Perché destinare il 5×1000 all’ambiente

Una scelta che non costa niente ai contribuenti, ma serve molto al bene comune.

 

L’informazione, la formazione e l’educazione ambientale hanno un numero: codice fiscale 02793420015, un numero che “mette in rete”

 

Innanzitutto, va ricordato che destinare il 5×1000 non costa niente al contribuente.

L’indicazione di un beneficiario nell’apposita casella del 730, del CUD (chi non fa la denuncia dei redditi) o della denuncia dei redditi serve solo a determinare la percentuale per ogni beneficiario della somma che lo Stato assegna annualmente alla cultura, alla ricerca, alla tutela del patrimonio, a opere sociali.

L’ambiente, però, è la cenerentola: solo il 3 per cento dei contribuenti sceglie di destinare il 5×1000 all’ambiente.

Eppure, la Terra è nelle nostre mani e dal nostro rapporto tra noi e il pianeta (cioè da come produciamo e cosa consumiamo, dalle politiche pubbliche e delle imprese e dai comportamenti quotidiani) dipende tutto il resto: la salute, la giustizia sociale, perfino la pace e la convivenza tra i popoli. Sì, perché migrazioni di massa, violenze, guerre e terrorismo sono frutto di conflitti per lo spazio e per risorse sempre più scarse (acqua, cibo, suolo fertile, energia,…).

Dunque, destinare il 5×1000 per cause ambientali serve al bene comune.

 

A chi destinare il 5×1000

Le organizzazioni non profit che si impegnano per l’ambiente sono molte e in genere meritevoli. Alcune, però, hanno meno mezzi per farsi conoscere o accedere ai mass media (magari investendo in spot pubblicitari e campagne).

Noi siamo tra questi ultimi. Eppure, l’Istituto per l’ambiente e l’educazione Scholé Futuro Onlus (fondato nel 1982) è apprezzato per “.eco”, la storica rivista italiana di educazione ambientale (fondata nel 1989), intorno alla quale si sono poi sviluppate altre attività (come il portale educazionesostenibile.it. l’articolato progetto Pianeta azzurro, il semestrale scientifico Culture della sostenibilità, i volumi di Effetto farfalla e gli opuscoli della Collana del Faro).

Informazione, “messa in rete”, educazione e formazione ambientale sono dei moltiplicatori di energie, a vantaggio dell’intero sistema di educazione all’ambiente e per la sostenibilità.

È una funzione unica, che solo “.eco” & C. svolgono in Italia. Ecco un buon motivo per scrivere 02793420015 nella casella di destinazione del 5×1000.

 

Una missione “di servizio”, a disposizione di tutti

La nostra missione, infatti, è di sostenere e valorizzare il lavoro di tutti quanti sono impegnati nell’educazione ambientale: associazioni, cooperative, insegnanti, parchi, istituzioni, ecc. Forniamo un supporto alle reti italiane di educazione ambientale, diffondiamo i risultati della ricerca (perché anche l’educazione ambientale ha bisogno di riflessione e di migliorare e progredire), diamo notizia di iniziative e appuntamenti, cerchiamo di trovare spunti e temi nuovi.

Grazie a noi vivono i congressi mondiali di educazione ambientale (i WEEC, World Environmental Education Congress, di cui curiamo il Segretariato internazionale permanente).

E diamo il nostro supporto alla rete europea, con le Giornate europee dell’educazione ambientale.

 

Come useremo i fondi del 5×1000 e le donazioni

Da solo, ovviamente, il 5×1000 non basta a sostenere un’attività così complessa e che non esisterebbe, da così tanti anni, senza i sacrifici e il lavoro volontario dei collaboratori, le donazioni (che – a scelta – possono essere dedotte o detratte nella denuncia dei redditi), le quote dei soci.

Se le destinazioni del 5×1000 a .eco, il portale educazionesostenibile.it, Pianeta azzurro & C. aumenteranno, potremo offrire un servizio migliore, dare più contenuti, tenere aggiornate le tecnologie web e dei “social”.

Vedrete i risultati con i vostri occhi e vi racconteremo come è andata.

 

Per destinare il 5×1000: scrivere 02793420015 nella apposita casella del 730, del CUD o della denuncia dei redditi

Per fare una donazione: bonifico sul conto bancario presso Banca Etica

IBAN IT 87 S 05018 01000 000000109352

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