Prosciutto al “sole”

prosciutto
Ma cosa c’entra il sole con il prosciutto, forse può essere una nuova tecnica di stagionatura? Oppure una trovata pubblicitaria? Invece no, è semplicemente un ottimo esempio di green economy, una nuova forma di economia che si sta sviluppando in questi ultimi periodi.
La Green economy oltre ai benefici economici considera in maggior modo i danni ambientali causati, ad esempio, dall’estrazione di materie prime, dal loro trasporto e trasformazione in prodotti finiti e, non meno importante, prende in considerazione anche il loro smaltimento finale che può tradursi in un possibile riciclaggio o danno ambientale. Questa economia “verde”, promossa nel 2009 dal Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama, ha come obiettivo la riduzione del consumo di energia e di risorse naturali, delle emissioni di gas serra e dell’inquinamento locale e globale in modo da realizzare un’economia sostenibile che utilizzi prevalentemente fonti rinnovabili (biomasse, eolico, solare, energia idraulica).
Inoltre prende in considerazione l’effetto negativo dell’attività economica sul cambiamento climatico e il riscaldamento globale e cerca di contrastare il modello economico ‘nero’ basato sui combustibili fossili (come carbone, petrolio e gas naturale).
In accordo con questi motivi, l’ Energy System, azienda friulana fornitrice di energia solare, ed il prosciutto Bagatto di San Daniele, un prodotto a marchio dop, hanno deciso di collaborare per utilizzare il sole come fonte di energia da trasformare in potenza elettrica. L’impianto in questione è di medie dimensione, 20 kWp di potenza installata con una produttività annua superiore ai 20mila chilowattora, in modo da fornire al prosciuttificio l’energia elettrica di cui ha bisogno.
Energy System, ha scelto di offrire ai suoi clienti di impianti industriali la filiera corta, che prevede un rapporto diretto tra produttore e consumatore, rigorosamente made in Italy. E l’idea è stata più che apprezzata visto il fatturato di questi primi sei mesi, di circa due milioni di euro.

23 Marzo 2010

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