Si è concluso con una Tesi di Laurea il progetto +SPORT -SPRECHI

La sostenibilità e la lotta agli sprechi possono diventare fair play. Non tutti gli sportivi sanno che esiste un Codice Verde del Coni in cui si invitano la Organizzazioni Sportive e gli atleti a sostenere azioni che  controllino di consumi di acqua, energia e promuovano  valori ambientali.

Con il progetto +Sport –Sprechi, finanziato dalla Fondazione Cariplo e realizzato dall’Istituto Scholè Futuro di Torino, dalla FIPAV di Lodi, con il supporto scientifico del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria (DEIB) del Politecnico di Milano, si è cercato di ridurre gli sprechi all’interno di manifestazioni sportive nel territorio lodigiano. In questo modo  non si toglie gusto allo sport, anzi lo si moltiplica perché oltre che far stare bene noi, si fa bene anche l’ambiente.

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Tappa conclusiva del Tour 2014 a Padova

(testo e fotografie di Massimo Boyer)
Organizzazione, davvero impeccabile in ogni dettaglio, a cura di Diving Academy Nord Est. https://www.facebook.com/DivingAcademyNE

 

Sabato a Padova, presso il centro sportivo Oasi 2000, si sono susseguite le presentazioni di Fabio Figurella, sulla filosofia di DIving Academy e la collaborazione con Tribord e Suex, di Piero Mescalchin, che ha presentato l’ecosistema delle Tegnue di Chioggia, e di Massimo Boyer che ha parlato della collaborazione con Reef Check Italia e di fotografia subacquea.

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Ecogalateo e acquagalateo (di S. Moretto)

L’acqua è un bene che diamo sempre più per evidente, e che al contrario sta diventando sempre più raro e prezioso. Già ai giorni nostri, a soffrire per carenza di risorse idriche sono circa un miliardo e mezzo di persone, fra meno di vent’anni potrebbero raddoppiare. È un’emergenza planetaria che sta peggiorando rapidamente. Inoltre con il continuo miglioramento delle condizioni di vita e con l’aumento della popolazione, la domanda d’acqua aumenta sempre più velocemente tanto che in questi ultimi tempi una delle preoccupazioni più significative è proprio la sua disponibilità futura. Numerosi scienziati ed economisti prevedono che se si dovesse preocedere a consumare acqua ad un ritmo sempre maggiore, il futuro della specie umana e di ogni altro organismo vivente potrebbe essere a rischio.
Il nostro pianeta sta cambiando. Piove meno di 50 anni fa, ma tutta la pioggia cade nello stesso momento. Visto che i giorni piovosi sono diminuiti, le precipitazioni sono più concentrate e devastanti. La terra non trattine più, è quindi immediatamente alluvione.
E mentre il deserto di espande, il mare diminuisce. La sabbia sta già ricoprendo oltre il 20% del pianeta e ogni anno continua la sua avanzata di altri circa 70 mila chilometri quadrati di terra. Secondo un’analisi delle Nazione Unite, oltre 100 milioni di persone sono minacciate, anche per colpa dell’effetto serra, e dovranno presto emigrare, inseguite dalla sabbia, in circa 110 Paesi del mondo.
Per fare un esempio il Lago Aral o il Deserto del Karakum, nell’Asia Centrale, tra il Kazakhstan e l’Uzbekistan.
Il nome significa “mare delle isole”, in virtù delle numerose isole che erano visibili nei pressi della costa orientale.
E’ stato un lago profondo oltre 50 metri, oggi è un deserto bianco (perchè salato) abbandonato da tutto e tutti, la poca acqua rimasta ha un tasso salino talmente alto da uccidere gli animali che vi abitano.
Sono in corso alcuni tentativi di recupero, ma fattori come evaporazione, vento, sabbia, cattiva gestione delle coltivazioni, non facilitano il processo.
Ma ancora l’asprezza dell’ambiente naturale del Sertão in Brasile, aggravato dallo sfruttamento delle risorse del suolo, anche attraverso la monocoltura della canna da zucchero, e quindi la conseguente deforestazione ed inevitabile desertificazione, ha spinto ad un’emigrazione di massa.
Infine il Souf in Algeria, il suo nome deriva dal berbero e vuol dire fiume. Sembra incredibile parlare di acqua in una regione come questa avvolta dalla sabbia, basta pensare che in queste terre si parla di mare…di dune. Invece è presente una vena acquifera che scorre sottoterra grazie ad un fiume fossile che un tempo inondava il terreno, e questo fa si che l’acqua salga lentamente in superficie. Tutto ciò sta creando delle gravi problematiche alla città di El Oued, che per questo strano evento rischia di sprofondare proprio come Venezia. Ovviamente se da un lato quest’acqua può risultare pericolosa, dall’altra parte diventa un serio vantaggio per tutti quelli che devono irrigare i campi, infatti è sufficiente scavare dei buchi, anche piccoli, per poter permettere alle radici delle palme di essere in contatto diretto con le acque sotterranee.
Se non vogliamo quindi il ripetersi della storia o peggio ancora, ecco che da qualche parte bisogna iniziare ed ecco perchè già in passato è stato proposto all’Aja un “ecogalateo” nel quale coesistono innovazioni e cambiamento d’abitudini.
E se spingessimo oltre l’analisi si potrebbe parlare di “acquagalateo”, e quindi troveremmo tra le altre cose: 

  • Chiudiamo bene i rubinetti e non lasciamo scorrere l’acqua se non è necessario.
  • Verifichiamo che non ci siano perdite nei tubi.
  • Facciamo la doccia: riempire la vasca da bagno richiede più acqua.
  • Utilizziamo lavatrice e lavastoviglie solo quando sono piene. È un risparmio di acqua e di energia.
  • Dotiamoci di un serbatoio di servizio del Wc a doppio pulsante, in modo da dosare lo scarico secondo le esigenze.
  • Ricordiamoci che un prato “all’inglese” in un paese caldo come il nostro esige molta acqua; esistono tipi di semi che garantiscono un bel verde con meno acqua.
  • Evitatiamo di gettare rifiuti di qualsiasi tipo vicino ai corsi d’acqua: inquinano e ne rallentano lo scorrimento con gravi rischi in caso di piogge intense.
  • Facciamo controllare i pozzi neri delle nostre case.
  • Non lasciamo sacchetti e bottiglie di plastica, lattine o altro sulla spiaggia, non gettiamoli dalla barca o da una scogliera.
  • Non preleviamo mai organismi marini: limitiamoci ad ammirarli vivi nel loro ambiente.
  • Per chi ha un’imbarcazione: non gettate l’ancora su quelle macchie scure che vedete sul fondo della baia. È una prateria di Posidonia, un tesoro dei nostri mari.

  

Profilo autore: Stefano Moretto, Diver e skipper, lavora e vive in Francia, si occupa di sviluppo ed innovazione di prodotti in campo subacqueo.Coordinatore redazionale e responsabile del progetto “il Pianeta azzurro” e de “La Collana del Faro”. Esperto in Biologia marina, giornalista, si occupa di divulgazione scientifica e coordina progetti di educazione ambientaleidrobiologica. Collabora alla realizzazione di progetti sportivi con integrazione sociale di diversamente abili. E’ stato coordinatore territoriale del Piemonte dell’associazione ambientalista Marevivo Divisione Subacquea. Fondatore ed organizzatore di associazioni sportivo-culturali, quali Associazione Bioma, Marine-life, Mondomarino, Aquax, Tritone eAgusta (www.agustaresort.com)

 

Il Saldatore subacqueo

Jeff Lemire
“The Underwater Welder”, tradotto da Panini con il titolo “Il Saldatore subacqueo
Panini Comics  (collana 9L) Editore, 2013,
Graphc novel, 220 pp.
19 euro
Disponibile in eBook 

Jeff Lemire racconta la storia di Joseph Jack, saldatore subacqueo in un impianto di trivellazione al largo della costa della Nuova Scozia.
Le imperfezioni sono calcate, quasi incise, evidenziano la sofferenza, un corpo precario e fragile, che subisce il passare del tempo. I volti sono disegnati consumati, erosi dal rimorso e dal rimpianto. Ambientato in un piccolo paesino del Canada, la vicenda narra del rapporto mancato tra padre-figlio. Rapporto che incide sulla vita di Jack. Ossessionato da un lavoro difficile e complesso nei fondali marini, con l’imminente nascita del primogenito e con un matrimonio che incomincia ad incrinarsi, Jack diventa sempre più introspettivo fino a…

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La svolta sostenibile del Calendario Lavazza 2015

Il calendario Lavazza 2015, realizzato con Slow Food dal fotografo americano Steve McCurry, è dedicato agli earth defenders, contadini e produttori africani che con il loro lavoro tutelano produzioni locali e biodiversità. Ma tutti possono rispondere alla “call to action” Lavazza e agire per la difesa della Terra 

“Sono depositari della biodiversità, difendono l’assetto idrogeologico, sono un esempio” così Carlo Petrini, presidente e fondatore di Slow Food, definisce gli earth defenders” i Difensori della Terra che sono al centro del calendario Lavazza 2015, presentato al Salone del Gusto di Torino e realizzato con Slow Food, firmato da Steve McCurry con la direzione creativa di Armando Testa.

 È un viaggio fotografico nelle storie di quotidiano eroismo di donne e uomini che ogni giorno con orgoglio e dedizione difendono i propri progetti in Africa. Da Nadia, paladina dell’olio di argan in Marocco, a John, guardiano delle zucche di Lare in Kenya. Da Anna, che si batte per la qualità del cuscus di miglio salato sull’Isola di Fadiouth, in Senegal, fino ad Asnakech, sentinella a guardia delle piantagioni di caffè in Etiopia.

Lavazza Calendar 2015 – PHOTO BY STEVE McCURRY

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Il Cesvi ha presentato l’Indice Globale della Fame 2014

 Oggi hanno fame 805 milioni di persone. Questo il dato che emerge dall’Indice Globale della Fame 2014 (Global Hunger Index – GHI) presentato il 13 ottobre a Milano da Cesvi in collaborazione con ISPI e Link 2007, con il patrocinio di Expo2015.

L’Indice Globale della Fame è uno dei principali rapporti internazionali, combina tre indicatori: la percentuale di popolazione denutrita, il tasso di mortalità infantile sotto i 5 anni e la percentuale di bambini sottopeso con meno di 5 anni.

La fame globale è in calo, ma il numero di persone affamate nel mondo resta ancora troppo alto.

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TORNA IL CONCORSO PER LE SCUOLE “IMMAGINI PER LA TERRA” A CURA DI GREEN CROSS ITALIA

Adottare buone pratiche alimentari, scoprire come le nostre scelte quotidiane possono influenzare il benessere di Paesi lontani e individuare azioni per la protezione e la valorizzazione della biodiversità. Sono alcuni degli obiettivi per studenti e insegnanti che parteciperanno alla XXIII edizione del concorso nazionale “Immagini per la terra, iniziativa di educazione ambientale promossa da Green Cross in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e con il supporto di Acqua Lete.

Seguendo il tracciato indicato dall’Expo di Milano 2015 Nutrire il Pianeta, energia per la vita”, Green Cross mette al centro della riflessione l’alimentazione sana e sostenibile e sceglie come titolo per l’anno scolastico 2014/2015 “Per un pugno di semi”. Perché questi minuscoli quanto preziosi tesori sono sempre più a rischio, al centro di speculazioni e battaglie, guerre burocratiche e legali, economiche e finanziarie.

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NUTRIRSI DI PAESAGGIO, IL FAI PROPONE PER LE SCUOLE PROGETTI DI SCOPERTA E STUDIO DEL PAESAGGIO

Il FAIFondo Ambiente Italiano presenta, con il sostegno di Ferrero, il progetto “Nutrirsi di paesaggio”, che intende offrire a docenti e studenti un percorso formativo per avvicinare e sensibilizzare gli studenti al tema della tutela del paesaggio quale “…territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni.” (dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio).
Nel corso dell’anno scolastico 2014/2015, in linea con Expo Milano 2015, il FAI propone di approfondire il rapporto tra l’uomo e l’ambiente attraverso l’osservazione e lo studio del paesaggio rurale italiano, quale viva testimonianza di un processo che, sin dai tempi antichi, ha caratterizzato la trasformazione del nostro territorio per soddisfare una delle esigenze principali dell’uomo: il nutrimento.  

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.eco 204-205 numero di luglio-agosto 2014

 

 

 

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SOMMARIO

Tema. After project. Analisi e soluzioni per l’edilizia sociale e la riqualificazione energetica, un progetto europeo. A cura di Morena Caredda

5 After, un progetto replicabile, di Morena Caredda

12 Spazio agli utenti, di Morena Caredda

15 Social Housing in Europa, di Morena Caredda

19 Cohousing: risposte collettive ai nuovi bisogni del mondo contemporaneo, di Matteo Robiglio e Mario Salomone