COP 21 di Parigi: presente per la prima volta una Delegazione Italiana formata interamente da giovani.

Attraverso un progetto realizzato da Italian Climate Network Onlus in collaborazione con Viraçao Educomunicaçao oltre 20 giovani italiani hanno preso parte nel ruolo di osservatori alla storica conferenza sul clima di Parigi.

Riccardo Rossella           
Coordinatore relazioni internazionali di Italian Climate Network

 

Nonostante le tante incertezze intrinseche alle previsioni future fornite dai modelli climatici, un dato appare incontrovertibile: all’aumentare delle concentrazioni di gas serra nell’atmosfera, e conseguentemente delle temperature, gli impatti del surriscaldamento globale sulle attività e la vita umana diventeranno sempre più seri. Il problema dunque riguarda particolarmente da vicino sia le generazioni a venire che coloro i quali al giorno d’oggi si affacciano all’età adulta. Ma qual è la consapevolezza dei giovani italiani riguardo ai cambiamenti climatici? Quale l’impegno per risolvere il problema?

Un segnale positivo in questo senso arriva da Parigi, proprio dove nel corso della ventunesima Conferenza delle Parti all’UNFCCC (COP 21) è stato raggiunto un accordo di portata storica che prevede impegni di riduzione delle emissioni per tutti gli Stati firmatari, e non solo – come accaduto con il Protocollo di Kyoto – per i Paesi Industrializzati. Alla Conferenza, infatti, ha partecipato la prima Delegazione Giovanile Italiana, un nutrito gruppo di giovani che hanno voluto affermare attraverso la propria presenza e il proprio lavoro quotidiano la volontà di essere protagonisti attivi della questione climatica.

La Delegazione è frutto di un progetto ideato e realizzato da Italian Climate Network Onlus in collaborazione con Viraçao Educomunicaçao per permettere a un gruppo di ragazzi e ragazze, di età compresa tra i 18 e i 30 anni, di partecipare alla COP 21 in qualità di osservatori. Non si tratta di una prima assoluta per quanto riguarda la presenza giovanile ai negoziati internazionali sul clima: il progetto, infatti, nasce sulla base delle esperienze della Sezione Giovani di Italian Climate Network e dell’Agenzia di Stampa Giovanile alle Conferenze delle Parti più recenti. Per la prima volta, tuttavia, numerose realtà associative italiane hanno deciso di unire le forze per dare vita a una piattaforma comune, in grado di realizzare un lavoro coordinato all’interno della COP di Parigi. Oltre alla già citata Agenzia di Stampa Giovanile, infatti, hanno aderito al progetto Agenda 21 Locali, Associazione Ambiente e Lavoro (AMBLAV)Associazione Nazionale Energia Solare e Termodinamica (ANEST)Centro di Volontariato Internazionale (CeVI)In Medias ResGherush92 Comitato per i Diritti.

La partecipazione dei diretti interessati all’iniziativa, i giovani, è andata oltre le migliori previsioni: tra la prima e la seconda settimana della Conferenza oltre 20 ragazzi hanno preso parte al progetto, seguendo i negoziati ufficiali e i vari side events e svolgendo attività di reporting. Tramite la produzione di articoli, report tecnici e materiale video, pubblicati attraverso numerosi canali online e all’interno di un bollettino riassuntivo giornaliero, i giovani della Delegazione hanno infatti svolto un prezioso lavoro di divulgazione sull’andamento dei negoziati e più in generale su tutto ciò che stava avvenendo all’interno degli spazi che ospitavano la COP 21, nel riuscito intento di costituire una fonte di informazione costante tanto per gli addetti ai lavori quanto per il pubblico generico. Non solo: i membri della Delegazione Giovanile hanno anche partecipato attivamente ai lavori di YOUNGO, la costituency ufficiale dell’UNFCCC (cioè il gruppo che riunisce organizzazioni con natura ed obiettivi simili tra loro che partecipano ai lavori dell’UNFCCC con il ruolo di osservatori) che riunisce i movimenti giovanili di tutto il mondo impegnati nella questione climatica e che si batte per portare le istanze dei giovani all’interno delle sedi negoziali. Le costituencies riconosciute presso l’UNFCCC sono nove.

La presenza di questa Delegazione e il lavoro da essa svolta rappresentano dunque un segnale incoraggiante, e al tempo stesso il punto di partenza di un percorso futuro che si auspica porti sempre più giovani a interessarsi a una sfida cruciale per i decenni a venire come quella climatica e a decidere di impegnarsi in prima persona nell’affrontarla.

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