Per ridurre sensibilmente il carbon footprint e l’emissione dei gas serra, serve innanzitutto un più energico intervento delle comunità locali, delle pubbliche amministrazioni e degli operatori dei servizi di gestione dei rifiuti, per investire nell’aumento delle quote di materiale riciclato. Non dimentichiamo che la produzione di una lattina con “alluminio di seconda mano”consente un risparmio energetico del 95%.
In Italia il consorzio dedicato al recupero dell’alluminio, il Cial, e’ impegnato per incrementare attraverso tutte le forme di raccolta, trattamento e recupero disponibili, l’intercettazione di tutte le tipologie di imballaggi in alluminio e non solo di alcune frazioni, come avviene nella maggior parte degli altri Paesi Europei e per recuperare materiali non solo attraverso la raccolta differenziata, ma anche attraverso tutte le altre forme di trattamento. Una strategia vincente che deve andare a braccetto con una maggiore coscienza ecologica collettiva e interventi concreti del governo.
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