Conservare le risorse per affrontare la scarsità

cover STORAGE AND SCARCITY GIORGIO OSTI
Se ne parla a Ecomondo, al convegno dell’8 novembre Oltre l´Antropocene. Il contributo della ricerca alla transizione ecologica, con Giorgio Osti, studioso di consumi e di “aree fragili”
 
Acqua, cibo, energia, biodiversità: di fronte all’era di scarsità che ci attende, la soluzione è la conservazione di queste fondamentali risorse e saperle custodire, un tema troppo spesso trascurato. È il tema dell’ultimo libro di Giorgio Osti, Storage and Scarcity. New practices for food, energy and water, edito da Routledge nella collana di Studies in Environmental Policy and Practice.
Giorgio Osti è professore associato di Sociologia dell’ambiente e del territorio presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Trieste, nonché membro del Comitato scientifico di Culture della sostenibilità e animatore dal 2006 dei convegni di Rovigo sulle aree fragili, di cui la rivista è “media partner”.
Il primo numero del 2016 di Culture della sostenibilità è dedicato ad esempio a Il welfare sbilanciato delle aree rurali fragili europee, “ricche di natura, povere di servizi”, come suonava il titolo dell’edizione 2016, mentre l’edizione 2017 sarà dedicata al divario culturale delle aree rurali fragili.cds17 cOVER
Giorgio Osti si occupa di problemi ambientali, di questioni legate allo sviluppo rurale e, recentemente, di migrazioni
Nell’anno accademico 2016-2017 tiene presso l’università di Trieste il corso di Sociologia delle Migrazioni, il corso di Sociologia del territorio e una parte del corso di Sociologia del confine con il collega Moreno Zago.

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