Bandiera gialla, colera a bordo

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Emilio Carta
Bandiera gialla, colera a bordo
Magenes Editore, 2009, pp 171, 14 euro

1894. Il piroscafo Carlo R. da Genova si dirige verso il Brasile con un carico di emigranti. A bordo, imbarcato come allievo ufficiale, c’è Giobatta Pendola, nipote dell’armatore Egisto Revello, che a Rio de Janeiro riceverà un pacco contenente diamanti grezzi da portare a Genova. Durante la traversata verso l’America scoppia però un’epidemia di colera e il piroscafo, giunto a Rio, viene messo in quarantena.

Fatto tornare indietro, approda all’isola della Maddalena, per un’ulteriore isolamento. Da lì, l’ufficiale parte per Rapallo in cerca dello zio per consegnargli i diamanti che era riuscito fortunosamente a recuperare, ma viene assalito e ucciso da due briganti. Sepolto nella “fossa degli appestati” porterà con sé il segreto sulla misteriosa fine di quel tesoro. Settant’anni dopo, isole Galapagos: il comandante camogliese “Nucci” Ferrari, in fuga dalle autorità italiane che lo cercano per un efferato delitto, per vie traverse viene a conoscenza di questa storia e decide di tornare in Italia alla ricerca dei diamanti, ma troverà ben altre sorprese. «L’epidemia si estendeva sempre di più: metro dopo metro il vibrione guadagnava spazio nel ventre molle del piroscafo e dal basso, dove erano ubicati i cameroni riservati ai passeggeri di terza classe, cominciò a salire, tanto da mettere in apprensione anche i passeggeri di prima classe che fino a quel momento erano rimasti all’oscuro di una situazione a bordo di tal fatta..»

 

Stefano Moretto

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