ScalaMercalli: FIMA risponde alle critiche del Corriere della sera

La trasmissione di Luca Mercalli sulle grandi sfide ambientali del nostro tempo (e sulle molte possibili soluzioni) non è piaciuta al Corriere della sera, che l’ha attaccata a firma di Aldo Grasso. Gli risponde sulle pagine online di Tuttogreen de La Stampa Sergio Ferraris, responsabile comunicazione scientifica della FIMA (la Federazione italiana dei media ambientali che raccoglie la maggior parte delle testate e dei giornalisti impegnati a coprire i temi ambientali).

 

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Numero 1 aprile 2015

 

 

 

 

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 Network and experiences on marine and fluvial environmnetal education in Europe

  3EDITORIALE – The hystory, di Stefano Moretto
  4Experiences on marine and fluvial environmental education in Italy,  di Angelo Mojetta
  6Water Crew, di Edo Passarella
  8 WEEC Bergamo 2014, di Francesca Alvisi
11 “Reti nella rete” project WEEC, di Fabrizio Torsani
13 Science and citizens get together in the Participated Project “Caulerpa cylindracea” – Egadi, di Paolo Balistreri

Acqua ossigenata

Oggi parliamo di un acqua particolare, l’acqua ossigenata.
In realtà si tratta di un perossido, il perossido d’idrogeno, la cui formula è H2O2 che si decompone in acqua e ossigeno attraverso una reazione esotermica importante. Per questo motivo la si diluisce in soluzione acquosa e va maneggiata con cautela a seconda delle concentrazioni. L’acqua ossigenata si trova in farmacia sotto forma di soluzione acquosa. La concentrazione di acqua ossigenata viene indicata in “volumi”, ogni volume indica un litro prodotto da un litro di soluzione.
Un litro di soluzione di H2O2 a 5 volumi può sviluppare 5 litri di ossigeno, equivalente ad una concentrazione dell’1,46% in peso. Normalmente conosciuta come antiseptico viene impiegata in vari processi chimici ed utilizzi. Tutti ci ricordiamo le bollicine che l’acqua ossigenata produce a contatto con ginocchia e gomiti sbucciati ed è in quelle bollicine bianche che si nasconde il suo potere disinfettante. Non va utilizzata sulla cute sana, ma solo sulle escoriazioni, dove l’enzima catalasi rilasciato dalle nostre cellule danneggiate libera ossigeno dall’acqua ossigenata. Questo ossigeno (le famose bollicine) agisce da ossidante e denatura le proteine di eventuali patogeni presenti oltre a ripulire la ferita da tessuti morti e sporcizia. In concentrazioni più alte, circa il 15%, viene usato per decolorare i capelli e lo troviamo in molti prodotti utilizzati dai parrucchieri. In concentrazioni dall’85 al 98%  costituisce un composto a reattività altissima  e viene utilizzato come propellente per i razzi.

Quindi, come diciamo sempre, con l’acqua non si scherza!

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L’orto senz’acqua

Secondo Legambiente, circa il 70% dell’acqua prelevata in Italia è destinata all’agricoltura, mentre il 95% dei prelievi superficiali che hanno luogo nel bacino idrografico del Po è destinato all’irrigazione.
Bastano questi due dati per rendere conto dell’ingente utilizzo della risorsa idrica del nostro Paese per usi legati al settore agricolo.
Il quadro descritto, però, non deve essere intrepretato come uno strumento per “demonizzare” l’agricoltura, ma piuttosto come un’importante occasione di riflessione sulla necessità di rivedere l’attuale modello di sviluppo in un’ottica di razionalizzazione delle risorse. A questo proposito, un’interessante proposta arriva da Jacky Dupety, studioso francese che porta all’attenzione della comunità scientifica la possibilità di coltivare riducendo notevolmente l’utilizzo dell’acqua attraverso il ricorso al cippato.
Il cippato di ramaglie fresche è una tecnica ecologica di coltivazione che consiste nell’arricchire il terreno con ramaglie sminuzzate in modo da apportare sostanza organica, migliorare la struttura e aumentare la ritenzione idrica. Così facendo, è possibile coltivare ortaggi e cereali senza il bisogno di trattamenti chimici e di una costante irrigazione, con una riduzione drastica delle lavorazioni e dello spreco di risorse. Inoltre, in un’ottica di chiusura dei cicli, tale procedura permette di trasformare gli scarti vegetali in risorse ad elevato potenziale economico.
Che dire, quindi, perché non sperimentare la realizzazione di un “orto senz’acqua?”

Per ulteriori approfondimenti, si rimanda al libro “L’orto senz’acqua”, di Jacky Dupety, Terra Nuove Edizioni, Firenze, 2013.

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Blue Food-Green Future? una nuova avventura per il Pianeta azzurro

Nell’ampio contesto dei temi legati ad una alimentazione “sostenibile” per il pianeta, messi in risalto dall’Expo 2015 di Milano, nasce il progetto “Blue Food: Green Future?” 
Un fitto calendario di appuntamenti con incontri, racconti, confronti, sfide e momenti di divulgazione che si realizzerà presso l’Acquario Civico di Milano, per tutto il corso del 2015, con cadenza bisettimanale. Blue Food: Green Future? è un programma di approfondimento interamente dedicato alle risorse alimentari legate al mare e agli ecosistemi delle acque dolci. Per informazioni: http://www.verdeacqua.org/ 
Con ideali e principi di questo tipo anche Pianeta azzurro non poteva non essere della squadra. 
Nel contesto del Salone della Subacquea ci è sembrato opportuno presentare questo progetto di responsabilità e consapevolezza per una delle risorse più importanti del nostro pianeta: il mare. Inoltre il gemellaggio con il TOUR TRIBORD ha permesso di inaugurare una serie di appuntamenti in ITALIA per tutto il 2015.
Del progetto Blue Food – Green Future ci siamo occupati anche nel numero 3 della rivista il Pianeta azzurro…scaricala gratuitamente QUI

Per informazioni: http://www.educazionesostenibile.it/portale/pianeta-azzurro/iniziative/un-mare-di-fotografie-2015.html

Blue Food-Green Future? una nuova avventura per il Pianeta azzurro

Nell’ampio contesto dei temi legati ad una alimentazione “sostenibile” per il pianeta, messi in risalto dall’Expo 2015 di Milano, nasce il progetto “Blue Food: Green Future?” 
Un fitto calendario di appuntamenti con incontri, racconti, confronti, sfide e momenti di divulgazione che si realizzerà presso l’Acquario Civico di Milano, per tutto il corso del 2015, con cadenza bisettimanale. Blue Food: Green Future? è un programma di approfondimento interamente dedicato alle risorse alimentari legate al mare e agli ecosistemi delle acque dolci. Per informazioni: http://www.verdeacqua.org/ 
Con ideali e principi di questo tipo anche Pianeta azzurro non poteva non essere della squadra. 
Nel contesto del Salone della Subacquea ci è sembrato opportuno presentare questo progetto di responsabilità e consapevolezza per una delle risorse più importanti del nostro pianeta: il mare. Inoltre il gemellaggio con il TOUR TRIBORD ha permesso di inaugurare una serie di appuntamenti in ITALIA per tutto il 2015.
Del progetto Blue Food – Green Future ci siamo occupati anche nel numero 3 della rivista il Pianeta azzurro…scaricala gratuitamente QUI

Per informazioni: http://www.educazionesostenibile.it/portale/pianeta-azzurro/iniziative/un-mare-di-fotografie-2015.html

Passione Snorkeling debutta all’Eudi 2015

Il Progetto Passione Snorkeling è stato presentato al grande pubblico in occasione della 23° EUDI SHOw (European Dive Show).
Lo snorkeling come strumento facile per scoprire il mare ed i suoi abitanti e l’importanza del mare per il benessere del pianeta, sono solo alcuni dei temi toccati durante la presentazione del Progetto Passione Snorkeling durante l’EUDI.
L’importanza di imparare le tecniche di base e della giusta scelta delle attrezzature ha chiuso la conferenza con alcune domande dei più curiosi. Con ideali e principi di questo tipo anche Pianeta azzurro non poteva non essere della squadra. Passione Snorkeling sarà partner del TOUR TRIBORD in alcune sue tappe più idonee, l’appuntamento sarà lungo le coste italiane. 

Per informazioni: http://www.passionesnorkeling.com/

Qui sotto l’angolo dedicato al progetto Passione Snorkeling realizzato presso lo stand di Kudalaut viaggi (parner del progetto) durante lo scorso Eudi Show

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Nasce il progetto Passione Snorkeling

Passione Snorkeling nasce da un’idea maturata in tanti anni di lavoro nel mare, di attenzione all’ambiente, di insegnamento della subacquea, di snorkelate con centinaia di persone diverse in seno all’azienda Macana’ Maldive. Negli anni si è fatta sempre più forte l’idea che lo snorkeling potesse essere il mezzo più semplice ed immediato per fare educazione, far conoscere e rispettare i fondali marini ed i vari ecosistemi che vi si trovano. Il rispetto del mare si ripercuote su tutto il pianeta e quindi sul benessere dell’uomo.
Gli obiettivi del progetto sono:

  • Diffondere la consapevolezza che il mare è un bene prezioso per la nostra vita e per la vita del pianeta.
  • Educare alla conservazione dell’ambiente
  • Proporre lo snorkeling come mezzo di conoscenza ed approfondimento delle tematiche ambientali.

Passione snorkeling promuove il rispetto del mare con uno sport, lo snorkeling, praticabile da tutti e rispettoso dello spirito eco che si vuole divulgare.
Tutti i partecipanti, partner e collaboratori, condividono questo punto.

Con ideali e principi di questo tipo anche Pianeta azzurro non poteva non essere della squadra.
Per informazioni: http://www.passionesnorkeling.com/