Abbecedario amazzonico aspettando i mondiali‏: lettera B

Con i mondiali alle porte e la nazionale italiana che si prepara a giocare il suo primo match nella rovente e umida Manaus, sale la curiosità verso questa regione lontana e affascinante che è l’Amazzonia. Sia l’Italia sia l’Inghilterra si stanno preparando atleticamente al momento in cui dovranno giocare alle alte temperature tropicali, ma forse non sanno che ciò che li aspetta e che forse li sorprenderà di più è una cultura creola, con usi e tradizioni, leggende e credenze molto diverse dalle nostre.

Prepariamoci anche noi, prima di questo grande incontro, con qualche pillola sull’Amazzonia: un racconto per ogni lettera dell’alfabeto!

Boi Bumbà

Ogni anno, durante l’ultimo fine settimana di giugno, in Parintins si svolge una festa che si chiama Boi Bumbà, o festa del Bue, un festival tradizionale di origine creola che raccoglie un ampio pubblico di tifosi e appassionati.
Il bue è appunto il personaggio principale della manifestazione in quanto, secondo la leggenda, fu sacrificato dal suo proprietario per un capriccio della moglie.
In particolare si racconta che pai Francisco un giorno si sia visto costretto a sacrificare un bue sotto insistenza della moglie che aveva molta voglia di assaggiarne la lingua.

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25 anni di educazione ambientale tra Italia e mondo.

Un traguardo importante per .eco
A marzo 2014 .eco ha compiuto 25 anni, 25 anni nel corso dei quali l’educazione ambientale ha affrontato, una dopo l’altra, tappe importanti della sua storia.
Quest’anno, oltre alle “nozze d’argento” di .eco con l’educazione ambientale, ricororno altri anniversari: i 20 anni di sistema nazionale INFEA, i 30 anni dalla scomparsa di Aurelio Peccei, la conclusione del Decennio 2005-2014 delle Nazioni Unite dell’educazione allo sviluppo sostenibile, e altro ancora. Celebrazioni, ricorrenze tristi e anniversari da salvare dall’oblio. Soprattutto, molti spunti per riflettere e per lavorare ai prossimi decenni.

In .eco, l’educazione sostenibile n. 200, dedicato ai 25 anni della rivista, potrete ripercorrere le tappe più importanti di questo lungo cammino.

Scarica QUI il PDF in libera consultazione e festeggia con noi 25 anni di .eco.

I 25 anni di .eco celebrati nel n.200-201 della rivista

Un traguardo importante che segna 25 anni di educazione ambientale tra Italia e Mondo.

25 anni nel corso dei quali l’educazione ambientale ha affrontato, una dopo l’altra, tappe importanti della sua storia: i 20 anni di sistema nazionale INFEA, i 30 anni dalla scomparsa di Aurelio Peccei, il Decennio 2005-2014 delle Nazioni Unite dell’educazione allo sviluppo sostenibile, i 10 anni di Il Pianeta azzurro e altro ancora. Si sono susseguite celebrazioni, ricorrenze tristi e anniversari da salvare dall’oblio. Soprattutto ci sono stati molti spunti per riflettere e per lavorare ai prossimi decenni.

In .eco, l’educazione sostenibile n.200-201 potrete rpercorrere le tappe più importanti di questo lungo cammino.

Scarica QUI il PDF libera consultazione e festeggia con noi 25 anni di .eco.

LIS, Lingua Italiana dei Segni

Le interviste virtuali di Tiziana Carena

Intervista a Enza Oliveto.

Enza Oliveto si laurea in Scienze dell’educazione specializzandosi in materie pedagogiche e Scienze umane. Tra le sue diverse esperienze di insegnamento c’è anche l’attività didattica con gli audio-lesi. Padroneggia, pertanto, la LIS (Lingua Italiana dei Segni). Quest’anno, insegnando Psicologia della comunicazione al Des Ambrois di Oulx, ha raccolto la sfida della comunicazione con i non-udenti, facendosi promotrice di un progetto intitolato: “Dalla comunicazione all’interpretazione: LIS, Lingua Italiana dei Segni. L’uguaglianza si trova nelle differenze”. Leggi tutto “LIS, Lingua Italiana dei Segni”

Abbecedario amazzonico aspettando i mondiali‏

Con i mondiali alle porte e la nazionale italiana che si prepara a giocare il suo primo match nella rovente e umida Manaus, sale la curiosità verso questa regione lontana e affascinante che è l’Amazzonia. Sia l’Italia sia l’Inghilterra si stanno preparando atleticamente al momento in cui dovranno giocare alle alte temperature tropicali, ma forse non sanno che ciò che li aspetta e che forse li sorprenderà di più è una cultura creola, con usi e tradizioni, leggende e credenze molto diverse dalle nostre.

Prepariamoci anche noi, prima di questo grande incontro, con qualche pillola sull’Amazzonia: un racconto per ogni lettera dell’alfabeto!

Açaí
Un motto di spirito che ha fatto da leitmotiv ai miei primi giorni in Amazzonia è stato “Quem vai ao Pará, parou. Tomou açaí, ficou”, che si può rendere con “Chi arriva nello Stato (brasiliano) del Pará, si ferma. (Se) beve l’açaí, resta”. Orgoglio per un prodotto locale, ma soprattutto segnale chiaro che per “essere dei nostri” si deve amare l’açaí (Euterpe oleracea).

 

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Medici volontari per l’Africa

Intervista a Mario Pironti, un sanitario impegnato nell’organizzazione Medici per l’Africa

Tiziana C. Carena

 

Medici per l’Africa (CUAMM): parliamo di questa associazione, di com’è nata, di quando è nata e se opera esclusivamente in Africa o anche in altre regioni del mondo

Medici con l’Africa CUAMM (www.mediciconlafrica.org) è una ONG nata a Padova nel 1950, ha quindi festeggiato da poco i 60 anni ed ha affrontato in questo lasso di tempo tanti cambiamenti nel mondo della cooperazione. Il suo fondatore fu il professor Francesco Canova, cui si unirono medici e sacerdoti veneti. Originariamente ci si prefisse lo scopo di ospitare a Padova degli studenti di medicina africani che potessero poi operare nei propri paesi, ma con il passare degli anni la cooperazione in loco divenne l’attività preponderante (in quanto pochi studenti africani volevano tornare). Nei primissimi anni le missioni si svolsero anche in India, per poi concentrarsi nel continente africano dove oggi il CUAMM è presente in Angola, Etiopia, Mozambico, Sud Sudan, Tanzania, Uganda e Sierra Leone con 37 progetti.

Le aree coinvolte sono in particolare la salute materno-infantile e la salute pubblica, vi sono anche interventi per patologie ad alta mortalità (malaria, TBC, AIDS), e progetti specifici, ad esempio di insegnamento universitario, riabilitazione o chirurgia ortopedica (quello cui partecipo personalmente). Tutti i progetti sono integrati con il sistema pubblico locale, nascono da una programmazione a lungo termine e comprendono la formazione del personale locale per autonomizzarlo nel corso degli anni. Leggi tutto “Medici volontari per l’Africa”

Noi e i robot

Le interviste virtuali di Tiziana Carena

Intervista a Ferruccio Marengo

Ferruccio Marengo ci racconta:

«Dal  lontano 1982, anno di inizio della mia avventura scolastica, è iniziato un lungo e ininterrotto processo di “riconversione” professionale verso le nuove tecnologie. Prima al trotto e poi al galoppo, visto che siamo a Pinerolo, nella città della cavalleria, abbiamo accettato la sfida dell’essere al passo con il progresso tecnologico che scorreva veloce sotto i nostri occhi.

Dai corsi di formazione autogestiti a quelli istituzionali passando per la formazione organizzata dalle aziende dei nostri settori: questo è stato lo scenario dell’evoluzione. Guai a fermarci, guai a lamentarci che il mondo stava cambiando, senza cavalcare il cambiamento. Leggi tutto “Noi e i robot”

Un edonismo metafisico.

Le interviste virtuali di Tiziana Carena

Intervista a una spettatrice qualunque sulla pièce teatrale Pornografia di Witold Gombrowicz, regia di Luca Ronconi

Luca Ronconi, regista dell’indimenticabile Gli ultimi giorni dell’umanità di Karl Kraus (Torino-Lingotto, 1990) ha presentato al Teatro Carignano (aprile 2014) l’opera di Witold Gombrowicz Pornografia scritta nel 1960 e apparsa in traduzione italiana nel 1962; una trama aggrovigliata, una sorta di Affinità elettive a tinte forti, al punto tale che, la trama evolve progressivamente verso un finale tra il noir e il surreale. La vicenda, come la narra Ronconi nell’intervista di Eleonora Vasta Il fascino indiscreto dello sguardo, è questa: «I due protagonisti, Witold e Federico non si danno pace: due ragazzi che hanno tutto – nella pièce Enrichetta e Carlo – età, bellezza, sensualità, soprattutto gioventù – per stare insieme, sono del tutto indifferenti l’uno all’altra. Di qui l’idea di architettare qualcosa che li spinga l’uno nelle braccia dell’altra.»

Osservo, a fine spettacolo: «Un bel rischio una rappresentazione così distesa nel tempo e così complessa!»

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Economia ecologica al Salone del Libro

Economia ecologica: se ne parlerà al Salone del Libro di Torino, in occasione dell’uscita di Al verde! Le sfide dell’economia ecologica, di Mario Salomone (edito da Carocci nella nuova collana in collaborazione con la Città della scienza di Napoli). Appuntamento domenica 11 maggio alle 11, nello spazio AIAPP “Nutrirsi di paesaggio”, padiglione 3.

La presentazione è curata dall’Ecofoyer, la “casa dell’ambiente” torinese, in collaborazione con la Cattedra Unesco per la sostenibilità ambientale dell’Università di Torino. Nella stessa occasione Dario Rey parlerà del progetto Cultus Loci Cura Animi. Intervengono Dario Padovan e Gabriela Cavaglià della Cattedra Unesco.

FIMA al Festival Internazionale di Giornalismo di Perugia

Fra il 30 Aprile e il 4 Maggio, all’interno del Festival Internazionale di Giornalismo di Perugia, sono previsti tre appuntamenti a cura della Federazione Italiana Media Ambientali (FIMA).
Un convegno su come si comunica il cambiamento climatico più due workshop sul greenwashing e il trattamento della notizia ambientale.

 

Dal 30 Aprile al 4 Maggio Perugia diventerà la capitale del giornalismo. Operatori della comunicazione di tutto il mondo si riuniranno nelle più suggestive location del capoluogo umbro per discutere del presente e soprattutto del futuro di una professione delicata ed essenziale. Professione che sta attraversando una fase di importanti cambiamenti, come dimostra l’organizzazione dell’evento: a rischio chiusura a causa della mancanza di fondi, il festival è stato sostenuto grazie al crowdfunding lanciato nei mesi scorsi.

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