USA: gli elettori americani e il cambiamento climatico

Un sondaggio di Pew Research sulle posizioni degli elettori repubblicani e democratici
 
Micron, la rivista dell’ARPA Umbria, riporta un sondaggio dei mesi scorsi sulle opinioni degli elettori americani in vista della scelta tra Clinton e Trump.
Prevedibilmente, “solo il 15% dei repubblicani conservatori – scrive Cristina Da Rold su Micron – ritiene che il riscaldamento globale sia dovuto essenzialmente all’attività umana, contro il 30% dei repubblicani moderati, il 63% dei democratici più conservatori, mentre fra i liberal democratici, 8 su 10 concorda sulla responsabilità umana di questo fenomeno.”
In generale fra gli elettori statunitensi, anche i più democratici, non vi è una consapevolezza unanime sulla gravità delle possibili conseguenze del cambiamento climatico e nel complesso solo un elettore statunitense su due ritiene che ridurre le emissioni fossili farà davvero la differenza. Insomma, rimozione e negazionismo conitnuano a pesare.
“Da questo sondaggio – conclude però l’articolo di Micron – emergono comunque due note positive. La prima è che nonostante un certo scetticismo sulla buona fede di scienza e scienziati, la maggioranza degli statunitensi, indipendentemente dallo schieramento politico concorda sul fatto che gli scienziati  dovrebbero avere un ruolo più determinante nelle decisioni politiche circa le questioni climatiche. Inoltre, sembra vi sia un’attenzione bipartisan verso il potenziamento delle fonti di energia rinnovabili come eolico e solare.”
 

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