La prima tappa del tour a Bogliasco ospiti del Q18 Diving Center

Sabato e Domenica scorsi la parte balneare del tour 2014 di Un Mare di Fotografie è iniziata nel migliore dei modi possibili.

 

Organizzazione perfetta del diving center Q18 di Bogliasco, affiliato al network Diving Academy. Bel tempo, mare calmo.

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Economia e/o ecologia?

Il verde come cura delle tasche al verde. Una guida completa all’economia ecologica

 

È in libreria, edito da Carocci nella nuova collana in collaborazione con la Città della scienza, il nuovo libro di Mario Salomone: Al verde! La sfida dell’economia ecologica (pp. 160, euro 12).

Se la crisi ha ridotto al verde la maggior parte delle persone (mentre continua illimitato l’arricchimento dei ricchi, una crescita esponenziale possibile in un pianeta finito), la strada, come suggerisce il gioco di parole del titolo, è quella del cambio di paradigma, della conversione a nuovi modelli di produzione e consumo. “Al verde!”, insomma, è sia una constatazione sia una esortazione.

Si sa che, pur accomunate dall’etimo (“oikos”), l’economia e l’ecologia hanno preso strade diverse, tanto che la prima è sembrata diventare la peggior nemica della seconda.

Del resto, come ha proposto il premio Nobel Paul Crutzen, dalla Rivoluzione industriale in poi l’umanità ha dato vita a un periodo del Quaternario che può essere battezzato Antropocene. E non è un complimento.

Nella seconda metà del secolo scorso questo processo ha avuto una forte accelerazione, cui le teorie “neoclassiche” e il neoliberismo hanno fornito legittimazione, ma si è anche sviluppato un filone di pensiero volto a riconciliare economia ed ecologia.

Il volume di Mario Salomone illustra, in modo chiaro e convincente, i contorni di una economia ecologica, che sta trovando un reale riscontro in molti processi “dal basso”, in nuovi stili di vita, in una incoraggiante diffusione di forme di economia “verde”. E in qualche primo apparire di una “società verde”.

Il testo presenta d aun lato i concetti fondamentali della “ecological economics” e dall’altro i diversi aspetti della “ecological economy”: l’agroecologia, l’ecologia industriale, il metabolismo e la simbiosi industriale,… Ma un forte accento è riservato al rapporto tra ingiustizia sociale e saccheggio delle risorse del pianeta e ai fenomeni sociali emergenti che fanno pensare, appunto, alla possibilità di un futuro diverso come “invenzione collettiva”, fondata su un nuovo paradigma.

 

Partecipazione vo cercando…

Partecipazione: chiave di democrazia e di costruzione, di invenzione collettiva del futuro, ma oggi appannata. Esiste “dal basso”, è troppo poco accettata e promossa dall’alto. Che ne pensate? Ne ha parlato recentemente Mario Salomone a Bergamo, di fornte a comitati di quartieri, associazioni ambientaliste, gruppi di base, in un convegno dedicato, appunto, alla partecipazione:

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L’EA italiana prepara le giornate europee

Un invito: articolare la discussione a livello territoriale. A giugno, a Genova, il prossimo incontro nazionale

Si è tenuto a Venezia Mestre il quarto incontro nazionale degli attori italiani dell’educazione ambientale. I precedenti si sono svolti a Milano, Bologna e Roma.

La riunione si è svolta il 3 aprile nella sala consiliare di Mestre, con la partecipazione di rappresentanti provenienti da una decina di regioni. A giugno il prossimo incontro.

Il mattino, Tomaso Colombo ha illustrato il percorso preparatorio di un documento di riflessione sulle sfide che l’educazione ambientale nei prossimi anni, poi i lavori sono proseguiti in “gruppi di discussione” proposti dai partecipanti stessi:

1. Università e Sostenibilità unito con Superamento della didattica settoriale. 

2. Conflitti e consumi intergenerazionali unito con Percorsi partecipativi.

3. Responsabilità della Pubblica Amministrazione.

4. Professionalità.

5. Educazione informale.

6. Cooperazione e Progettazione europea.

Tali gruppi sono stati inizialmente creati per la giornata di Mestre e dunque, data la loro natura provvisoria, sono modificabili e aperti all’adesione degli interessati.

Prossimamente si procederà a un invito pubblico per la formazione definitiva dei gruppi.

Oltre ai temi sopracitati, modificabili, continua naturalmente il gruppo che si sta occupando della stesura di un Documento di indirizzo, che prosegue il percorso iniziato a Bologna a novembre 2013 e sviluppato a Roma a gennaio 2014.

A questi si sta aggiungendo un gruppo per l’Organizzazione delle Giornate europee EA 2014 e dell’organizzazione della Giornata italiana, che si terrà il giorno prima.

Dal dibattito dei precedenti incontri, dalle proposte emerse dai “gruppi di discussione” a Venezia-Mestre e dai questionari online che moltissimi hanno compilato stanno insomma nascendo commissioni permanenti e gruppi di lavoro ad hoc.

 

Rete italiana e giornate europee: due percorsi in parallelo

Nel pomeriggio, i lavori del 3 aprile si sono concentrati sulla preparazione delle Giornate Pan-europee dell’educazione ambientale, che si terranno quest’anno in Italia, a Bergamo, il 25 e il 26 settembre 2014. L’occasione è preziosa anche per un incontro di tutta l’educazione ambientale italiana, che si svolgerà il giorno prima.

Mario Salomone ha illustrato lo schema previsto per le giornate, in cui lo spazio maggiore sarà riservato a lavori di gruppo.

Parte, insomma, un percorso che vede, in parallelo, la preparazione delle Giornate di Bergamo e del meeting italiano che lo accompagnerà e il processo di costruzione di una rete italiana che ha nei congressi mondiali WEEC la sua sede di connessione con gli attori dell’educazione ambientale dei cinque continenti.

L’ideale è che tale percorso si articoli anche in incontri territoriali, a livello di provincia o di singola regione, in modo da consentire la maggior partecipazione possibile al percorso preparatorio e ascoltare meglio la voce delle diverse realtà italiane.

 

Il prosismo appuntamento è a Genova, nella seconda metà di giugno (la data esatta sarà communciata al più presto).

 

 

 

L’EA italiana prepara le giornate europee

Un invito: articolare la discussione a livello territoriale. A giugno, a Genova, il prossimo incontro nazionale

Si è tenuto a Venezia Mestre il quarto incontro nazionale degli attori italiani dell’educazione ambientale. I precedenti si sono svolti a Milano, Bologna e Roma.

La riunione si è svolta il 3 aprile nella sala consiliare di Mestre, con la partecipazione di rappresentanti provenienti da una decina di regioni. A giugno il prossimo incontro.

Il mattino, Tomaso Colombo ha illustrato il percorso preparatorio di un documento di riflessione sulle sfide che l’educazione ambientale nei prossimi anni, poi i lavori sono proseguiti in “gruppi di discussione” proposti dai partecipanti stessi:

1. Università e Sostenibilità unito con Superamento della didattica settoriale. 

2. Conflitti e consumi intergenerazionali unito con Percorsi partecipativi.

3. Responsabilità della Pubblica Amministrazione.

4. Professionalità.

5. Educazione informale.

6. Cooperazione e Progettazione europea.

Tali gruppi sono stati inizialmente creati per la giornata di Mestre e dunque, data la loro natura provvisoria, sono modificabili e aperti all’adesione degli interessati.

Prossimamente si procederà a un invito pubblico per la formazione definitiva dei gruppi.

Oltre ai temi sopracitati, modificabili, continua naturalmente il gruppo che si sta occupando della stesura di un Documento di indirizzo, che prosegue il percorso iniziato a Bologna a novembre 2013 e sviluppato a Roma a gennaio 2014.

A questi si sta aggiungendo un gruppo per l’Organizzazione delle Giornate europee EA 2014 e dell’organizzazione della Giornata italiana, che si terrà il giorno prima.

Dal dibattito dei precedenti incontri, dalle proposte emerse dai “gruppi di discussione” a Venezia-Mestre e dai questionari online che moltissimi hanno compilato stanno insomma nascendo commissioni permanenti e gruppi di lavoro ad hoc.

 

Rete italiana e giornate europee: due percorsi in parallelo

Nel pomeriggio, i lavori del 3 aprile si sono concentrati sulla preparazione delle Giornate Pan-europee dell’educazione ambientale, che si terranno quest’anno in Italia, a Bergamo, il 25 e il 26 settembre 2014. L’occasione è preziosa anche per un incontro di tutta l’educazione ambientale italiana, che si svolgerà il giorno prima.

Mario Salomone ha illustrato lo schema previsto per le giornate, in cui lo spazio maggiore sarà riservato a lavori di gruppo.

Parte, insomma, un percorso che vede, in parallelo, la preparazione delle Giornate di Bergamo e del meeting italiano che lo accompagnerà e il processo di costruzione di una rete italiana che ha nei congressi mondiali WEEC la sua sede di connessione con gli attori dell’educazione ambientale dei cinque continenti.

L’ideale è che tale percorso si articoli anche in incontri territoriali, a livello di provincia o di singola regione, in modo da consentire la maggior partecipazione possibile al percorso preparatorio e ascoltare meglio la voce delle diverse realtà italiane.

 

Il prosismo appuntamento è a Genova, nella seconda metà di giugno (la data esatta sarà communciata al più presto).

 

 

 

EcoLogicamente la mostra mercato dedicata alla green economy

Anche quest’anno torna l’appuntamento con EcoLogicaMente – Green&Smart, la mostra mercato dedicata alla green economy che si svolgerà dall’8 all’11 maggio a Piazza del Plebiscito.
Diversi i protagonisti dell’Expo: dalle aziende che si occupano di energia rinnovabile, bioedilizia, eco-designe e mobilità sostenibile agli artigiani che utilizzano materiali riciclati; dai prodotti a km 0, all’agricoltura biologica fino ai prodotti equo-solidali. Un momento di incontro per recuperare un rapporto di fiducia tra produttori e consumatori. Ampio spazio anche alla solidarietà con le principali realtà del terzo settore presenti in mostra. Leggi tutto “EcoLogicamente la mostra mercato dedicata alla green economy”

Cerchiamo volontari e volontarie

Se ti sembra che non ci sia abbastanza sensibilità per le questioni ambientali, che l’atteggiamento verso sfide come clima, acqua, cibo, biodiversità debba cambiare di più e più in fretta, se credi che l’educazione sia la vera chiave della transizione ecologica, allora la cosa giusta da fare è impegnarsi per diffondere la cultura dell’ambiente.

Cerchiamo volontari e volontarie per aiutarci a fare meglio quello che facciamo da decenni: aiutare gli educatori ambientali, mettere in contatto tra loro le tante esperienze che ci sono sul territorio, “fare rete”, favorire la riflessione e la ricerca, dare strumenti, diffondere informazioni, essere al servizio di scuole, parchi, associazioni, università, musei, collaborare con istituzioni e amministrazioni pubbliche.

I modi per impegnarti nella missione di diffondere cultura dell’ambiente di aiutare anche gli altri a diffonderla sono tanti.

Contattaci e scoprirai cosa puoi fare in cinque minuti, in un’ora o in un giorno.

eco@educazionesostenibile.it

Se scompare la filosofia

(di Tiziana Carena)

Prendiamo spunto da un articolo di Luca Illetterati pubblicato l’1 marzo 2014 nel quotidiano Il Manifesto e dalla mobilitazione della Società Filosofica Italiana attraverso blog per svolgere alcune considerazioni su una disciplina condivisa dalle classi di concorso A037 (Filosofia e Storia) e A036 (Filosofia, Psicologia, Pedagogia, Sociologia, Antropologia Culturale) per l’insegnamento nella secondaria superiore.

 

“Occorre essere giusti con la filosofia” scrive in Il Manifesto dell’1 marzo 2014 Luca Illetterati – e anche con i filosofi di professione, aggiungeremmo, soprattutto accademici (perché, in quella sede si definiscono i settori scientifico-disciplinari, si scelgono coloro che debbono giudicare nelle Abilitazioni Scientifiche Nazionali e coloro che debbono formare i docenti della Secondaria Superiore…).

Che cosa hanno fatto i filosofi di professione per tutelare il sapere filosofico?
La domanda non riguarda qualche potente cordata accademica in grado di sistemare in posti di prestigio amici scientificamente stimabili, amiche di indubbia profondità speculativa, di ripartire porzioni di finanziamenti alla ricerca (questo è evidentemente ancora un cenno al XX secolo; il XXI si presenta, sotto questo profilo, con tratti talmente sobri da rasentare l’indigenza).

 

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Water Crew Conferenza stampa del Trofeo Accademia Navale e Città di Livorno

il 27 Marzo 2014 l’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro onlus e Pianeta Azzurro hanno partecipato alla conferenza stampa del Trofeo Accademia Navale e Città di Livorno  tenutasi a Milano presso il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano – Sala Conte Biancamano.
L’evento è stato l’occasione per presentare il progetto Water Crew – quale beneficiario del Charity Program del Trofeo – per cui l’Istituto ha passato la selezione della Fondazione Tender to Nave Italia per l’edizione del 2014.
Il progetto coinvolge un gruppo di ragazzi (normodotati e disabili) che verranno riuniti per cinque giorni a bordo di Nave Italia dal 13 al 17 maggio 2014 per condividere un’esperienza di navigazione e formativa eccezionale, tramite l’attivazione di un approccio educativo originale e innovativo (Edutainement) che comprende attività acquatiche, laboratori creativi, attività di sensibilizzazione.