Mobilità sostenibile: fine della corsa

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Dall’8 al 14 novembre la quinta edizione della Settimana UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile (DESS) punta l’attenzione sul tema della mobilità. Di fronte all’esigenza, sempre più urgente, di sensibilizzare la cittadinanza verso forme alternative e più sostenibili di trasporto, spesso, a mancare non è l’impegno del singolo individuo ma sono le politiche intraprese a dimostrarsi non adatte.

Come si può incentivare l’uso della bicicletta quando la maggior parte delle grandi città italiane non è dotata di una rete di piste ciclabili soddisfacente? O, ancora, quando è il Governo stesso a compiere passi indietro nell’ambito della mobilità sostenibile. Un esempio? La Legge Finanziaria 2010 non prevede più la detraibilità fiscale degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. Pertanto gli abbonamenti acquistati nel 2010 non saranno più detraibili dalla Dichiarazione dei redditi 2011. Così facendo i cittadini vengono privati di un’agevolazione che, oltre a portare vantaggi economici, rappresentava anche il segno evidente di una cultura volta a ridurre la dipendenza nei confronti delle auto.

A scoraggiare ulteriormente l’utilizzo dei mezzi pubblici, il taglio previsto dalla manovra economica per il settore dei trasporti locali. Secondo i dati riferiti da ASSTRA (associazione delle società ed enti del trasporto pubblico locale), con l’ipotesi di tagli alle risorse del 10% si verificherebbe un «dimagrimento di -196 milioni di km percorsi all’anno per i servizi di trasporto pubblico locale e di -3,9 milioni di treni-km per le ferrovie regionali (esclusa Trenitalia)». Come conseguenza potrebbero verificarsi incrementi delle tariffe anche del 36% (livello aggregato nazionale). Cosa comporta tutto ciò per il cittadino? «Un biglietto a tempo che oggi costa all’utente 1,04 euro schizzerebbe a 1,40 – sottolineano da ASSTRA -, mentre un abbonamento mensile ordinario passerebbe da 32 a 43,50 euro».

Provvedimenti simili non incoraggiano la divulgazione di una mobilità sostenibile, tanto meno in un momento in cui i tagli – decisamente sostanziosi – dei finanziamenti riservati all’educazione ambientale già ostacolano la divulgazione di buone pratiche e di strumenti adatti ad affrontare le criticità ambientali, in prospettiva di un futuro adatto ad accogliere le generazioni che verranno.

Leggi il comunicato ASSTRA

M.F. e C.G.

14 settembre 2010

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