Speciale Salone del Libro/Spazio virtuale: una manciata di parole

di Tiziana C. Carena e Francesco Ingravalle

Jaca Book: cinquant’anni in libertà. La casa editrice e le sue avventure

 

Torino. Con gli editori Sante Bagnoli e Vera Minazzi intervengono, tra gli altri il filosofo Carlo Sini, il giornalista del “Corriere della sera” Antonio Ferrari, l’economista Pierangelo Dacrema, il saggista Carlo Formenti, lo slavista Sergio Rapetti, la fisica Lara Albanese. Conduce: Bruno Gambarotta.

Sante Bagnoli ricorda che nel 1967 inizia l’interesse della casa editrice per i problemi del “colonialismo indiretto”, inizia l’interesse per la arte rupestre nel quadro dell’interesse generale per le religioni e per l’antropologia delle religioni. Non va trascurata, a memoria di chi scrive, la pubblicazione del celebre volume Max Weber e la sociologia oggi (1967) contenente gli atti di uno dei più importanti convegni internazionali di sociologia. 

Vera Minazzi, psicanalista, filosofa, musicologa (curatrice, con Bagnoli, dell’Atlante di musica medievale) sottolinea che il catalogo è un arcipelago molto vasto che non si fa chiudere dalle mode, né dalle ideologie.

Vengono presentati i lavori di Carlo Sini, musicologo, oltre che filosofo il quale reputa la Jaca Book come la sua casa editrice.

Carlo Sini sottolinea che la casa editrice nasce da un progetto culturale, non ideologico (mentre tante altre case editrici hanno cavalcato scelte ideologiche); l’editore legge i libri proposti per la pubblicazione, senza alcuna preclusione. La politica della casa editrice persegue una ricerca sull’umano in tutti i suoi aspetti.

Antonio Ferrari parla della pubblicazione del backstage delle grandi interviste che ha curato come inviato (Ceausescu, Mubarack), pubblicazione possibile soltanto con Jaca Book per l’estrema libertà culturale che la caratterizza.

Pierangelo Dacrema ha suggerito che l’economia è una dimensione della vita inscindibile da tutto il resto. E’ ben difficile separare il fatto economico dal fatto non economico. Ma la moneta deve essere superata in una economia post-monetaria. Occorre sviluppare la consapevolezza che il denaro non è il vero motore della storia; battersi per un capitalismo fondato sull’accumulazione del capitale fisico, non monetario; svelare i costi effettivi di un’economia puramente monetaria (che sono assai onerosi).

Carlo Formenti parla del suo libro Magia bianca magia nera , dedicato alla figura dell'”eresia” politica, particolarmente interessante in America Latina. L’esperienza dell’America Latina ci insegna che il capitalismo non è riformabile. Lo vediamo, del resto, anche altrove, nella delocalizzazione delle produzioni e nella patente violazione dei diritti dell’uomo cui l’ideologia del profitto spinge.

Sergio Rapetti ricorda che Jaca Book ha pubblicato per prima i testi clandestini russi, i testi sul “caso” Sinijawskij-Daniel, su Soljenitsin, sottraendosi alle diverse strumentalizzazioni che ne sono state tentate.

Lara Albanese ha parlato, infine della divulgazione della scienza presso i bambini, rilevando come l’educazione alla lettura debba iniziare fin da piccoli e che la narrazione della scienza ne costituisce uno degli aspetti più salienti.

Ernesto Ferrero, infine, ha manifestato la propria ammirazione per la casa editrice Jaca Book, una casa editrice che ha scelto la strada più difficile; ma è questa la strada del vero editore che scommette sul futuro.

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