Torino: nasce la casa dell’ambiente

(27/9/2014) Si chiama “Ecofoyer” la nuova casa dell’ambiente e del territorio che aprirà presto a Torino. Sono infatti iniziati oggi i lavori di impiantistica negli spazi di corso Moncalieri 18 destinati a diventare un polo metropolitano di iniziative per la sostenibilità.

Il complesso, sul Po e di fronte ai celebri Murazzi e alla centralissima piazza Vittorio Veneto, ospita varie altre realtà, alcune delle quali partner del progetto di cui è capofila l’Istituto per l’ambiente e l’educazione Scholé Futuro: gli Amici del fiume e il centro di protagonismo giovanile CAP10100. E a poca distanza, in collina, opera l’associazione Parco del Nobile con la fattoria didattica Propolis, quarto partner della “Casa dell’ambiente”. Sarà un foyer (in francese, appunto, “centro”, “focolare”) di incontri, dibattiti, corsi, mostre, per sviluppare reti e sinergie su ambiente e sostenibilità. E, con AIAPP, l’associazione degli architetti del paesaggio, un punto di rifermento in vista del congresso mondiale di architettura del paesaggio che si terrà nel 2016 a Torino.

7° WEEC: il congresso mondiale (quasi) dal vivo

Si sfoglia come un giornale, è ricco di immagini e di cifre: è lo speciale che la Fondation Mohammed VI pour la protection de l’environnement (organizzatrice del 7th WEEC in Marocco) ha dedicato ai lavori del Settimo congresso mondiale dell’educazione ambientale, che si è svolto nel giugno 2013 a Marrakech. Clicca qui per accedere

Piscina e cloro

La disinfezione delle piscine è assolutamente necessaria per evitare che microorganismi patogeni possano proliferare ed attaccare chi frequenta questi luoghi di svago ed attività fisica. Nella maggior parte delle vasche viene impiegato il cloro dall’inconfondibile odore che impregna cuffie e ciabatte. Il cloro è un disinfettante dall’azione efficace e rapida, purtroppo è tossico anche per l’uomo ed anche se usato in quantità molto basse può dare origine ad una serie di problemi.

E’ un irritante della pelle e può causare dermatiti o eczemi. Sostanzialmente lava via lo strato protettivo che la pelle secerne per proteggersi lasciandola più esposta all’attacco di infezioni. Una di queste è la follicolite, un infiammazione dei follicoli dei peli o dei capelli, può essere molto fastidiosa.

Il cloro irrita anche le vie respiratorie, vi sono studi che mettono in relazione l’assidua frequentazione delle piscine con l’insorgenza di asma.

Devono prestare particolare attenzione gli addetti ai lavori che sono a contatto con le acque clorate quotidianamente. Infatti maggiore è il periodo di esposizione, maggiore è il rischio di incappare in qualche problema di salute.

Detto ciò la piscina è fondamentale per grandi e piccini per imparare a nuotare e praticare uno degli sport più completi e salutari. Occorre prestare attenzione a quante ore vi passiamo in relazione al nostro stato di salute. E’ sconsigliato a chi ha problemi respiratori, problemi di pelle ed ai bambini piccoli non trascorrere troppe ore in vasca.

E’ fondamentale fare la doccia prima e dopo l’ingresso in vasca lavandosi con saponi poco schiumosi ed è consigliato dopo l’asciugatura usare creme idratanti e protettive.

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La fabbrica dell’acqua

La Fabbrica dell’Acqua è un Centro di Educazione Ambientale nato nel 2004 dalla volontà del Consorzio Acque Delta Ferrarese – in collaborazione con la Provincia di Ferrara – con l’obiettivo di promuovere la conoscenza, il rispetto e l’uso responsabile delle risorse idriche locali e globali, nella convinzione che l’acqua è un bene comune e come tale appartiene all’umanità nella sua interezza.
Il Centro si rivolge principalmente alle scuole, proponendo progetti didattici e laboratori sperimentali per i più giovani, ma propone attività anche per i cittadini che si dimostrano interessati a scoprire il valore di questa risorsa, attraverso la messa in atto di campagne informative e l’organizzazione di eventi e convegni tematici.

Tutte le proposte dalla Fabbrica dell’Acqua sono gratuite ed inoltre è possibile essere aggiornati su news, eventi e proposte grazie al sito internet di riferimento: http://www.cealafabbricadellacqua.it/cea/presentazione.php.

Un esempio di attività organizzata dal Centro? L’”Operazione Trasparenza 2014″, che ha come slogan  “via le bottiglie, apriamo i rubinetti”. Tale attività mira a promuovere il consumo dell’acqua potabile del rubinetto, sensibilizzando la popolazione – attraverso stand e campagne informative – circa la possibilità di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente consumando direttamente l’acqua che arriva nelle nostre abitazioni dai rubinetti.

Una bella iniziativa, che ci aiuta a ricordare come ogni piccolo gesto può portare ad un grande risultato!

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Intervista a Roberta Pellegrini, direttore dell’Associazione Stampa Subalpina

Roberta Pellegrini è direttore dell’Associazione Stampa Subalpina, sindacato dei giornalisti del Piemonte, di cui cura anche il sito www.stampasubalpina.it e la pagina Facebook, www.facebook.com/stampasubalpina.
Giornalista, ha cominciato a scrivere nel 1984 su “La Voce del Popolo”, ha lavorato per anni al “Corriere di Chieri” ed ha collaborato con diverse testate locali e nazionali.

1) Potresti presentare brevemente l’Associazione Stampa Subalpina a chi, eventualmente, non la conoscesse?
La Subalpina è l’associazione dei giornalisti piemontesi. E’ nata 115 anni fa, nel 1899, nello stesso anno di Hemingway e di Hitchcock, Al Capone e Fred Astaire. Ed è nata con un obiettivo sindacale: contrastare il “proletariato giornalistico”, che riguardava quanti  lavoravano mal pagati nelle redazioni e per le testate di allora. Non che oggi sia di molto migliore la condizione di tante colleghe e colleghi. Se ripercorriamo la storia, ma proprio la storia dell’umanità, ogni conquista sindacale, civile, va continuamente difesa e semmai riguadagnata. Leggi tutto “Intervista a Roberta Pellegrini, direttore dell’Associazione Stampa Subalpina”

Abbecedario amazzonico: lettera V

Mancando in questa prima versione del nostro Abbecedario amazzonico le lettere W, X, Y e Z, V di várzea non è solo una voce, ma anche l’ultima delle voci. Dunque dobbiamo parlare di várzea e tirare le somme di questo abbecedario.

Várzea

Ad esempio, perché parlare di várzea? Basta digitarlo su wikipedia: nella versione portoghese, siamo rimandati alla planície de inundação, la cui traduzione italiana pare essere golena, ovvero “spazio piano compreso tra la riva di un corso d’acqua ed il suo argine”. La versione inglese ci rimanda a foresta di golena, che viene definita come “foresta alluvionale inondata dalle acque bianche dei fiumi amazzonici”. In questo caso wikipedia non ci aiuta più di tanto e fonti accademiche definirebbero la várzea in modo più preciso. Leggi tutto “Abbecedario amazzonico: lettera V”

Abbecedario amazzonico: lettera U

Con i mondiali finiti per nazionale italiana ma che continuano a dare spettacolo, sale la curiosità verso questa regione lontana e affascinante che è l’Amazzonia. Le squadre si trovano a giocare alle alte temperature tropicali, ma forse non tutti conoscono davvero il Paese che le sta ospitando, un paese caratterizzato da una cultura creola, con usi e tradizioni, leggende e credenze molto diverse dalle nostre.

Noi continuiamo a prepararci così, con qualche pillola giornaliera sull’Amazzonia: un racconto per ogni lettera dell’alfabeto!

Urucum

E’ noto che si mangia con gli occhi tanto quanto, o più, che con la bocca. Ad avvalorare questa tesi c’è l’urucum.

L’urucum viene dall‘urucuzeiro (Bixa orellana), un grande arbusto, i cui frutti, capsule dalla buccia coperta di morbide spine, sono raccolte e aperte; i semi, di colore rosso intenso, sono seccati e pestati, sino ad ottenere una finissima polvere. L’urucum è usato tradizionalmente e oggi anche industrialmente come colorante. Nella mia esperienza personale, non l’ho visto usare né per la tintura della pelle, né di oggetti, ma universalmente per rendere rossastro ogni tipo di vivanda ed in particolare la carne e il pesce. 

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Whole in a Whale – Collana del Faro

Whole in a Whale fa parte di una collana di “agili testi” di facile consultazione e utilizzo su grandi tematiche ambientali e sociali. Molti titoli, come questo, si riallacciano alle iniziative dell’Istituto comprese nell’area de il Pianeta azzurro, che si occupa di divulgare i temi sulla risorsa acqua. In particolare Whole in a Wale è stato realizzato in occasione del Balena Project e presentato durante l’evento conclusivo del progetto “Les Funerailles de la Baleine”. Tutte le pubblicazioni sono gratuite, sino a esaurimento scorte, e possono essere richieste all’indirizzo mail pianetazzurro@schole.it

LEGGI L’INTRODUZIONE di Stefano Moretto

LEGGI LA POSTFAZIONE di Mario Salomone

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Abbecedario amazzonico: lettera T

Con i mondiali finiti per nazionale italiana ma che continuano a dare spettacolo, sale la curiosità verso questa regione lontana e affascinante che è l’Amazzonia. Le squadre si trovano a giocare alle alte temperature tropicali, ma forse non tutti conoscono davvero il Paese che le sta ospitando, un paese caratterizzato da una cultura creola, con usi e tradizioni, leggende e credenze molto diverse dalle nostre.

Noi continuiamo a prepararci così, con qualche pillola giornaliera sull’Amazzonia: un racconto per ogni lettera dell’alfabeto!

Terra

Come dice Marcia Theophilo, poetessa e antropologa di Fortaleza, “l’anima del Brasile è un insieme di anime di molti colori e di molte età. E la prima anima possiede tutti i verdi della foresta amazzonica e tutti i profumi dei suoi fiori.”

Ma è la speciale aderenza che esiste tra la terra, con i suoi frutti, e l’acqua, in tutte le sue forme, che ha donato a questa foresta l’appellativo di Mãe d’agua, madre d’acqua. 

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