Piccoli semi e Vandana Shiva: il cibo, i diritti, l’agroecologia

ASPEm Onlus (Associazione solidarietà paesi emergenti), Celim Bergamo e Fratelli dell’Uomo-Frères des hommes Europe venerdì 30 gennaio 2015 presentano il progetto “Piccoli semi, grandi opportunità!” che ha lo scopo di valorizzare le colture tradizionali del mais e dell’amaranto, per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni, per promuovere la produzione agro-ecologica, per mettere in sinergia Paesi lontani ma molto vicini, attraverso numerose iniziative in Bolivia e anche sul territorio lombardo.

A seguire, vi sarà la presentazione del libro-intervista a Vandana Shiva dal titolo La terra nelle nostre mani, a cura di Mario Salomone.

L’incontro si svolge a Bergamo nella Sala Viscontea di Piazza Cittadella, Bergamo, con inizio alle ore 11. In chiusura, un rinfresco a tema, con prodotti tipici derivati dal mais spinato di Gandino, a “chilometri zero”.

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#achicompetelacultura: una campagna per la cultura

Una campagna e un appello in difesa della cultura: una mobilitazione è nata “dal basso”, da professionisti e operatori che lavorano quotidianamente, spesso in trincea, nel mondo dei beni culturali in Italia. La Riforma delle Province (L. 56/2014, cosiddetta “Legge Delrio”), infatti, mette in serio pericolo centinaia di strutture e servizi culturali su tutto il territorio.

Di questi dovranno farsi carico altri enti, in primis Regioni e Comuni, chiamati a finanziarli, a occuparsi delle loro attività e a prendersi carico del loro personale.

Ma – avvertono i promotori – in tutta Italia si respira un clima di incertezza diffusa, senza occasioni di confronto, senza una visione unitaria e soprattutto con una preoccupante mancanza di chiarezza su chi e come riuscirà a trovare le risorse finanziarie necessarie alla sopravvivenza di tantissimi musei, biblioteche, archivi, reti e sistemi culturali.

Sono a rischio servizi ai cittadini e a turisti, tutela del patrimonio, offerta culturale, posti di lavoro, professionalità, con la concreta possibilità che la riforma si traduca in un fallimento e che centinaia di luoghi della cultura vadano incontro a una drammatica chiusura o, se va bene, a un drastico ridimensionamento di attività e servizi.

 

L’iniziativa è condivisa dalle più importanti associazioni del settore: ICOM Italia (International Council of Museum – UNESCO), AIB (Associazione Italiana Biblioteche), ANAI (Associazione Nazionale Archivistica Italiana), MAB – coordinamento permanente di Musei Archivi e Biblioteche.

La campagna è realizzata e promossa da Mediateur – idee e servizi per i beni culturali.

 

Il sito web della campagna è www.achicompetelacultura.it

La campagna è anche su Facebook e Twitter

 

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L’impatto della crisi sulla salute mentale dei bambini

Si vota in Grecia per decidere del futuro del paese tormentato dalla crisi economica, mentre escono dati sconvolgenti sull’impatto che in questi anni la crisi economica ha avuto sulla salute mentale dei bambini greci.

Ne scrivono la psichiatra Ioanna Giannopoulou e il sociologo dell’Università dell’Egeo Georgios Tsobanoglou nel numero VII/14 della rivista scientifica Culture della sostenibilità.

L’articolo, intitolato Economic crisis impacts upon child mental health, analizza i fattori che aumentano la vulnerabilità psicologica di bambini e adolescenti in tempi di crisi e che si inquadrano in un aumento delle malattie e della mortalità infantile, dei lavoro minorile, degli abusi sui bambini, della violenza su bambini e donne e dell’abbandono scolastico.

Innanzitutto, i bambini vivono in mezzo ad adulti tra i quali aumentano in modo significativo le sintomatologia psichiatriche: in Grecia gli adulti in difficoltà economica soffrono di seri problemi psichiatrici sette volte di più rispetto alle persone senza avversità finanziarie e dodici volte di più di depressione. Nel giro di alcuni anni anche i suicidi e i tentati suicidi sono aumentati di quasi il 50%.

In famiglia, i bambini sperimentano separazioni, tensioni e mancanza di cibo.

Le famiglie in difficoltà spesso abbandonano i figli in ospedale o in istituti perché non sono in grado di nutrirli.

Le scuole greche stanno censendo i bambini malnutriti per dare loro frutta e verdura, ma anche l’ambiente scolastico registra un peggioramento del servizio e un aumento di stress dovuto anche alla riforma del sistema educativo.

Nelle città invece aumentano bullismo, degrado e ragazzi che come unica alternativa hanno quella di passare il tempo chiusi in casa davanti alla tv.

Il tutto, scrivono Giannopoulou e Tsobanoglou, si traduce in un forte aumento di casi segnalati ai servizi di salute mentale.

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“PER UNA BUONA EDUC-AZIONE” CHIUDE IL DECENNIO

La Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO celebra la chiusura del Decennio delle Nazioni Unite dedicato alla Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-2014 con la nona e ultima edizione della sua “Settimana”.

L’iniziativa sarà quest’anno dedicata al bilancio delle attività svolte: da una parte la raccolta delle buone pratiche e prassi educative svoltesi durante il Decennio, dall’altra l’inventario delle realtà che sopravviveranno al Decennio stesso e continueranno a promuovere l’educazione alla sostenibilità in tutte le regioni italiane.

Il 25 novembre, alle 9,30, presso la sala della Società Geografica Italiana, (Villa Celimontana, Via della Navicella 12) gli attori italiani dell’educazione ambientale sono invitati al convegno intitolato Per una Buona Educ-Azione: l’educazione formale e non formale allo Sviluppo Sostenibile”, che vuole offrire un’occasione per fare il punto sul ruolo dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile in Italia e sulle sue prospettive future, per un confronto di idee, valori, principi e buone pratiche per l’educazione allo sviluppo sostenibile non solo nel mondo della scuola, ma nel mondo associativo ambientalista, i parchi, il Sistema Nazionale INFEA, i media attivi in campo educativo e ambientale, per cercare una prima sintesi delle esperienze accumulate in questo Decennio, al fine di lasciarle in eredità al Paese e per discutere il futuro dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile in Italia.

Interverranno tra gli altri Vito Consoli (Agenzia Regionale Parchi Lazio), Maria Crisitn Martin (Dirigente Scolastica, Latina), Michela Mayer (Comitato Scientifico DESS), Vanessa Pallucchi (Legambiente), Mauro Pianesi (Presidente “Un Punto Macrobiotico), Mario Salomone (Presidente nazionale FIMA, Federazione italiana media ambientali), Paolo Tamburini (Regione Emilia Romagna, Sistema INFEA). Sarà presente una delegazione della rete italiana WEEC, che ha dato la sua adesione al convegno. 

 

 

SUSTAINABILITY INTERNATIONAL FORUM: SI PARLA DI INFORMAZIONE AMBIENTALE

Si svolge a Roma martedì 25 novembre 2014, ore 9:30, alla LUMSA, Sala Giubileo (Via Porta di Castello 44, Roma) la sesta edizione del Sustainability International Forum, luogo privilegiato di dialogo e confronto fra aziende, istituzioni, mondo accademico, associazioni, studenti e cittadini: una moderna agorà per riflettere sulle sfide e le tendenze in atto a livello mondiale in tema di sviluppo sostenibile, per analizzare il modo in cui la globalizzazione e la green economy stiano influenzando e orientando l’evoluzione di una crescita economica a misura d’uomo, anche in termini di opportunità.

La Conferenza affronterà il tema dell’informazione come elemento indispensabile per modificare gli atteggiamenti delle persone, per diffondere valori, comportamenti e capacità coerenti per garantire e ottenere un’effettiva partecipazione dei cittadini nei processi decisionali.

Nel corso della mattinata verrà presentato il primo Rapporto dell’Osservatorio Eco-Media e sarà assegnato anche il Premio Giornalisti per la Sostenibilità, un riconoscimento simbolico a quei professionisti che si siano particolarmente distinti per l’impegno in favore della divulgazione, anche scientifica, di tematiche ambientali e sociali. Il Premio è anche un pretesto per raccontare quanto di buono accade, attraverso le best practices di imprese, istituzioni, associazioni e singoli cittadini: oltre la denuncia, quindi, storie da cui prendere esempio.

Interverrà tra gli altri il Segretario Generale WEEC, Mario Salomone.

La partecipazione è libera e gratuita.

Programma e iscrizione:

http://www.pentapolis.eu/attivit%C3%A0-e-progetti/sustainability-international-forum/


TORNA IL CONCORSO PER LE SCUOLE “IMMAGINI PER LA TERRA” A CURA DI GREEN CROSS ITALIA

Adottare buone pratiche alimentari, scoprire come le nostre scelte quotidiane possono influenzare il benessere di Paesi lontani e individuare azioni per la protezione e la valorizzazione della biodiversità. Sono alcuni degli obiettivi per studenti e insegnanti che parteciperanno alla XXIII edizione del concorso nazionale “Immagini per la terra, iniziativa di educazione ambientale promossa da Green Cross in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e con il supporto di Acqua Lete.

Seguendo il tracciato indicato dall’Expo di Milano 2015 Nutrire il Pianeta, energia per la vita”, Green Cross mette al centro della riflessione l’alimentazione sana e sostenibile e sceglie come titolo per l’anno scolastico 2014/2015 “Per un pugno di semi”. Perché questi minuscoli quanto preziosi tesori sono sempre più a rischio, al centro di speculazioni e battaglie, guerre burocratiche e legali, economiche e finanziarie.

Leggi tutto “TORNA IL CONCORSO PER LE SCUOLE “IMMAGINI PER LA TERRA” A CURA DI GREEN CROSS ITALIA”

Tutta la ricerca su ambiente e società


Una vasta panoramica della ricerca in materia di sociologia ambientale è contenuta nei due fascicoli che il semestrale Culture della sostenibilità ha dedicato ai materiali scaturiti dal convegno nazionale dei sociologi dell’ambiente svoltosi a Napoli nell’ottobre 2013.

Il primo fascicolo (n. 12 del 2013) è stato curato da Mirella Giannini, Dario Minervini e Ivano Scotti e si apre con un intervento di Gert Spaargaren, uno dei più noti sociologi ambientali a livello internazionale.

Il secondo è in lavorazione e conterrà un altro nutrito gruppo di articoli.

 

Partecipazione vo cercando…

Partecipazione: chiave di democrazia e di costruzione, di invenzione collettiva del futuro, ma oggi appannata. Esiste “dal basso”, è troppo poco accettata e promossa dall’alto. Che ne pensate? Ne ha parlato recentemente Mario Salomone a Bergamo, di fornte a comitati di quartieri, associazioni ambientaliste, gruppi di base, in un convegno dedicato, appunto, alla partecipazione:

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Intervista a Gabriele Del Grande sull’immigrazione

Il blog di Gabriele Del Grande inizia così: Sei anni di viaggi nel Mediterraneo lungo i confini dell’Europa. Alla ricerca delle storie che fanno la storia. La storia che studieranno i nostri figli, quando nei testi di scuola si leggerà che negli anni duemila morirono a migliaia nei mari d’Italia e a migliaia vennero arrestati e deportati dalle nostre città. Mentre tutti fingevano di non vedere.
Conosciamo Gabriele attraverso l’intervista di Giulio di Meo, pubblicata su www.pressenza.com

Gabriele, ci puoi spiegare meglio il lavoro che fai?
Viaggio, incontro, ascolto, leggo, penso, studio. E poi scrivo. All’estero mi definisco un giornalista. Nel paese delle caste e delle tessere che è l’Italia, non sono nemmeno un pubblicista, ma una semplice partita Iva. Ad ogni modo, il risultato è lo stesso. Cercare storie, metterle in fila, e provare a raccontare la Storia. Con cura, preparazione e passione. Fortress Europe è una ricerca che dura da sette anni. Da un lato i numeri delle statistiche sui morti lungo le frontiere europee e dall’altro il lavoro di reportage e narrazione. Leggi tutto “Intervista a Gabriele Del Grande sull’immigrazione”

CONNECT4CLIMATE

Condividere, coinvolgere e valorizzare il movimento globale del cambiamento climatico
Ci sono prove schiaccianti del surriscaldamento del pianeta e che il cambiamento climatico sia causato dall’attività umana. Tuttavia, ancora non si fa abbastanza per mitigare gli effetti delle attività antropiche sul clima.
Il movimento è un workshop che si terrà a Varsavia il 20 novembre, organizzato da CONNECT4CLIMATE in collaborazione con l’Università di Varsavia in parallelo alla COP19. E’ questa l’occasione per rappresentare la vostra organizzazione, condividere le vostre esperienze, e contribuire allo sviluppo di una strategia per stimolare il movimento globale del cambiamento climatico.