Le feste, si sa, sono anche una occasione per regali, cene, viaggi e rischiano di trasformarsi in un tributo al consumismo; con un po’ di attenzione, però, possono diventare più sostenibili.
In occasione della festa della mamma, ecco alcune raccomandazioni, che valgono ovviamente tutti i giorni, ma che è bene ogni tanto ricordare.
Andate a mangiare fuori? Scegliete un ristorante con menù a chilomentri zero. Se invece preparate il pranzo a casa, preferite materie prime locali e di stagione e cibo biologico di filiera corta.
Sempre a proposito di cibo, collaborate alla lotta contro gli sprechi alimentari: vi sarà utile dare un’occhiata a Last Minute Market.
Per i regali, potete optare tra una donazione per una campagna raccolta fondi di utilità sociale, oggetti realizzati da cooperative sociali, acquisti nelle botteghe del commercio equo-solidale.
Se state pensando a donare capi di abbigliamento, non dimenticatevi della tragedia di Dacca, il cui bilancio attuale si aggira intorno ai mille morti: attenzione alle griffe che fanno produrre maglie, camice, vestiti, scarpe nelle tante fabbriche come quella crollata in Bangladesh. Made in Bangladesh non vuole però necessariamente dire Dacca: esistono molti marchi che qui producono eticamente i loro capi, oltre a garantire un minore impatto ambientale.
Un modo di festeggiare originale e sicuramente gradito può essere quello di avviare un giardino o un orto urbano, meglio ancora se comunitario.
10 maggio 2013