Giulio Regeni, testimone scomodo

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Sono grandi l’emozione e l’indignazione per l’efferato assassinio di Giulio Regeni al Cairo. La redazione di .eco e di educazionesostenibile.it si associano al dolore della famiglia e alla richiesta che sia fatta presto la verità, senza compromessi.
La FIMA, la Federazione italiana media ambientali, in un suo comunicato, rileva che Giulio Regeni era «impegnato in contesto problematico come quello egiziano nella ricerca sociale sui temi dell’uguaglianza, nella testimonianza sulle trasformazioni in corso nel paese che lo ospitava, nell’impegno civile per l’equità e i diritti.
Ci auguriamo che al suo coraggio, il coraggio di chi lavora sul campo per comprendere e raccontare, corrisponda quello delle autorità italiane, egiziane e internazionali nel fare piena luce su un assassinio che segna indelebilmente le coscienze di tutti.
Giulio Regeni ha unito l’indagine sociale alla pratica giornalistica utilizzando i frutti delle proprie ricerche, che gli sono costate con ogni probabilità la vita, per informare l’opinione pubblica italiana, spesso ignara di ciò che realmente succede sull’altra sponda del Mediterraneo. È un metodo di lavoro, quello di Giulio Regeni, che anche noi, impegnati sul terreno dell’informazione ambientale, sentiamo profondamente vicino al nostro e anche per questo siamo sinceramente e intimamente colpiti da ciò che è accaduto».

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