Finalmente una buona notizia

Finalmente una buona notizia: la qualità delle acque di balneazione europee continua a migliorare. Questo, almeno, è quanto emerge da una recente valutazione dell’Agenzia europea dell’Ambiente e della Commissione europea, secondo la quale oltre il 90% delle acque del vecchio continente rispetta ad oggi gli standard minimi di qualità.
In particolare, la relazione sulla qualità delle acque di balneazione europee, “Quality of bathing water – 2011 bathing season”, fornisce un’ampia e aggiornata panoramica dello stato di salute degli oltre 22 mila siti balneari presenti nei 27 stati membri dell’UE, ai quali si aggiungono quelli relativi a Croazia, Montenegro e Svizzera. Il documento riporta che circa il 77% dei siti analizzati presenta una qualità eccellente (il livello più alto nella scala di valutazione): si tratta di un aumento di circa il 3% rispetto ai risultati ottenuti nel 2010. Inoltre, il 92.1% dei siti è risultato comunque conforme agli standard minimi di qualità dell’acqua stabiliti dalla normativa dell’UE, anche se non di qualità eccellente. Soltanto l’1.8% delle acque è risultato non conforme: si tratta di un risultato decisamente incoraggiante.Gli standard utilizzati a riferimento sono particolarmente elevati per le acque costiere, delle quali circa l’80% ha soddisfatto le norme più rigorose e il 93% i valori minimi di qualità. In particolare, Cipro, Croazia, Malta e Grecia sono risultati essere gli Stati con le acque più pulite e quindi più adatte alla balneazione. Per definire la qualità delle acque sono stati analizzati i livelli di alcuni specifici batteri riconducibili alla presenza delle più tipiche fonti di inquinamento per le acque di balneazione, le acque reflue e i rifiuti provenienti dagli allevamenti di bestiame.
Pubblicata durante l’anno europeo per l’acqua (2012), la relazione conferma come la qualità complessiva delle acque di balneazione nell’EU sia considerevolmente migliorata dal 1990, anno in cui hanno avuto inizio alcune campagne di misurazione. In quell’anno, il 9.2% dei siti costieri e l’11,9% delle aree balneari interne non rispettavano la legislazione in vigore.

web: http://www.eea.europa.eu/themes/water/status-and-monitoring/state-of-bathing-water
          http://www.eea.europa.eu/data-and-maps/explore-interactive-maps/eye-on-earth

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