L’obiettivo della tavola rotonda, promossa dal Centro diocesano della pastorale sociale (CDPS) di Bergamo, è contemplare e custodire le bellezze del creato fruendo di pillole di teologia e approfondendo il dialogo tra fede e scienza. «Oggi, infatti, le scienze naturali dicono molto sull’origine e l’età della Terra – sottolinea Renato Romano, presidente del Centro per la Salvaguardia del Creato e responsabile del progetto -. Tuttavia, ci sono ancora domande senza responsi e, di fronte alla questione ambientale, che induce a un disorientamento sia sul presente che sul futuro dell’umanità, più che mai, occorre intensificare il dialogo tra scienza e fede, facendo in modo che esse nella loro autonomia convergano il loro fine di servizio per l’uomo e l’umanità».
Il dialogo tra la fede e la scienza
Il dialogo teologico e scientifico può promuovere lo sviluppo e la crescita integrale della collettività, carpire gli affascinanti segreti del mondo e aiutare noi tutti a trovare risposte, anche in relazione al nostro rapporto con l’ambiente. Le riflessioni sull’uomo, sulla fede e sulla natura stessa non appartengono, infatti, solo al cultore di ecologia o al teologo, ma devono essere condivise da tutti, perché no, anche attraverso l’osservazione degli astri.
Partecipano all’incontro Silvia Ghislandi, presidente del Circolo degli astrofili bergamaschi, don Francesco Poli, direttore del CDPS, e Luciano Valle, ecofilosofo dell’Università degli Studi di Pavia.
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A.R.
04/10/10