Giugno: un mese intenso…di giornate importanti per l’ambiente! (di S. Moretto)

WorldDayDesert2016

Giugno è da sempre un mese ricco di impegni…infatti si arriva dalla Giornata Mondiale della Terra, il 22 maggio, e dalla Giornata Europea dei Parchi, il 24 maggio…direttamente alle giornate dell’Ambiente e degli Oceani, rispettivamente il 5 ed l’8 Giugno, per finire al 17 Giugno, con la giornata per la lotta alla desertificazione e alla siccità.
Gli appuntamenti sono tanti e spesso rischiamo di inseguirli senza realmente comprenderli oppure ancora peggio di ignorarli totalmente…ma allora sono giusti o sbagliati?
Per esempio, se prendiamo l’ultima in ordine di calendario, il 17 giugno si celebra la giornata mondiale contro la siccità e la desertificazione, istituita dall’ONU nel 1994 e largamente supportata dall’UNESCO nelle sue azioni di sensibilizzazione e promozione della salvaguardia del patrimonio naturale. Oltre il 40% delle terre emerse del pianeta è minacciato dalla desertificazione. Ogni anno 12 milioni di ettari di terra fertile, fondamentale anche per sfamare una popolazione che rapidamente oltrepasserà i 9 miliardi di esseri umani, viene trasformata in deserto.
La pressione umana sulla ricchezza dei suoli del pianeta è la causa principale del fenomeno della desertificazione ed è quindi direttamente connesso alla devastazione degli habitat naturali (come le foreste) che proteggono i nostri suoli, alla pessima gestione dei suoli stessi, alla modificazione dei cicli idrici e naturalmente ai cambiamenti climatici. Si stima che entro il 2030 la scarsità d’acqua obbligherà 700 milioni di persone a migrare.
La competizione e l’uso delle risorse naturali, come l’acqua, provocano il 40% dei conflitti umani, come segnala l’Unep, in un documento del Wwf.
Infatti la deforestazione e la distruzione degli ecosistemi hanno un impatto negativo sulle condizioni di sicurezza, di benessere e di salute delle comunità locali, favorendo quindi il fenomeno delle migrazioni. Oltre il 70% dell’uso umano dell’acqua è usato per l’irrigazione dell’agricoltura, acqua quindi sottratta ai laghi, fiumi e falde acquifere; inoltre si è valutato che la domanda di cibo crescerà fino ad arrivare ad un incremento di domanda di acqua del 55% entro il 2050. Anche se la Terra è un pianeta ricco di acque, solamente l’1% è acqua dolce e quindi utilizzata dall’uomo, distribuita tra laghi, falde, sorgenti e fiumi. Molti grandi serbatoi di acqua affondano le radici in grandi ecosistemi forestali come la foresta amazzonica, che con i suoi 100.000 km di corsi d’acqua custodisce e rigenera quasi il 20% dell’acqua dolce che si riversa nei nostri mari.

Per informazioni: www.wwf.it

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