, rispettivamente presidente e
vicepres
idente dell’Istituto Scholé Futuro

 

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Torino, 3 ottobre 2005. Carla Calcagno apre i lavori del Terzo WEEC.
A destra nella foto Vladimir Russo (Angola), co-organizzatore del Quarto WEEC,
e Bob Jickling (Canada), co-organizzatore del Quinto WEEC.

 

 

 

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Torino, 3 ottobre 2005, Auditorium Giovanni Agnelli. Cerimonia di apertura del Terzo WEEC. Accanto a Carla Calcagno, nell’ordine, Francesco Profumo, Ministro dell’Istruzione e dell’Università nel Governo Monti e allora Rettore del Politecnico di Torino, Ezio Pellizzetti, Rettore dell’Università di Torino, e Bob Jickling, Lakehead University (Canada).

 

Mario Salomone

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