Massimo Boyer
Scilla
Magenes Editore, 2013, pp. 170, 15 euro
Si tratta di una storia in cui la biologia marina ha un ruolo preponderante, sia nel protagonista umano che nelle descrizioni del comportamento dello squalo, visto in una interessante pseudosoggettiva. In breve la trama: un grande squalo bianco femmina entra in Mediterraneo proveniente dalle coste dell’Africa occidentale, e seguendo la corrente si sposta verso le coste italiane, partorisce nel canale di Sicilia e poi costeggia in senso antiorario i mari Ionio, Tirreno e Ligure in uno spostamento che la deve riportare a Gibilterra e di nuovo nell’Atlantico. Le sue apparizioni lungo il percorso seminano il panico tra sub, pescatori e bagnanti. La sua storia si intreccia con quella di Gabriele Vargas, una bizzara figura molto anticonvenzionale di biologo marino, divulgatore e fotografo…