Ancora pochi giorni per vedere la interessante mostra al MAO di Torino, che accompagna i cinque sensi. Le spezie da centinaia di anni fanno cultura attraverso i piatti che si gustano in Occidente e in Oriente
Tiziana C. Carena
Puoi assaporare il profumo dello zenzero, della cannella, della noce moscata, della curcuma, della vaniglia, del pepe, del peperoncino; puoi vederle, attraverso fotografie particolarmente suggestive, in tutti i loro colori, le loro nuances, i fiori, i tessuti persiano del XIX secolo, il makramè di tappeti che si riappropriano di questi colori speziati dal beige all’arancio, al rosso, i colori della terra e del sole. È un’immersione nel mondo naturale con tutti i cinque sensi.
Spezie non soltanto per uso alimentare, ma anche per il maquillage, come maschere di bellezza (la maschera allo zenzero).
Delle spezie parlano molti scrittori antichi, Plinio il Vecchio, Apicio (autore di un noto manuale di cucina).
Dalla storia antica ai mercatini di oggi
![via delle spezie 1](http://idratools.org/dajoomla/wp-content/uploads/2015/09/via_delle_spezie_1.jpg)
Il peperoncino e l’aglio, sono ormai di uso comune tanto nella cucina orientale, quanto nella cucina occidentale (per quest’ultima pensiamo agli spaghetti aglio, olio e peperoncino). Forse non tutti sanno che nell’antichità si diceva che era facile accorgersi dell’arrivo delle legioni romane: il vento portava il loro odore di aglio.
Un cibo speziato è un cibo profumato. Un cibo profumato e anche un piacere per gli occhi: pensiamo al riso al curry.
Le spezie debbono il loro nome al latino medievale species che significava “droga” nel senso di additivo aromatico. Chi non ricorda, specie in Piemonte le antiche drogherie che, fortunatamente, mantengono la loro tradizione proprio in Piemonte e in Francia (le cui ricette gastronomiche sono simili; pensiamo al vin brulé addizionato di cannella e noce moscata, rimedio antichissimo per le costipazioni).
Insomma un buon percorso di antropologia culturale disponibile per tutti noi in conseguenza dei viaggi di esplorazione, degli scambi commerciali, non meno, (purtroppo) che delle conquiste militari.