“Mammacqua,venderesti tua madre?” Paco Desiato al Palazzo delle Arti

mammacqua00

 

Paco Desiato nasce a Napoli nel 1975. Dalla fine degli anni ’90 si dedica al fumetto d’autore creando alcune serie a fumetti. Nel 2010 collabora con il quotidiano Terra e riceve una menzione speciale al Premio Siani per la storia a fumetti il Sindaco pescatore. Nel 2012 illustra alcuni libri per la Fanucci Editore. Dal 2011 a tutt’oggi lavora come colorista e disegnatore per la Walt Disney Company.
In occasione della giornata mondiale dell’acqua, martedì 22 marzo, Round Robin editrice in collaborazione con Comicon ha inaugurato al Palazzo delle Arti Napoli uno degli eventi targati COMIC(ON)OFF, la mostra “Mammacqua. Venderesti tua madre?”, tavole dall’ultima graphic novel di Paco Desiato. “Mammacqua. Venderesti tua madre?” racconta la battaglia che ha portato alla vittoria del referendum del 2011 promosso dai comitati per l’acqua pubblica. Una storia di estrema attualità: in questi giorni la Commissione Ambiente della Camera sta esaminando la proposta di legge sulla ripubblicizzazione del servizio idrico e il 16 è stato approvato un emendamento che apre ai privati. Il fumetto raccoglie la testimonianza di oltre vent’anni di battaglie in Campania. Napoli è la prima – e tutt’ora l’unica – grande città italiana ad aver dato seguito alla volontà popolare trasformando la ex Arin in azienda totalmente pubblica.
La storia. Il dio Sebeto, nelle sembianze di un vecchio, scalzo e vestito di stracci, ha appuntamento con Parthenope, dea bella ed elegante. I due amanti si incontrano per risolvere una questione che sta molto a cuore alla dea: ad una fontana, inginocchiato, un ragazzo piange e prega Parthenope di salvare la donna che ama. Parthenope ci narra la storia di Claudia e Davide negli anni in cui in Italia nasce la consapevolezza che l’acqua è un bene comune. Un movimento che vedrà impegnate figure politiche chiave e comitati di cui Claudia fa parte e Napoli diverrà la prima grande città italiana con un ente di gestione acque totalmente pubblico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *