I nuovi orizzonti della scienza

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Si terrà a Genova dal 29 ottobre al 7 novembre il Festival della Scienza, che dedicherà l’ottava edizione al tema dello spazio, simbolicamente rappresentato dalla parola chiave Orizzonti. L’obiettivo è raggiungere mete sempre nuove e ancora ignote, attraverso uno spirito di ricerca insaziabile e la volontà di superare le conoscenze già acquisite.

ll Festival è ideato e organizzato dall’Associazione Festival della Scienza in partnership con Regione Liguria, CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), Comune di Genova, Provincia di Genova e Compagnia di San Paolo e con l’apporto di Telecom Italia, partner fondatore fin dall’inizio, e il supporto di Fondazione Carige.
Secondo la formula collaudata, anche quest’anno si è scelto di usare un approccio contemporaneo, grazie a format e linguaggi sperimentali inediti e alla suddivisione in percorsi tematici. In programma  mostre, laboratori, percorsi didattici interattivi, exhibit fotografici, conferenze, tavole rotonde, workshop, spettacoli teatrali, installazioni, performance musicali e proiezioni cinematografiche. L’obiettivo è proporre un corpus  in grado di superare la tradizionale contrapposizione tra cultura scientifica e umanistica.
Gli oltre 300 eventi, che animeranno il centro di Genova, intendono esprimere l’essenza di una città aperta alla scienza, riflesso di una scienza viva, pulsante,curiosa, che dialoga con la società civile per vincere le sfide di quest’epoca problematica.
La scienza è uno strumento potente anche per scrutare l’orizzonte poiché è in grado di squarciare veli e orpelli ideologici, di confutare i pregiudizi, di mettere in discussione il senso comune. Da questo tema prende spunto la lectio magistralis di Umberto Veronesi (il 30 ottobre alle ore 11) oncologo di fama mondiale e senatore della Repubblica Italiana, mentre nella giornata di apertura salirà in cattedra, l’astrofisico italo-americano Riccardo Giacconi, premio Nobel per la fisica nel 2002, padre dell’astronomia a raggi X: spiegherà come la tecnologia dello spazio ci abbia permesso di estendere le osservazioni astronomiche a tutte le radiazioni dei corpi celesti. A chiudere la prima giornata ricca di emozioni e suggestioni sarà la prima assoluta in Italia di Icaro ai confini del tempo, opera multimediale dell’astrofisico americano Brian Greene con musiche originali di Philip Glass.
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16 Settembre 2010
Giulia Maringoni

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