Earth Hour: il mondo a luci spente

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La partecipazione è stata massima a questo grandioso evento  del 28 marzo scorso (dalle 20.30 alle 21.30) che non ha precedenti e che rappresenta la più grande mobilitazione globale per il clima mai realizzata prima.
Earth Hour ha dimostrato una reale volontà nelle persone di tutto il mondo per un’azione urgente contro il cambiamento climatico, e un mandato per i leader del pianeta per garantire un nuovo accordo sul clima a Copenhagen che definisca un’ efficace risposta globale. Nei prossimi mesi i leader del pianeta dovranno decidere come intenderanno affrontare una delle più grandi sfide del nostro secolo. Dalla Conferenza mondiale sull’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESS) tenutasi a Bonn dal 31 marzo al 2 aprile al G8 di luglio, la speranza è che questo voto popolare sia di ispirazione per chi ha in mano le sorti del nostro Pianeta.
Partita da Sydney nel 2007, Earth Hou ha contagiato 370 città e 50 milioni di persone nel 2008 con spegnimenti che hanno coinvolto il mondo a ogni latitudine dalle isole Fiji a San Francisco, passando per Manila, Bangkok, Roma, Copenaghen, Toronto, Chicago, New York. Per l’edizione 2009 si sono spente icone mondiali, quali la Tour Eiffel, le Cascate del Niagara, le piccole isole Chatham nel Pacifico e il più alto grattacielo del mondo il Taipei 101 in Cina.

In Italia accanto alle massime cariche dello Stato, che hanno spento edifici simbolici quali il Quirinale, Montecitorio,Palazzo Madama, il Colosseo hanno contribuito anche il Vaticano che ha oscurato la Basilica di San Pietro e innumerevoli amministrazioni locali  grazie alle quali vari monumenti hanno regalato la suggestione di un’ora di buio.
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