Energia sostenibile dalle onde del mare

Energia sostenibile dalle onde del mare. E’ questo il risultato ottenuto da un team di ricercatori norvegesi che hanno convertito un ex peschereccio in una piccola centrale elettrica in grado di stoccare energia sotto forma di idrogeno.
Si tratta di un’idea che nella sua semplicità è brillante, in quanto permette da un lato di produrre energia rinnovabile e dall’altra di ridare vita ad una vecchia imbarcazione che altrimenti sarebbe in disuso.
Il funzionamento della centrale elettrica galleggiante ricorda quello di una pompa per biciclette. Per prima cosa sono state installate a prua quattro grandi camere nelle quali confluiscono le onde; l’aumento del livello dell’acqua in questi spazi genera a sua volta un aumento della pressione dell’aria che mette in modo quattro turbine, una per ogni camera.
Inoltre, la progettazione dei volumi delle diverse camere è tale da far sì che ognuna di esse sia in grado di recepire differenti altezze delle onde, in modo da non perdere nessuna opportunità di produrre energia.
L’impianto produce energia elettrica con l’ausilio di una cosiddetta “colonna d’acqua fluttuante”, che entra in funzione ogni qualvolta l’imbarcazione oscilla, il tutto con un controllo da terra in remoto. Inoltre, l’impianto galleggiante è dotato di un sistema di ancoraggio che gli permette di orientarsi sempre in direzione delle onde in arrivo.
La capacità nominale dell’impianto è di 200kW e, dai primi calcoli messi a punto, l’impianto sembra essere in grado di produrre fino a 320 MWh/anno.
La prima fase del progetto consiste nel testare il modello poi, se tutto funzionerà come ci si attende, l’idea è di ampliarne le applicazioni per arrivare in un futuro prossimo alla realizzazione di una piattaforma semisommergibile.

Il mare, quindi, come fonte di energia pulita e sostenibile.

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