Numero 7 – 2011

 

 

 

 

 

 

 

 

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Numero 7 – 2011
SOMMARIO

 

ISSN 1972-5817

5Culture della sostenibilità, una nuova serie
7La prospettiva gandhiana come contesto unificante per la “sustainability science” e l’educazione alla sostenibilità, di Elena Camino

65Il valore di una risorsa naturale: una prospettiva interdisciplinare, di Marco Ettore Grasso
91Alexander Langer tra “conversione ecologica” e “cultura della convergenza”: una prospettiva pedagogica, di Veronica Riccardi
105Tre parole importanti: cittadinanza, sostenibilità, città, di Marcella Schmidt di Friedberg
118 Lo strabismo culturale del turismo sostenibile, di Luca Savoja
130Pratiche educanti, di Antonella Nappi
141Partecipazione, reti, partenariato. Quale eredità per il Decennio, di Mario Salomone

Contributi: città, cittadinanza

160Expo Milano 2015 e Qualità della Vita, di Roberto Daneo
175Eni e FEEM: un modello di paradigma di diffusione dei temi della sostenibilità per i più giovani e per la cittadinanza, di Andrea Portaluppi
179L’architettura e la conservazione dell’ambiente, di Mario Bellini
185Abstracts

Numero 6 – 2009

Numero 6 – 2009
SOMMARIO

5La reinvenzione del cilbo. I prodotti locali nell’era “glocale”, di Cristina Grasseni

Mappe
19Il cibo come fattore di sostenibilità, di Mario Salomone
36Fra consumo e utopia. Il cibo planetario all’Expo 2015, di Maria Cristina Paganoni

51I processi di tipicizzazione tra singolarità e ripetizione, di Valeria Siniscalchi

Territori
67Mangiare con gli occhi. Cibo, rappresentazioni della località e scenari translocali, di Letiza Bindi
90Reinvenzione del cibo e sviluppo del territorio: il turismo enogastronomico, di Paolo Corvo

102La zuppa, il fuoco e il lago. Cibo e identità intorno al lago di Bolsena, di Alessandra Broccolini e Katia Ballacchino

Contributi
137Un nuovo patto con la terra, di Lorenzo Berlendis

147Abstracts

E’ uscito l’ultimo numero

 

 

 

 

  

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Numero 16 – 2015

 

Conflitti, partecipazione, esperienze di cittadinanza attiva.
Contributi dal X convegno nazionale dei sociologi dell’ambiente,“Società globale, Città, Questione ambientale”, Bologna, 18-19 giugno 2015.

SOMMARIO

ISBN 9788885313453           ISSN 1972-5817(print) – 1972-2511 (online)

 7 Presentazione 

9 Epistemologia meridiana, conflitti ambientali e contro democrazia: il caso calabrese, di Francesco Saverio Caruso

21 Il ruolo dei collettivi di artisti/architetti nelle esperienze di partecipazione in Francia: casi-studio in ambito urbano e rurale, di Angelo Bertoni  (abstract)

32 Ecologia politica dell’oceano globale. Problemi e sfide della sociologia marittima, di Emilio Cocco  (abstract)

48 Pratiche di riuso sociale e produttivo tra l’urbano e il rurale, di Rossana Galdini  (abstract)

59 La Vía Campesina per la sovranità alimentare: il conflitto sul cibo e il dialogo con le istituzioni, di Isabella Giunta  (abstract)

71 Giovani consumatori o giovani cittadini?, di Geraldina Roberti  (abstract)

83 Dalla teoria alla pratica. Forme di resilienza urbana e nuovi approcci ecologici per lo spazio pubblico, Cristina Sciarrone  (abstract)


 Altri articoli

95 Le due crisi: crisi del capitalismo e crisi ambientale. Una soluzione sostenibile? di Aurelio Angelini, Francesca Farioli, Gianni, Francesco Mattioli e Massimo Scalia (abstract)

115 Biodiversity, Mediterranean Diet and Genius Loci, di Maria Dalla Francesca (abstract)

128 La percezione sociale del paesaggio in Calabria, di Grazia Giacovelli, Alessandro Paletto e Fabio Pastorella (abstract)

142 L’apertura amorevole alla Natura. Il valore morale della biofilia in Aldo Capitini, di Gabriella Falcicchio, Giuseppe Barbiero  (abstract)  

Numero 5 – 2009


SOMMARIOPresentazione, di Walter Fornasa e Mario Salomone


Comunicare la scienza: chi? come? in che modo? Per un’educazione scientifica consapevole dei risvolti epistemologici, di Elena Camino, Laura Colucci-Gray e Manuela Pinna
Bio:grafie. Oltre l’educazione ambientale, di Marcos Reigota

Educacion y comunication para el cambio climatico. Un punto de vista critico de los obstaculos y resistencias, di Edgar Gonzàlez-Gaudiano e Cartea Pablo Meira

Imprese in viaggio nella complessità, di Luca Comello


Capabilities approach e sviluppo sostenibile, di Marco Schiavetta
La diffusione dei sistemi solari in Italia e la nascita di una cultura della sostenibilità energetica. Una proposta di lettura, di Valerio Corradi

Rifiuti e Società, di Marco Ettore Grasso
Valutazione ambientale strategica: l’approccio del sistema di supporto alle decisioni DIVAS, di Monica Camuffo, Silvia Lombardo e Gabriele Zanetto
Formazione e sotenibilità: didattica partecipata e aree protette, arte dell’intreccio e ecodesign, di Piergiorgio Pizzuto

Abstracts

Numero 4 – 2008


SOMMARIO5Presentazione, di Walter Fornasa e Mario Salomone

Mappe
9Comunicare la scienza: chi? come? in che modo? Per un’educazione scientifica e consapevole dei risvolti epistemologici, di Elena Camino, Laura Colucci-Gray, Manuela
31Bio:grafie. Oltre l’educazione ambientale, di Marcos Reigota

48Educaciòn y comunicación para el cambio climatico. Un punto de vista critico de los obstaculos y resistencias, di Edgar González-Giuliano, Pablo Meira-Cartea
75Imprese in viaggio nella complessità, di Luca Comello

87Capabilities approach e sviluppo sostenibile, di Marco Schiavetta

Territori
97La diffusione dei sistemi solari in Italia e la nascita di una cultura della sostenibilità energetica. Una proposta di lettura, di Valerio Corradi
115Rifiuti e società, di Marco Ettore Grasso
146Valutazione ambientale strategica: l’approccio del sistema di supporto alle decisioni DIVAS, di Monica Camuffo, Silvia Lombardo, Gabriele Zanetto
160Formazione e sostenibilità: didattica partecipata e aree protette, arte dell’intreccio e ecodesign, di Piergiorgio Pizzuto

 

177Abstracts

La rivista

Culture della sostenibilità. Rivista scientifica internazionale sui temi della sostenibilità e dell’educazione ambientale. 

Di fronte all’evidente stato di sofferenza ecologica del pianeta e delle relazioni, di fronte all’esigenza di un radicale cambiamento nei nostri modi di concepire e rappresentare il rapporto stesso con il mondo in cui viviamo, è necessario sviluppare un confronto il più trasversale possibile. La rivista nasce così nel 2007 dall’incontro tra più esperienze ed energie, negli ambiti universitario, istituzionale e non profit, come progetto aperto a nuove adesioni e collaborazioni interdisciplinari. Dopo una prima serie pubblicata da FrancoAngeli, dal 2011 è edita dallIstituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro Onlus, in stretta sinergia con .eco.

Culture della sostenibilità è la prima rivista scientifica italiana aperta a contributi internazionali su e per le “culture della sostenibilità”, un ponte interdisciplinare in Italia e tra le comunità scientifiche di tutti i continenti, grazie alla pubblicazione di articoli, oltre che un italiano, in inglese, francese, spagnolo e portoghese. La rivista è rivolta principalmente a quanti sono impegnati nelle comunità di pratica e di ricerca e nell’innovazione, per il confronto e la diffusione di buone teorie e di buone pratiche, e tra paradigmi e tra culture. La rivista mira ad attraversare l’intera gamma dei saperi, formali e informali, teorici ed esperienziali, “alti” e materiali, come pure a coinvolgere tutte le componenti della società (istituzioni a ogni livello, mondo economico, volontariato). La rete dei WEEC (World Environmental Education Congress) fornisce, inoltre, un ponte verso la comunità scientifica internazionale.

Una particolare, ma non esclusiva, attenzione è infine riservata allo strumento dell’educazione (nella sua accezione più ampia, formale, non formale e informale, che comprende quindi anche la comunicazione, l’informazione e la formazione, i processi decisionali inclusivi, il “networking”, ecc.) che esprime la tensione verso un impegno etico, culturale, pedagogico che unisca sentimento della natura, cura lungimirante dell’ambiente, ecologia delle relazioni umane, etica delle responsabilità, ricerca di equità, affermazione di nuovi valori di cittadinanza planetaria unita al senso dei luoghi.

Culture della sostenibilità è realizzato in collaborazione con l’Università di Torino – Cattedra UNESCO in Sviluppo Sostenibile e Gestione del Territorio. Tutti i contributi, tranne quelli “ad invito”, sono sottoposti a un referaggio doppio cieco e rispettano il codice etico della rivista.


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Siti web

Siti gestiti direttamente

http://www.schole.it
Il sito ufficiale dell’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro.

http://www.educazionesostenibile.it
L’URL di “.eco” riassume un obiettivo da perseguire. E la “rivista-rete” è aperta al contributo e alla collaborazione di tutti quanti condividono l’obiettivo della sostenibilità.

www.ilpianeta-azzurro.it
Sito del progetto speciale interamente dedicato al “pianeta acqua”.

http://www.osservatorioturismo.it
Fornisce materiali e contatti sull’eco-turismo e il turismo formativo. Vi si trovano anche gli articoli pubblicati nella “finestra” che “.eco” dedica a questo importante tema.

www.urban-education.net
Nato dalla collaborazione di enti pubblici e privati di sei Paesi europei con il coordinamento dell’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro, riporta materiali sulla città in sette lingue (catalano, francese, greco, italiano, olandese, portoghese, spagnolo). Finanziato dall’azione europea “Connect”, il progetto di ricerca sui temi della pedagogia urbana e di censimento di esperienze e risorse (sviluppatosi nel 2000 e 2001) ha utilizzato francese come lingua veicolare.

http://www.frandy.it
Il progetto è rivolto alla promozione dell’accoglienza dei disabili motori e sensoriali nelle strutture ricettive e negli esercizi pubblici, nell’ottica di un ambiente “sostenibile” anche sotto il profilo sociale e relazionale e del sostegno al turismo con bisogni speciali. Fornisce documentazione e consulenza on line agli operatori del settore. Avviato nel 2002, a regime dal 2004.

www.3weec.org
Sito ufficiale del Terzo Congresso Mondiale dell’Educazione Ambientale (WEEC), Torino 2-6 ottobre 2005.

http://www.schole.it/contenuti/attivita/progetti/Scanner
Sito del progetto “Scanner”, finanziato dalla Provincia di Torino, per promuovere la qualità, coerenza e sostenibilità ambientale delle strutture educative.
Il progetto si è sviluppato nel 1998-2000.

http://www.schole.it/socrates
Il sito presenta le attività svolte nell’ambito del Piano regionale di promozione Socrates affidato dalla Regione Piemonte all’Istituto-Progetto EOS nell’ambito delle azioni a regia regionale previste dalla cosiddetta “legge Giovani” nei piani 1999, 2001 e 2002.

http://www.schole.it/contenuti/attivita/progetti/transiter/home.html
Per tre anni (dal 1997 al 1999) scuole della provincia di Torino e della Savoia hanno lavorato insieme su temi ambientali e del patrimonio naturale e culturale del loro territorio. Questo sito, realizzato nell’ambito di un Interreg Italia-Francia, raccoglie i progetti nati dai gemellaggi.

Siti progettati

www.ecomuseo.schole.it
Ecomuseo delle Terre d’acqua
Sito nato dalla partecipazione di decine di scuole alla ricerca per studiare e presentare la cultura materiale dell’area risicola che ha il suo cuore nella provincia di Vercelli ma si estende anche alle province di Alessandria, Novara e Biella e che si organizza e si promuove attraverso l’Ecomuseo delle Terre d’acqua. Il progetto, denominato “Atlante multimediale della cultura materiale”, ha preso il via nel 2002 ed è realizzato dall’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro con il sostegno, oltre che dell’Ecomuseo, della Provincia di Vercelli e del Centro di educazione ambientale provinciale, su fondi della Regione Piemonte.

www.arpa.piemonte.it/EducazioneAmbientale/
Realizzazione delle pagine del sito web dell’Arpa Piemonte dedicate all’educazione ambientale, nell’ambito di una collaborazione all’impostazione/conduzione delle attività del settore a livello regionale (“Bormida senza confini”, “Cosa c’è vicino a me”, ecc.).

www.ecosistemaverbano.it
Progettato dall’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro nell’ambito di Interreg III Italia-Svizzera come parte del progetto “EcoSistema Verbano – Il cielo si specchia nel lago”.

www.regione.piemonte.it/ambiente/tutela_amb
Tra il 1994 e il 1996 l’Istituto ha realizzato i siti web dei Laboratori territoriali della Rete regionale di servizi per l’educazione ambientale, nell’ambito di un vasto arco di attività di costruzione della rete e di diffusione dell’educazione ambientale a livello regionale che ha visto, sempre per conto della Regione Piemonte, l’intervento di “facilitatori” nelle diverse province piemontesi, l’ideazione e la realizzazione della newsletter “RetEAmbiente” e lo svolgimento di un’approfondita indagine (v. Indagine sull’educazione ambientale in Piemonte, 1998).

Collaborazioni a siti

http://www.hotes.ful.ac.be/eurosymbioses
Sette Paesi europei (Belgio, Germania, Spagna, Francia, Grecia, Italia e Portogallo) hanno dato vita (tra il 1996 e il 1997) a “EuroSymbioses”, un progetto di formazione a distanza e di banca dati sui temi ambientali, attraverso un portale in inglese e francese.
L’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro ne è stato il partner per l’Italia
Gli altri partner: Réseau IDEE – Belgio, Polis – Grecia, Ecole et Nature – Francia, ERTCEE – Germania, Societat Catalana d’educaciò ambiental – Spagna, ASPEA – Portogallo.

Kyoto spegne quattro candeline

Il 16 febbraio si è celebrato  il 4° compleanno del Protocollo di Kyoto, l’accordo internazionale entrato in vigore il 16 febbraio 2005 e ratificato da 184 nazioni  per la graduale riduzione entro il 2012 dell’emissione globale dei gas a effetto serra.

Si tratta di una giornata dedicata alla sensibilizzazione sui temi legati al risparmio energetico e al rispetto della Terra. Un compleanno al quale l’Italia si presenta con un regalo di cui essere poco fiera. Il nostro paese è infatti ancora molto lontano dal raggiungere gli obiettivi del trattato ma il peggio è che, dal 1990 (anno di riferimento per il protocollo) al 2006,  invece di ridurle ha incrementato le sue emissioni del 9,9%. Tuttavia, secondo un dossier presentato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, il trend sembra aver invertito la marcia, registrando negli ultimi due anni una diminuzione costante. Per raggiungere l’obiettivo previsto nel 2012 (riduzione del 6,5%) l’Italia deve fare ulteriori e impegnativi sforzi, soprattutto nel settore dell’energia rinnovabile, che oggi rappresenta una quota marginale della produzione energetica nazionale.

Nel mondo la situazione non è certo meno critica. Dal 1990 al 2006 le emissioni di Co2 sono infatti aumentate di circa 7 miliardi di tonnellate. A pesare sull’incremento sono in primo luogo i gas di scarico dei paesi neo-industrializzati responsabili del 53% delle emissioni totali ma anche gli Stati Uniti che da soli costituiscono un ulteriore 20% delle emissioni. L’amministrazione Bush si è sempre opposta alla firma dell’accordo, ma c’è da sperare che con Obama, la cui campagna elettorale è stata proprio incentrata sulle problematiche ambientali, le cose siano destinate a migliorare. Molto più incoraggiante invece la situazione europea;la Ue, anche grazie all’accordo 20-20-20, riuscirà a raggiungere e addirittura superare l’obiettivo dell’8% stabilito a Kyoto con un tasso di riduzione pari al 11,3%.

Nonostante gli scenari poco rosei, è importante rifocalizzare  gli obiettivi del Protocollo di Kyoto, che rappresenta il primo momento in cui tutto il mondo ha capito quanto la salvaguardia della salute del pianeta fosse un imperativo vitale, coordinando gli sforzi per scongiurare una crisi climatica. In particolare la lotta agli sprechi energetici e la difesa dell’ambiente richiedono la collaborazione di tutti i cittadini, a partire dalle piccole azioni quotidiane. Come? Ad esempio evitando gli sprechi,  chiudendo il rubinetto dell’acqua mentre ci laviamo i denti; oppure utilizzando le lampadine a basso consumo energetico, spegnendo gli elettrodomestici quando non si usano, spostandoci con i mezzi pubbllici. Inoltre è opportuno evitare i sacchetti di plastica al supermercato e ancora preferire i prodotti locali e di stagione o quelli biologici quando facciamo la spesa; infine, scommettere sulla raccolta differenziata e sul riuso dei materiali di scarto.

Per consultare  il documento completo sul Protocollo di Kyoto cliccare qui

2009: Anno Internazionale delle Fibre Naturali

A stabilirlo è stata la FAO che ha accolto con favore la decisione presa dall’Assemblea Generale dell’ONU, dando un ulteriore contributo al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio.
In una fase particolarmente delicata per l’industria tessile mondiale, il progetto per la diffusione di una cultura del consumo e della produzione eco ed eticamente sostenibile punta sulla sensibilizzazione del consumatore. Questi dovrà diventare più consapevole dell’importanza delle fibre naturali e rafforzare la domanda di prodotti che ne fanno uso, in modo da migliorare l’impatto che l’agricoltura ha attualmente in percentuale sulla produzione industriale, salvaguardando il reddito complessivo dei paesi produttori e tutelando l’ambiente.

Sono da ritenersi fibre naturali il cotone, la lana, la juta, il lino, il cachemire, l’angora, la seta, la fibra di cocco, la canapa, la raffia, la paglia e molte altre. Alcune di origine vegetale altre animale, sono usati per fare tessuti ed altri beni di consumo, come complementi di arredo, oltre che per impieghi industriali. Esse costituiscono un’importante fonte di reddito per milioni di agricoltori, valutato nell’ordine di 40 miliardi di dollari l’anno. In molti casi le fibre rappresentano il 50% delle esportazioni in alcuni Paesi in via di sviluppo.

L’obiettivo primario dell’anno internazionale delle fibre naturali è rimettere in primo piano queste fibre ed evidenziarne il valore agli occhi dei consumatori, aiutando al tempo stesso a sostenere i redditi dei produttori. Una sfida importantissima che coinvolge anche, e soprattutto, le case di moda e i produttori tessili. La riscoperta di alcune fibre nazionali, come effetto della crisi economica che frena i commerci, potrebbe essere un’occasione per lo sviluppo di alcune imprese agricole nazionali e rilanciare la moda made in Italy. In questo modo sarebbe possibile confezionare tre milioni di abiti all’anno a Km zero che non dovrebbero percorrere distanze sproporzionate con mezzi inquinanti prima di essere indossati.

A guidare gli interventi e le iniziative per sensibilizzare sull’uso e sul ruolo di familiari risorse naturali spesso date per scontate, è a disposizione un Comitato Direttivo Internazionale, che fa da coordinamento generale delle varie celebrazioni, in partnership con molte altre organizzazioni. La FAO è al lavoro per trovare risorse da paesi donatori ed associazioni per finanziare le attività, come mostre, sfilate di moda, conferenze, documentai televisivi, concorsi nelle scuole. L’anno internazionale della Patata, celebrato l’anno scorso, è stato reso possibile proprio grazie a donazioni pari a 800.000 dollari.

Tra i principali eventi in programma ci sono un Vertice internazionale sulla lana Mohair in Sudafrica ed un Festival delle fibre creative a Soth Caterbury, in Nuova Zelanda.

Per ulteriori informazioni:

Ufficio Stampa FAO

Sito web: fao-newsroom@fao.orgIndirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo

Telefono: (+39) 06 570 53625

Per consultare il testo completo degli Obiettivi del Millennio cliccare qui