Il polistirene espanso per un’edilizia eco

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La casa del futuro sarà ecologica: è questa la tendenza presentata a Restructura, il Salone sull’edilizia sostenibile che si è tenuto a Torino dal 26 al 29 novembre 2009. Camminando tra gli stand presenti non si poteva fare a meno di notarne uno in particolare recante la scritta “AIPE”.

L’Aipe (associazione Italiana Polistirene Espanso) è un’associazione senza fini di lucro, che ha come scopo la promozione e tutela dell’immagine del polistirene espanso sintetizzato (EPS) e coinvolge più di 90 aziende appartenenti a vari settori, dalla produzione di lastre per isolamento termico alla produzione di manfatti per l’edilizia e l’imballaggio, da aziende produttrici la stessa materia prima ad aziende che fabbricano attrezzature per la lavorazione dell’EPS. L’AIPE inoltre si occupa della raccolta e del riciclo degli scarti di polistirene espanso e fa parte dell’EUMEPS – European Manufacturers of Expanded Polystyrene- che raggruppa a livello europeo le associazioni produttrici di EPS.

Il polistirene espanso sintetizzato è indispensabile per l’edilizia ecosostenibile.

È un materiale rigido, molto leggero, composto da quasi il 98% di aria. Viene prodotto a seguito della polimerizzazione dello stirene che è un monomero ricavato dal petrolio, presente anche in molti alimenti come fragole, caffè, frumento e carne. Dalla polimerizzazione si ottengono delle perle di polistirene che messe a contatto con un gas (il pentano, idrocarburo gassoso) e con il vapore acqueo, si gonfiano raggiungendo delle dimensioni fino a 50 volte maggiori di quelle iniziali e costituendo al loro interno una struttura a celle chiusa che trattiene l’aria e ne fa di conseguenza un ottimo isolante a bassa conduttività termica. Per queste ragioni, l’EPS risulta essere uno dei materiali più utilizzati in edilizia, sia per la costruzione di edifici nuovi che per la ristrutturazione di edifici esistenti. Bisogna sottolineare che il costo del materiale come anche quello di posa, risulta essere tra i più bassi. A questo si aggiungono delle spese di gestione per niente elevate.

L’EPS diventa un materiale sostenibile contribuendo al risparmio energetico per le sue ottime qualità da isolante e per le ridotte emissioni di CO2, come evidenziato dagli studi sul LCA (ciclo di vita del materiale) che tengono conto della produzione, trasporto, uso e gestione e riciclo. A tal proposito c’è da dire, che i costi di stoccaggio e trasporto sono notevolmente ridotti per il ridotto peso, che il materiale è atossico, non contiene clorofluorocarburi (CFC) o idroclorofluorocarburi (HCFC), è permeabile al vapore consentendo quindi la traspirazione ed evitando la formazione di muffe, ed allo stesso tempo è impermeabile all’acqua. Viene inoltre, come già detto riciclato.

Come isolante, trova applicazioni nei tetti a falde e tetti piani, come cappotto nelle pareti verticali dall’esterno, nelle pareti verticali in intercapedini e dall’interno, in pavimenti, soffitti e fondazioni. E cosa chiedere di più ad un materiale? Si può solo aggiungere che, oltre all’isolamento energetico dell’edificio, ne assicura anche l’isolamento acustico, a seguito di un trattamento meccanico di compressione che ne aumenta la rigidità dinamica, e che viene utilizzato nel cosiddetto “pavimento galleggiante”, utile per assorbire il rumore del calpestio. Inoltre, gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti, godono della detrazione fiscale del 55%, introdotta dalla Legge 24 Dicembre 2007, n° 244 (Finanziaria 2007).

PROGETTO CASA 2 LITRI.L’AIPE ed il Centro di informazione sul PVC, in collaborazione con tutte le aziende associate, hanno promosso il progetto CASA 2 Litri, come nuovo metodo di costruzione finalizzato alla realizzazione di edifici a basso consumo energetico.Ma perché Casa 2 Litri? Casa 2 Litri perché consuma 2 litri di combustibile all’anno per riscaldare, climatizzare ed illuminare ogni m2 di superficie abitabile. In termini di consumo energetico corrispondono a circa 20 Kwh/m2all’anno, ben 10 volte inferiore al consumo di una casa “normale”.Il Comune di Ozzano (BO), da anni sensibile al tema del risparmio energetico, ha in progetto di realizzare 5 villette a schiera ed un Centro didattico sperimentale, secondo le linee guida del progetto Casa 2 Litri.

Il progetto può essere applicato in qualunque zona, tenendo conto ovviamente delle varie differenze climatiche. Ma in generale, dopo un’analisi bioclimatica del sito, le linee guide riguardano: pannelli solari e fotovoltaici, caldaie a condensazione o pompe di calore, ventilazione controllata, schermi solari, eliminazione di barriere architettoniche, valutazione della riciclabilità dei materiali scelti, utilizzo di EPS come coibentante.

Clicca qui per avere maggiori informazioni sull’Aipe

 

10/12/2009

 

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