Me. You. Everyone!

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Anahì, Carol, Cinzia, Maida, Mirvjen, Nayick, Ruth, Yamilee: otto nomi, otto storie di migrazione. Ognuna diversa dalle altre, ma ugualmente intensa. Un viaggio lungo una vita.
La mostra “Me, you and everyone we know”, presentata dall’ong Cesvi, raccoglie frammenti di queste storie. Dietro ogni scatto, il desiderio dei protagonisti di ricomporre il filo della propria identità e di recuperare i valori del proprio essere “uguali e diversi”. Israele, Repubblica Dominicana, Ecuador, Perù, Iran e Albania sono i Paesi di provenienza di questi fotografi non professionisti che hanno partecipato a un laboratorio sull’auto-rappresentazione ideato e curato da Chiara Cremaschi e Gaia Giani e promosso da Cesvi. Un percorso arricchito da racconti scritti scavando nella memoria, alla ricerca dell’immagine mancante in grado di ricomporre il puzzle di tutta una vita.

La mostra, realizzata con il sostegno di Fondazione Cariplo, sarà inaugurata giovedì 12 aprile a Lodi nell’ambito del Festival della Fotografia Etica e resterà aperta al pubblico fino al 15 aprile, presso il Chiostro di San Francesco.
Il Festival, giunto alla sua terza edizione, è una rassegna nazionale nato dalla passione e dall’esperienza ventennale maturata all’interno del Gruppo Fotografico Progetto Immagine, associazione di puro volontariato culturale.

Inoltre la settimana dal 16 al 20 aprile, le scuole che ne faranno richiesta potranno usufruire di una visita guidata alla mostra del Cesvi, mentre dal 1 al 6 maggio la mostra sarà ospitata presso l’ex conventino in via San Lorenzo 1 a Lodi Vecchio (LO) in collaborazione con l’associazione culturale I Ricci.

Per informazioni e adesioni:
tel 035 2058058
massimilianoreggi@cesvi.org

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