Il nuovo Supereroe…diversamente abile

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Incontro con Sergio Rilletti, scrittore milanese che ha inventato Mister Noir. Uno 007 italiano del tutto originale, sbarcato a Sanremo per un insolito thriller.
Incontro Sergio in uno di quei pomeriggi di sole che regalano la stessa allegria dei suoi thriller umoristici. «Mi chiamo Sergio Rilletti ho 41 anni e sono uno scrittore. Lo sono ventiquattro ore al giorno, anche quando dormo. Sono affetto da tetraparesi spastica e munito di notevole caparbietà. Se la prima mi ostacola nei movimenti, la seconda mi permette di andare avanti come un panzer, raggiungendo sempre i miei obiettivi.

Tutti i risultati che riesco a ottenere li devo al mio impegno e a coloro che mi danno fiducia pubblicando i miei racconti su riviste cartacee e on-line, blog, periodici e antologie».

Recentemente intervistato da due programmi radiofonici della Rai, Diversi da chi? e Tutti i colori del giallo, dopo un diploma in analisi contabile Sergio sta dedicando la sua vita al sogno di affermarsi come scrittore.

In fondo alla pagina è possibile leggere il racconto Festival o morte ispirato al 60° Festival di Sanremo



Come ti è venuta l’idea di un supereroe diversamente abile?
«L’idea mi è venuta alla fine del 2002, quand’ero agli inizi della collaborazione con M-Rivista del mistero. La mia intenzione era di rendere omaggio al 2003 che, ormai alle porte, era stato proclamato Anno Europeo della Disabilità. E volevo farlo divertendo, ovvero non limitandomi a creare il primo eroe disabile seriale della letteratura italiana, ma rendendolo protagonista di thriller umoristici. Idea che piacque subito ad Andrea Carlo Cappi, direttore editoriale della rivista, che mi diede il suo benestare».

Quali sono le caratteristiche di Mister Noir?
«Mister Noir è un detective privato che vive e opera a Milano. Ha serie difficoltà motorie, che per puro caso coincidono con le mie, alle quali riesce a supplire grazie a una serie di ausili, non necessariamente pensati “per disabili”. Il sostegno maggiore arriva da Consuelo Gomez ed Elena Fox – che l’aiutano rispettivamente in casa e nelle indagini – e, soprattutto, dalla sua forte personalità, che gli fa vivere tutto con estrema sicurezza nelle proprie capacità. Capacità fisiche e mentali che lo inducono a considerarsi un “super-dotato” in un mondo popolato da semplici “normodotati”. La sua sferzante ironia e il suo nonsense possono abbattersi su chiunque incontri, provocando disorientamento e, a volte, indignazione. Ma intanto, tra una battuta e l’altra, lui è l’unico a riuscire a risolvere casi che, con grande irritazione del commissario Cordieri, non hanno mai nulla di normale».

Così poco normali che Mister Noir sbarca addirittura a Sanremo…
«Il Festival della canzone italiana è una mia grande passione, che coltivo sin da bambino, tant’è che l’anno scorso ho voluto celebrarlo in due modi: scrivendo un mini-noir ispirato alla canzone Grazie dei fior, che portò Nilla Pizzi a vincere la prima edizione del Festival, e facendo da moderatore nel blog di Massimo Maugeri, curatore del prestigioso blog Letteratitudine, dedicato all’edizione in corso del Festival.
Dato che il Festival di Sanremo è l’evento mediatico più seguito dell’anno, mi sembrava una buona opportunità per Mister Noir. La mia intenzione, però, non era quella di fare un’operazione “furbetta”, limitandomi a inserire delle scene del Festival in un contesto che non c’entrava nulla al solo scopo di “storicizzare” il racconto, ma quella di creare un vero e proprio thriller, scritto in tempo reale, giorno per giorno, basato su ciò che avrei notato durante ogni singola serata del Festival».


E Mister Noir, acuto e altamente ironico, non ha certo potuto esimersi dal commentare ciò a cui, come telespettatore, stava assistendo. Cosa ne pensa, invece, dell’ambiente, dell’inquinamento costante dei luoghi in cui opera e dell’educazione ambientale. Riuscirà il suo autore a girargli la mia domanda?

«Io sono il “biografo” dell’ironico detective, quindi gli ho girato la domanda e lui mi ha risposto così: “L’educazione ambientale è davvero un problema annoso, perché l’ambiente non vuole affatto essere educato dagli uomini. Protesta su tutto!… Lo smog gli rende poco gradevole l’aria, gli abusi edilizi deturpano la sua immagine, non vuole permettere ai cacciatori di fare liberamente quello che vogliono e ogni volta che qualcuno abbatte una parte di foresta gli cresce il buco nell’ozono!… È pieno di esigenze, questo ambiente!… E, di contralto, ci sono terremoti, alluvioni, esondazioni, pareti di montagna che sembrano sciogliersi come panetti di burro franando, tsunami, eruzioni vulcaniche e onde anomale che si abbattono su tutto ciò che l’uomo ha creato per garantirsi il possesso dell’ambiente. A chiosa di tutto ciò, orche rinchiuse in parchi acquatici affogano le proprie istruttrici!… Ecco: io non so se questi fatti siano un chiaro messaggio dell’ambiente ma, se fosse per me, lo tratterei con molto più rispetto… magari dandogli del Lei!». (Mister Noir)

Quali sono i tuoi progetti su Mister Noir per il futuro?
«Innanzitutto finirò di scrivere un’avventura per un’antologia che sto curando. Si tratta di una raccolta di thriller dedicati al mondo dell’handicap, a cui hanno aderito molti autori. Poi scriverò un nuovo racconto per la LEDHA (Lega per i Diritti delle persone con Handicap), di cui non posso rivelare ancora nulla. Infine, mi piacerebbe trovare un editore che fosse interessato a pubblicare Le avventure di Mister Noir in un volume unico. Direi che, dopo oltre cinque anni di onorata carriera, festeggiati degnamente a novembre sulle pagine virtuali di ThrillerMagazine, ce lo meriteremmo proprio: sia io sia lui».

Leggi l’avventura di Mister Noir FESTIVAL O MORTE, un racconto scritto “in tempo reale”, giorno per giorno, ispirato a ogni singola serata del 60° Festival di Sanremo. La trama della storia è stata condizionata dagli eventi che si presentavano, di volta in volta.

“Il risultato è una fusione di fantasia e realtà, dove la realtà è caratterizzata da tutto ciò a cui milioni di telespettatori sono stati diretti testimoni, e la fantasia… è tutto il resto!” (Sergio Rilletti)

Silvia Gelmini


22 marzo 2010

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