L’uomo secondo Benedetto XVI: spirito,volontà…e natura

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Dal Bundestag di Berlino Benedetto XVI lancia un messaggio all’Europa sull’ecologia dell’ambiente e dell’uomo. Partendo dalla comparsa, negli anni 70, del movimento ecologico nella politica tedesca sottolinea, in maniera totalmente apartitica, come già allora «persone giovani si erano rese conto che nei nostri rapporti con la natura c’è qualcosa che non va; che la materia non è soltanto un materiale per il nostro fare, ma che la terra stessa porta in sé la propria dignità e noi dobbiamo seguire le sue indicazioni.

Quando nel nostro rapporto con la realtà c’è qualcosa che non va, allora dobbiamo tutti riflettere seriamente sull’insieme e tutti siamo rinviati alla questione circa i fondamenti della nostra stessa cultura. […] L’importanza dell’ecologia è ormai indiscussa. Dobbiamo ascoltare il linguaggio della natura e rispondervi coerentemente». Il Pontefice prosegue poi affrontando un punto estremamente importante in una visione globale della natura ovvero l’ecologia dell’uomo «anche l’uomo possiede una natura che deve rispettare e che non può manipolare a piacere. L’uomo non è soltanto una libertà che si crea da sé. L’uomo non crea se stesso. Egli è spirito e volontà, ma è anche natura e la sua volontà è giusta quando egli la ascolta, la rispetta e quando accetta se stesso per quello che è. Proprio così e soltanto così si realizza la vera libertà umana».
Nel concludere il suo discorso Benedetto XVI invita alla memoria storica e culturale dell’Europa, sottolineando che principi come «l’uguaglianza di tutti gli uomini davanti alla legge, la conoscenza dell’inviolabilità della dignità umana in ogni singola persona e la consapevolezza della responsabilità degli uomini per il loro agire», sui quali si fonda la nostra idea di diritti umani, siano di ispirazione religiosa. E dall’incontro di questi valori con « la ragione filosofica dei Greci e il pensiero giuridico di Roma» è fondata «l’intima identità dell’Europa».

 

Maria Luisa Angiero
23 settembre 2011

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