I veleni del crimine

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Carlo Lucarelli
I veleni del crimine
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Storie di mafia, malapolitica e scheletri negli armadi che intossicano l’Italia

Einaudi, 2010
pp. 478, 19.50 euro

Corruzione, malapolitica, traffici illeciti di rifiuti, criminalità organizzata: sono solo alcuni dei temi che affronta Carlo Lucarelli in questo libro. Crimini che avvelenano l’Italia e che in nome di un interesse privato sacrificano il bene pubblico.
Le storie raccontate, tratte dai programmi televisivi Misteri d’Italia e Blu notte, stupiscono e indignano. Il quadro che ne esce è quello di uno Stato incapace di difendere i suoi “eroi”, quei cittadini che si oppongono alla corruzione e che cercano la verità, a costo della loro vita.
Il testo si apre con la strage nazi-fascista di Sant’Anna di Stazzema e si conclude con la più recente morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, toccando argomenti come la P2, tangentopoli e il clan dei casalesi. Sono tutti crimini poco chiari, dimenticati e spesso, a distanza di anni, ancora senza colpevoli e mandanti.
Il libro costituisce un excursus su eventi e fatti che hanno accompagnato la nascita e la crescita della Repubblica Italiana, impedendole di svilupparsi in modo sano e producendo nei suoi cittadini un senso di sbigottimento e scarsa fiducia.
Sono «veleni storici, veleni morali ma anche criminali e fisici, come quelli che concretamente infestano il sottosuolo e il mare del nostro Paese», come ricorda l’autore.

Marta Taibi

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